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Premio Urbanistica 2024: scopri i progetti di rigenerazione urbana più innovativi

L'Unione dei Comuni Reno Lavino Samoggia vince il Premio Urbanistica 2024 per la categoria 'Rigenerazione ambientale, economica e sociale'. Scopri come questo progetto sta trasformando il territorio bolognese.
  • L'Unione dei Comuni Reno Lavino Samoggia ha vinto il Premio Urbanistica 2024 nella categoria 'Rigenerazione ambientale, economica e sociale'.
  • Il nuovo Piano strutturale di Prato prevede un consumo di suolo di circa 270.000 mq nelle aree urbane con un incremento degli standard urbanistici da 30 mq ad abitante a 44 mq.
  • Il progetto della Regione Puglia per l'ex sanatorio Galateo di Lecce mira a coniugare il social housing con la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

L’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia, nella provincia di Bologna, ha ottenuto il prestigioso “Premio Urbanistica 2024” nella categoria “Rigenerazione ambientale, economica e sociale”. Questo riconoscimento è stato assegnato durante la 21a edizione di Urbanpromo, un evento culturale di riferimento in Italia per la rigenerazione urbana, tenutosi presso l’Innovation Center della Fondazione CR Firenze dal 5 all’8 novembre 2024.

Urbanpromo, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) con il supporto di Urbit, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni statali, regionali e locali, delle maggiori fondazioni bancarie italiane, della Cassa Depositi e Prestiti Real Asset, di FS Sistemi Urbani, di Confcommercio, di membri dell’Ance e di esponenti delle professioni tecniche e giuridiche legate alla città e al territorio.

Il Premio Urbanistica, ideato dalla rivista dell’INU, è suddiviso in tre categorie: “Rigenerazione ambientale, economica e sociale”, “Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana” e “Nuove modalità dell’abitare e del produrre”. I partecipanti a Urbanpromo hanno espresso le loro preferenze tramite una votazione anonima online. L’Unione dei Comuni è stata premiata per la sua progettualità che valorizza le specificità e le risorse del territorio, promuovendo una crescita armonica, inclusiva e sostenibile attraverso una visione condivisa.

L’obiettivo del progetto è generare un contesto consapevole delle risorse disponibili, dialogare con l’esterno, in particolare con la città metropolitana di Bologna, e rafforzare le reti di integrazione e cooperazione interne. Questo approccio risponde alle sfide della transizione contemporanea, superando i confini comunali e contribuendo alla formazione di una visione condivisa di sviluppo sostenibile.

Il nuovo Piano strutturale di Prato è realtà: via libera dal Consiglio comunale

Con 19 voti favorevoli della maggioranza e 4 contrari (della civica Gianni Cenni sindaco), il Consiglio comunale di Prato ha approvato il nuovo Piano strutturale, il più importante strumento urbanistico della città. I consiglieri di Fratelli d’Italia e della Lega hanno lasciato l’aula per non partecipare alla votazione. Questo rappresenta l’ultima tappa di un percorso che prevede un ulteriore passaggio nella Conferenza Paesaggistica della Regione Toscana e del Ministero della Cultura, che stabilirà la conformità del provvedimento al Piano Paesaggistico regionale.

Durante il periodo di salvaguardia, iniziato l’8 luglio, non sarà possibile effettuare nuove edificazioni, demolizioni o ricostruzioni per ampliamenti volumetrici. Questo periodo terminerà con la pubblicazione del piano sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Il nuovo Piano strutturale, approvato il 25 luglio, disegnerà la città dei prossimi 50 anni, essendo il terzo della storia urbanistica di Prato. È stato realizzato tenendo conto delle trasformazioni ambientali e sociali e delle esigenze di una città orientata alla crescita.

I principi ispiratori del piano includono il consumo zero di suolo agricolo, la rigenerazione, la forestazione urbana, la transizione circolare e l’inclusione sociale attraverso servizi di prossimità. Il nuovo disegno presta particolare attenzione alle politiche agricole del Parco della Piana, confermando la scelta del piano operativo comunale del 2019 di porre la natura al centro.

La sindaca Ilaria Bugetti ha dichiarato che il piano promuove il riuso, la neutralità climatica e il sostegno all’ambiente, rimettendo al centro le persone. La mobilità, i servizi e il sistema che tiene insieme la manifattura, lo sviluppo economico e la crescita sostenibile sono elementi chiave del piano.

Il Piano strutturale disciplina un territorio comunale costituito da 57.900.000 mq (5.790 ettari) di territorio rurale e 39.700.000 mq (3.970 ettari) di territorio urbanizzato. Sono previste 9 aree in copianificazione, di cui 7 private a destinazione produttiva e terziaria con una superficie edificata di 85.790 mq, e altre due aree standard per la realizzazione di una scuola media a Grignano e l’ampliamento dell’impianto sportivo di Iolo.

Il consumo di suolo per le aree fondiarie dei 9 interventi è di circa 170.000 mq (17 ettari), rappresentando lo 0,29% del territorio rurale. Il consumo di suolo nelle aree urbane prevede un totale di 310.710 mq di superfici di nuova edificazione, con un consumo di suolo di circa 270.000 mq (circa 27 ettari). Il piano prevede la realizzazione di 3.151.000 mq (315 ettari) di standard in più rispetto alla nuova edificazione, portando gli standard urbanistici da 30 mq ad abitante a 44 mq ad abitante.

Le aree produttive di Prato, costruite in 50 anni, comprendono 2 milioni e mezzo di superfici coperte di edifici industriali, servite da assi viari connesse alla tangenziale e ad altre zone produttive. L’evoluzione prevede uno sviluppo in altezza, con il macrolotto 3 sopra le fabbriche, e circa 2.256.000 mq (226 ettari) di edifici produttivi previsti per ampliamenti in sopraelevazione per 1.170.000 mq (117 ettari).

La Regione Puglia riceve il Premio Urbanistica 2024

La Regione Puglia ha ricevuto il Premio Urbanistica 2024 nella categoria “Nuove modalità dell’abitare e del produrre” per il progetto di riqualificazione dell’ex sanatorio Galateo di Lecce, destinato a diventare un modello innovativo di social housing. Il consigliere regionale delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, ha espresso grande orgoglio per questo riconoscimento prestigioso, sottolineando l’importanza del progetto nel rispondere al fenomeno del disagio abitativo che coinvolge ampie fasce della popolazione, tra cui giovani coppie, single, studenti e anziani.

Il progetto dell’ex Galateo mira a coniugare le esigenze collettive con una politica di valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, restituendolo alla comunità. L’intervento, come dichiarato da Carmen D’Onghia di Puglia Valore Immobiliare, guarda ai nuclei sociali coinvolti in situazioni di disagio abitativo e promuove nuove filosofie dell’abitare, del vivere e del condividere, favorendo lo sviluppo del territorio e del tessuto sociale, salvaguardando al contempo i valori ambientali e socioculturali.

L’immobile dell’ex Galateo, parte del patrimonio di Puglia Valore Immobiliare, rappresenta un progetto virtuoso di rigenerazione e condivisione tra soggetti pubblici, tra cui il Ministero delle Infrastrutture, la Regione, il Comune e l’Ordine degli Architetti PPC.

Bullet Executive Summary

Il Premio Urbanistica 2024 ha messo in luce progetti di rigenerazione urbana che non solo migliorano l’ambiente e l’economia, ma promuovono anche l’inclusione sociale. L’Unione dei Comuni Reno Lavino Samoggia, il nuovo Piano strutturale di Prato e il progetto di social housing della Regione Puglia sono esempi concreti di come la pianificazione urbana possa rispondere alle sfide contemporanee, creando contesti più sostenibili e inclusivi.

Una nozione base di transizione ecologica riguarda l’importanza di ridurre il consumo di suolo agricolo, come evidenziato nel Piano strutturale di Prato. Questo principio è fondamentale per preservare le risorse naturali e garantire la sostenibilità a lungo termine.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile al tema dell’articolo riguarda la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, come nel caso del progetto dell’ex sanatorio Galateo di Lecce. Questo approccio non solo riduce la necessità di nuove costruzioni, ma crea anche valore sociale ed economico, promuovendo un uso più efficiente delle risorse.

In conclusione, questi progetti dimostrano come la rigenerazione urbana possa essere un potente strumento per affrontare le sfide della sostenibilità, dell’inclusione sociale e della crescita economica. Invitiamo i lettori a riflettere su come le loro comunità possano adottare pratiche simili per migliorare la qualità della vita e promuovere uno sviluppo sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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