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- Investiti 5 milioni di euro per prolungare la vita della discarica di Abbadia San Salvatore di 10 anni.
- Il revamping degli impianti nel polo delle Cortine ha richiesto un investimento di 44 milioni di euro, completato a marzo 2024.
- Il nuovo biodigestore anaerobico coprirà il fabbisogno di 1.800 famiglie con biometano, riducendo le emissioni di 100mila tonnellate di CO2 all'anno.
- La linea Re-Mat permette di recuperare fino al 20% dei rifiuti indifferenziati, riducendo il conferimento in discarica dal 25% a meno del 10%.
La gestione dei rifiuti è un tema cruciale nel panorama della transizione ecologica, delle risorse naturali, della sostenibilità, dell’economia circolare e dei rifiuti moderni. La provincia di Siena rappresenta un esempio virtuoso di come un territorio possa raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette zero senza sacrificare la crescita economica e il benessere dei cittadini. Questo risultato è stato possibile grazie alla presenza di impianti di prossimità per il ciclo di gestione dei rifiuti urbani e all’attuazione di piani industriali ambiziosi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le iniziative e i progetti che hanno permesso a Siena di diventare un modello di sostenibilità.
Il Piano Industriale di Sienambiente
Il recente Piano industriale di Sienambiente, presentato nel 2022 con un orizzonte temporale fino al 2026, ha superato il giro di boa e si trova oltre la metà della sua attuazione. Il presidente Tiziano Scarpelli ha dichiarato che sono stati investiti 5 milioni di euro ad Abbadia San Salvatore per allungare di 10 anni la vita della discarica, con i lavori terminati lo scorso anno. Nel marzo 2024 è stato completato il revamping degli impianti nel polo delle Cortine, attraverso un investimento di 44 milioni di euro, che rappresenta il cuore del Piano industriale. La linea Re-Mat del polo impiantistico sarà pienamente operativa nella prima metà di giugno.
Tra i principali interventi ancora da completare, vi sono quelli di manutenzione straordinaria al termovalorizzatore di Foci, che dopo 16 anni di esercizio necessita di interventi per mantenere la piena efficienza e allungare la vita dell’impianto. Questo richiederà un investimento di altri 3 milioni di euro tra il 2024 e il 2025.
Innovazioni e Vantaggi per il Territorio
Il revamping dell’impianto delle Cortine rappresenta un investimento ambizioso con due aspetti innovativi. Il primo è la realizzazione di un biodigestore anaerobico che impiega rifiuti organici per la produzione di biometano in rete, coprendo il fabbisogno di 1.800 famiglie, e di compost, utilizzando il digestato e catturando l’anidride carbonica del processo per immetterla sul mercato della CO2 alimentare. Questo evita l’immissione in atmosfera di oltre 100mila tonnellate all’anno di CO2, fornendo al territorio uno strumento utile contro la crisi climatica.
Il secondo aspetto innovativo è l’avvio della nuova linea Re-Mat, che sostituisce il vecchio impianto di trattamento meccanico-biologico per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, massimizzando il recupero di materia e diminuendo gli scarti destinati alla termovalorizzazione o alla discarica. La performance della linea Re-Mat è notevole: partendo dal 3% del precedente impianto Tmb, con Re-Mat si recuperano rifiuti indifferenziati fino al 20%, con materiali avviabili a riciclo come metalli, vetro e plastiche. Questo riduce il conferimento in discarica dal 25% a meno del 10%, aumentando le possibilità di recupero energetico.
Autosufficienza Impiantistica e Progetti Futuri
La provincia di Siena è la prima area vasta d’Europa certificata a emissioni nette zero, un risultato straordinario che non è sufficientemente conosciuto. Questo è stato possibile grazie al contributo significativo di Sienambiente, che dal 2006 ha iniziato a monitorare le emissioni in collaborazione con l’Università di Siena. Gli impianti industriali di Sienambiente hanno abbattuto le emissioni di CO2 dalla gestione dei rifiuti, rendendo il territorio autosufficiente per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei propri rifiuti per i prossimi 15-20 anni.
L’ingresso del gruppo Iren nella società Sienambiente ha portato a investimenti innovativi sul riciclo, come il progetto Semia Green. Questo progetto, basato sul know-how tecnologico e la capacità di investimento del gruppo Iren, mira a riciclare il 95% dei materiali dei pannelli fotovoltaici dismessi. Lo stabilimento in costruzione a Rapolano sarà operativo nei primi mesi del 2025, pronto a riciclare i vecchi impianti fotovoltaici che inizieranno a raggiungere la fine della loro vita utile.
Un Calcio allo Spreco: L’Iniziativa di San Zeno
Un’altra iniziativa significativa è stata la celebrazione di “Un calcio allo spreco” presso il parco verde di San Zeno, organizzata dalla scuola calcio “Olmoponte Arezzo Santa Firmina” in collaborazione con Aisa Impianti. L’evento ha coinvolto 200 ragazzi dai 4 ai 13 anni, promuovendo i valori dello sport, del rispetto dell’ambiente, della salute e della sostenibilità. I giovani calciatori hanno partecipato a una visita guidata all’impianto e all’osservatorio solare astronomico, seguita da un’ora di gioco e da uno spettacolo di magia.
Salvatore Di Bella, responsabile della scuola calcio, ha sottolineato l’importanza di non sprecare, sia in campo che nella vita quotidiana. Giacomo Cherici, presidente di Aisa Impianti, ha ringraziato l’organizzazione per l’iniziativa, evidenziando come l’incontro tra Zero Spreco e l’associazione sportiva rappresenti un passo verso la condivisione dei valori dell’impiantistica pubblica.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la provincia di Siena rappresenta un modello di sostenibilità e gestione efficiente dei rifiuti, grazie a una serie di iniziative e progetti innovativi. La transizione ecologica richiede un impegno costante e una visione integrata che consideri non solo la riduzione delle emissioni, ma anche il recupero e il riciclo dei materiali. La gestione dei rifiuti non è solo una questione tecnica, ma anche culturale, che coinvolge la comunità e promuove valori di rispetto e sostenibilità.
Nozione base di transizione ecologica: La transizione ecologica implica il passaggio da un modello economico basato sull’uso intensivo delle risorse naturali a uno più sostenibile, che riduca l’impatto ambientale e promuova l’uso efficiente delle risorse.
Nozione avanzata di economia circolare: L’economia circolare si basa su un sistema di produzione e consumo che prevede il riutilizzo, la riparazione, il riciclo e la rigenerazione dei materiali e dei prodotti, riducendo al minimo i rifiuti e l’uso delle risorse naturali. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea anche nuove opportunità economiche e posti di lavoro.
La riflessione personale che emerge da questo articolo è che ognuno di noi può contribuire alla sostenibilità e alla transizione ecologica attraverso scelte consapevoli e comportamenti responsabili. La gestione dei rifiuti è solo una parte del puzzle, ma è una componente fondamentale per costruire un futuro più sostenibile per tutti.