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Procedura di infrazione UE: l’Italia sotto accusa per la raccolta RAEE

Scopri perché l'Italia rischia sanzioni per non aver raggiunto gli obiettivi di raccolta dei rifiuti elettronici e cosa si sta facendo per migliorare la situazione.
  • La raccolta dei RAEE in Italia nel 2023 è stata di circa 350.000 tonnellate, meno della metà dell'obiettivo europeo di 780.000 tonnellate.
  • Quattro italiani su dieci non conoscono il significato di RAEE e il 50% ignora il servizio di ritiro 'uno contro zero'.
  • Nel 2023, oltre 100.000 tonnellate di RAEE sono rimaste senza tracciabilità, causando gravi perdite ambientali.

Il 25 luglio 2024, la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). La lettera di costituzione in mora inviata al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale evidenzia come il nostro Paese abbia trattato nel 2023 meno della metà delle 780.000 tonnellate di RAEE previste dagli obiettivi europei, fermandosi a circa 350.000 tonnellate.

Le Cause della Scarsa Raccolta dei RAEE in Italia

Secondo il Consorzio Erion WEEE, che gestisce oltre due terzi dei RAEE intercettati dal sistema italiano, le ragioni principali della scarsa raccolta sono due: una normativa inefficace e una carente informazione ai cittadini. La normativa italiana prevede che la raccolta dei RAEE sia effettuata dagli enti locali e dai negozianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, senza obbligarli a consegnare i RAEE ai consorzi per lo smaltimento. Questo porta a una dispersione dei rifiuti, che spesso finiscono in mani non autorizzate e non vengono trattati correttamente.

Inoltre, un’indagine condotta dall’istituto Ipsos per Erion WEEE ha rivelato che quattro italiani su dieci non conoscono il significato dell’acronimo RAEE e metà della popolazione ignora l’esistenza del servizio di ritiro “uno contro zero”, che permette di consegnare gratuitamente piccoli RAEE (con dimensione massima di 25 centimetri) presso i punti vendita senza l’obbligo di acquistare nuovi prodotti.

Le Conseguenze della Mancata Raccolta dei RAEE

L’inefficienza normativa e la scarsa informazione portano a una significativa perdita di RAEE. Ad esempio, nel 2023, a fronte di 253.000 tonnellate di nuove apparecchiature immesse sul mercato, ci si sarebbe aspettati circa 227.000 tonnellate di RAEE. Tuttavia, gli enti locali e i negozianti hanno consegnato ai consorzi dei produttori solo 121.000 tonnellate, lasciando oltre 100.000 tonnellate di RAEE senza tracciabilità. Un calcolo simile per gli elettrodomestici del Raggruppamento R1 (frigoriferi e congelatori) mostra altre 50.000 tonnellate di RAEE che escono dalle case degli italiani senza essere consegnate ai consorzi dei produttori.

Le Proposte per Migliorare la Raccolta dei RAEE

Per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa, Erion WEEE suggerisce che l’Italia dovrebbe agire su tre fronti principali:
1. *Portare la raccolta dei RAEE più vicina ai cittadini, eliminando gli ostacoli burocratici.
2.
Effettuare campagne di informazione per spiegare cosa sono i RAEE, perché sono importanti e le modalità per una corretta dismissione dei rifiuti.
3.
Potenziare i controlli sul campo per scoprire dove finiscono i RAEE non trattati dai consorzi dei produttori.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea contro l’Italia per la scarsa raccolta dei RAEE mette in luce un problema significativo nel panorama della transizione ecologica e dell’economia circolare. La normativa inefficace e la carente informazione ai cittadini sono le principali cause di questa situazione. Per migliorare, è necessario avvicinare la raccolta ai cittadini, eliminare gli ostacoli burocratici, informare adeguatamente la popolazione e potenziare i controlli.

Nozione base: La transizione ecologica implica il passaggio da un’economia lineare, basata sul consumo e lo smaltimento, a un’economia circolare, che punta al riuso, al riciclo e alla riduzione dei rifiuti. La corretta gestione dei RAEE è fondamentale per recuperare materie prime critiche e ridurre l’impatto ambientale.

Nozione avanzata*: La responsabilità estesa del produttore è un principio chiave dell’economia circolare, che prevede che i produttori siano responsabili dell’intero ciclo di vita dei loro prodotti, inclusa la fase di smaltimento. Implementare efficacemente questo principio può migliorare significativamente la gestione dei RAEE e contribuire a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Riflettendo su questi punti, è evidente che ognuno di noi ha un ruolo cruciale nella transizione ecologica. Informarsi e partecipare attivamente alla raccolta differenziata dei RAEE può fare la differenza per un futuro più sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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