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Moda sostenibile: come Cna Federmoda sta trasformando il settore

Scopri le strategie di Cna Federmoda per aiutare le piccole imprese a migliorare l'impatto ambientale e sociale nella moda, con un focus sulla certificazione e il mercato del second hand.
  • L'incontro di Cna Federmoda Forlì-Cesena si terrà il 18 luglio alle ore 17 presso lo Spazio Hubo a Cesena.
  • Shein investirà 250 milioni di euro nei prossimi cinque anni per progetti green in Europa.
  • Il 66% degli intervistati crede nello sviluppo del mercato del second hand, mentre il 48% prevede di acquistare second hand in futuro.

La sostenibilità non è più un’opzione, ma un’esigenza impellente per le imprese di tutti i settori, moda compresa. Questo è il punto di partenza dell’incontro organizzato da Cna Federmoda Forlì-Cesena, in collaborazione con Cna Hub 4.0, che si terrà giovedì 18 luglio alle ore 17 presso lo Spazio Hubo a Cesena. L’evento mira a fornire alle micro e piccole imprese gli strumenti necessari per comprendere i requisiti richiesti e intraprendere un percorso di miglioramento dell’impatto ambientale, sociale e di governance.

Gessica Lombardi, presidente di Cna Federmoda Forlì-Cesena, sottolinea l’importanza della certificazione per le micro e piccole imprese, fondamentale per dimostrare la sostenibilità alle aziende committenti e fornitrici. L’incontro si baserà sui risultati del questionario “Assessment sulla sostenibilità” promosso da Cna Hub 4.0, che ha coinvolto un campione di aziende della provincia di Forlì-Cesena e della Regione Emilia-Romagna.

Durante l’evento, interverranno Marcella Contini, responsabile del Dipartimento Politiche Industriali di Cna Emilia-Romagna, Sara Cirone, imprenditrice benefit e esperta di corporate reporting strategy management, e Andrea Ragazzini, Sustainability Benefit & Impact Advisor. Al termine dell’incontro, è previsto un aperitivo di networking per i partecipanti. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione tramite il sito di Cna.

Il Mercato del Second Hand e la GenZ

La sostenibilità è diventata un imperativo anche per il settore della moda, con un focus crescente sul mercato del second hand, che vede come attore principale la GenZ. L’e-tailer cinese Shein ha annunciato un investimento di 250 milioni di euro nei prossimi cinque anni per lo sviluppo di progetti green in Europa, cercando di allontanare le critiche sulle sue pratiche di produzione non eco-sostenibili.

Secondo un’indagine Ipsos, il mercato del second hand è in forte crescita e comprende la vendita e lo scambio di abiti e accessori. Questo settore potrebbe influenzare significativamente le strategie della moda. La sostenibilità è collegata principalmente ai materiali e ai risvolti ambientali, ma ha anche importanti implicazioni sociali. La moda, infatti, è un settore che coinvolge emotivamente e il second hand dimostra come le azioni quotidiane possano avere un impatto pragmatico.

L’indagine Ipsos suggerisce di ampliare la prospettiva sulla sostenibilità, innescando un cambiamento di visione più comunitario. I brand, dal lusso al mass market, hanno scoperto il second hand con motivazioni diverse: costi più accessibili, sfruttamento dei trend per fare profitto, attenzione all’ambiente e dialogo con il target più giovane. Silvia Andreani, client officer luxury fashion and beauty di Ipsos Italia, consiglia ai brand di buttarsi sul sociale e di comunicare in modo trasparente le ragioni per cui vendono second hand, esplicitando i benefici concreti come il risparmio di CO2.

Il mercato del second hand è destinato a crescere ulteriormente, con il 66% degli intervistati che crede nel suo sviluppo e il 48% che ritiene di acquistare second hand in futuro. In Italia, il 74% delle persone è interessato alla moda sostenibile, con la GenZ al primo posto per percentuale di acquirenti (26%) e venditori (10%).

Innovazione e Sostenibilità nell’Industria Tessile Italiana

La differenza tra greenwashing e marketing sostenibile è paragonabile a quella tra un laghetto in giardino e un lago di montagna. Mentre il primo è tenuto in piedi da un sistema artificiale, il secondo è parte integrante della natura. Non tutti i brand fanno green marketing; molti si impegnano realmente per ridurre l’impatto ambientale. Usare materiali riciclati e riciclabili, ridurre il consumo energetico e idrico, e garantire un servizio di riparazione sono azioni concrete di aziende eco-friendly.

Alcuni brand italiani stanno rivoluzionando l’industria tessile dall’interno, puntando all’innovazione e alla sostenibilità. Rifò, ad esempio, è un brand di abbigliamento etico ed eco-sostenibile che rigenera vecchi indumenti per produrre nuovo filato. Souldaze, invece, è un marchio che combina sostenibilità e tendenze moda, realizzando modelli a basso impatto ambientale con materiali naturali e riciclati.

Cingomma trasforma rifiuti come camere d’aria e copertoni di biciclette in accessori di moda, mentre Bamboom utilizza bambù organico per creare articoli d’infanzia antibatterici e termoregolatori. CASAGiN, un progetto di moda intimo vegana, e Par.co Denim, che produce jeans sostenibili con una filiera corta 100% Made in Italy, sono altri esempi di come l’industria tessile italiana stia abbracciando la sostenibilità.

Bullet Executive Summary

La transizione ecologica è un processo complesso che richiede l’impegno di tutti i settori, compresa la moda. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica. Le micro e piccole imprese devono dimostrare la loro sostenibilità per rimanere competitive, mentre il mercato del second hand offre un’alternativa concreta e in crescita. Le aziende italiane stanno innovando con materiali riciclati e processi produttivi a basso impatto, dimostrando che la sostenibilità può essere integrata in ogni fase della produzione.

Una nozione base di transizione ecologica riguarda l’importanza di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’uso di materiali riciclati e il risparmio energetico. Un concetto avanzato, invece, è quello dell’economia circolare, che prevede la rigenerazione dei prodotti e la minimizzazione dei rifiuti, creando un ciclo virtuoso che coinvolge produzione, consumo e riciclo.

In conclusione, la sostenibilità nella moda non è solo una tendenza, ma una necessità. Ogni piccolo passo verso un approccio più sostenibile può fare la differenza, sia per l’ambiente che per la società. Riflettiamo su come le nostre scelte quotidiane possano contribuire a un futuro più sostenibile e responsabile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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