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- Il Consiglio dell'Ue ha identificato cinque priorità principali per il periodo 2024-2025.
- Impegno a limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C in linea con l'Accordo di Parigi.
- Previsione di un vertice sul futuro nel settembre 2024 per rafforzare il sistema multilaterale.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha recentemente adottato un quadro strategico ricco di atti che delineano le priorità per il prossimo ciclo annuale, che va da settembre 2024 a settembre 2025. Questo impegno è stato ribadito durante la 79a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con un focus particolare sull’Agenda 2030 e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Il Consiglio ha identificato cinque priorità principali: garantire un nuovo impegno a favore dell’ordine internazionale basato su regole, sostenere la pace e la sicurezza internazionali, promuovere lo sviluppo sostenibile e il finanziamento dello sviluppo, affrontare la “triplice crisi planetaria” (cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento), e promuovere la fiducia attraverso un sistema multilaterale efficace.
Il Consiglio ha anche sottolineato l’importanza di un vertice sul futuro, previsto per settembre 2024, che considera una pietra miliare fondamentale per il sistema multilaterale. Questo vertice mira a consolidare un ambizioso Patto per il Futuro, che rispecchi le realtà odierne e rafforzi la voce delle regioni sottorappresentate, in particolare in Africa.
Le Sfide della Triplice Crisi Planetaria
Il Consiglio ha richiamato la centralità dei rischi ambientali, evidenziando la gravità della triplice crisi planetaria: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento. Questi fenomeni rappresentano una minaccia globale esistenziale e aggravano le preoccupazioni per la sicurezza.
In risposta, il Consiglio ha definito una serie di impegni per affrontare queste sfide. Tra questi, l’adozione di misure per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, in linea con l’Accordo di Parigi, e l’impegno a cogliere la COP 29 come un momento fondamentale per accelerare la transizione energetica verde globale. Inoltre, il Consiglio ha sottolineato l’importanza di arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030, richiamando il quadro globale di Kunming-Montreal.
Per quanto riguarda l’inquinamento, il Consiglio ha sostenuto il quadro globale sulle sostanze chimiche e ha ribadito l’impegno a chiudere i negoziati per uno strumento internazionale giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica entro la fine del 2024. La stabilità del ciclo globale dell’acqua è stata un’altra preoccupazione centrale, con un impegno a promuovere una strategia delle Nazioni Unite per l’acqua e i servizi igienico-sanitari.
Un’Agenda tra Incertezze e Vincoli
La strategia del Consiglio europeo per il prossimo quinquennio è stata presentata in un clima di crescente incertezza geopolitica e crisi multiple. Il documento, pur riaffermando obiettivi del passato decennio, pone un’attenzione particolare alla necessità di rafforzare la capacità dell’Europa di difendersi dalle minacce esterne e di esercitare maggiore influenza sulla scena mondiale.
Il Consiglio ha ribadito l’importanza di un’Europa libera e democratica, forte e sicura, prospera e competitiva. Tuttavia, la distanza tra ambizione e realtà è evidente, soprattutto nel contesto delle sfide legate alla competitività, alla transizione energetica e digitale, e alla gestione delle migrazioni.
La strategia punta sul modello di economia sociale di mercato, sull’imprenditorialità e sulla capacità delle compagnie di cogliere nuove opportunità di investimento. Tuttavia, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di diventare una potenza tecnologica e industriale, sarà necessario mobilitare ingenti capitali privati e pubblici.
Il Dossier Europeo: Politica Estera e Finanziamenti
Il dossier europeo per il prossimo quinquennio dedica ampio spazio alla politica estera e ai finanziamenti a Kiev, con un impegno di 100 miliardi di euro per il finanziamento militare e civile. Tuttavia, la competitività e l’integrazione del mercato comune appaiono in secondo piano, con accenni generici e scontati.
Il dossier sottolinea la necessità di ridurre le dipendenze strategiche in settori chiave come energia, materie prime critiche, salute e digitale. Tuttavia, il tema del Green New Deal rimane ostico per alcune forze politiche, e gli aspetti relativi alla competitività appaiono poco definiti.
Il Consiglio ha anche affrontato il tema della migrazione, con un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo che prevede nuovi regolamenti sull’asilo, situazioni di crisi e protezione temporanea, e accertamenti alle frontiere esterne.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il Consiglio dell’Ue ha delineato un quadro strategico ambizioso per affrontare le sfide globali e promuovere uno sviluppo sostenibile. Tuttavia, la realizzazione di questi obiettivi richiederà un impegno concertato e una cooperazione internazionale efficace.
Nozione base: La transizione ecologica è un processo che mira a trasformare il sistema economico e sociale per renderlo più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo l’uso efficiente delle risorse naturali.
Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello economico che si basa sul principio di chiudere il ciclo di vita dei prodotti, riducendo al minimo i rifiuti e massimizzando il riutilizzo, il riciclo e la valorizzazione delle risorse. Questo approccio è fondamentale per affrontare le sfide della triplice crisi planetaria e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Riflettendo su queste nozioni, è evidente che la strada verso un futuro sostenibile richiede un impegno collettivo e una visione a lungo termine. Ogni piccolo passo verso la sostenibilità può fare una grande differenza, e ognuno di noi ha un ruolo da giocare in questo processo.
- Elenco delle priorità per la sostenibilità dell'Unione Europea
- Pagina ufficiale dell'UN-Habitat sull'79a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, evento chiave per il futuro sostenibile
- Il sito ufficiale della Commissione Europea contenente la strategia dell'UE per la biodiversità fino al 2030 e le azioni per proteggere la natura e invertire la perdita di biodiversità