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Scopri il nuovo distretto biologico delle Valli Senesi: un passo verso la sostenibilità

Il Distretto Biologico delle Valli Senesi, riconosciuto il 23 luglio 2024, rappresenta un avanzamento significativo per l'agricoltura biologica in Toscana, coinvolgendo 260 aziende su una superficie dove il 55% è condotto con metodo biologico.
  • Il 55% della superficie agricola del distretto delle Valli Senesi è condotto con metodo biologico, coinvolgendo 260 aziende.
  • Il distretto del Valdarno di Sopra copre una superficie agricola con metodo biologico pari al 45%, coinvolgendo 370 aziende.
  • La Toscana ha riconosciuto 9 distretti biologici con la legge regionale 51 del 2019, la prima in Italia a istituirli.

Il 23 luglio 2024 è stato ufficialmente riconosciuto il Distretto Biologico delle Valli Senesi, un’iniziativa che rappresenta un significativo passo avanti per la sostenibilità e l’agricoltura biologica in Toscana. Questo nuovo distretto, nato dall’impulso delle aziende biologiche locali in collaborazione con le amministrazioni comunali, si estende sui comuni di Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Radicondoli e Sovicille, coprendo una superficie agricola in cui il 55% è condotto con metodo biologico, coinvolgendo 260 aziende.

Il territorio delle Valli Senesi è noto per i suoi alti valori naturalistici e per la presenza di importanti Riserve Naturali e Siti Natura 2000. Questo distretto si propone di valorizzare le produzioni biologiche locali, promuovendo un modello di sviluppo rurale sostenibile che vede i produttori come protagonisti della progettualità territoriale e della creazione di reti di aziende biologiche.

Pierangelo Beata di Radicondoli, presidente del Distretto Biologico delle Valli Senesi, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando che il distretto ha un’enorme potenzialità nel valorizzare le filiere biologiche di qualità. La collaborazione con le amministrazioni comunali è fondamentale per sviluppare progetti di territorio rivolti alla comunità locale e ai turisti appassionati delle Bio-Valli.

Il Distretto Rurale e Biologico del Valdarno di Sopra

Il 29 luglio 2024 è stato riconosciuto il Distretto Rurale e Biologico del Valdarno di Sopra, che ricalca il perimetro del distretto rurale riconosciuto nel 2019. Questo distretto si estende su dieci comuni del Valdarno Superiore aretino e fiorentino: Bucine, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Pergine Laterina, Figline Incisa Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini.

Il presidente del distretto, Nicola Benini, ha evidenziato che il riconoscimento come distretto biologico completa un percorso avviato nel 2019 con la nascita del distretto rurale. Il valore aggiunto di questa iniziativa risiede nella collaborazione fra la componente privata degli operatori agricoli e i dieci comuni del Valdarno di Sopra. Il distretto fa parte del Coordinamento Nazionale della Rete dei Distretti e ha trovato sede presso il Centro Studi Nazionale dei Distretti.

La superficie agricola condotta con metodo biologico nel distretto del Valdarno di Sopra si aggira sul 45%, coinvolgendo 370 aziende. Questo distretto nasce come risultato del lavoro sviluppato dal distretto rurale e propone un impulso alle aziende locali attraverso un patto per valorizzare le produzioni biologiche in un territorio vocato alla sostenibilità. Il neonato distretto si avvale delle peculiarità sia del distretto biologico che del distretto rurale, ottenendo una formula gestionale più ampia.

Il Contesto Regionale e le Opportunità per i Giovani Agricoltori

Con la nascita dei distretti biologici delle Valli Senesi e del Valdarno di Sopra, la Toscana vede salire a nove il numero dei distretti riconosciuti con la legge regionale 51 del 2019, la prima in Italia a istituirli. Questi distretti rappresentano un modello innovativo di sviluppo rurale sostenibile, dal basso, in cui i produttori sono i protagonisti della progettualità territoriale e della creazione di reti di aziende biologiche.

La vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha commentato che i nuovi distretti incrementano il numero dei distretti biologici toscani iscritti nel Registro Nazionale dei Distretti Biologici. Questo estende e arricchisce il patrimonio regionale, offrendo opportunità di sviluppo socio-economico, marketing territoriale e valorizzazione delle filiere biologiche locali, con vantaggi in termini di competitività e redditività per le imprese del settore.

Inoltre, la Regione Toscana ha pubblicato un bando della sottomisura 6.1 “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – annualità 2024”, inserito nel progetto regionale “Giovani Sì” per l’autonomia dei giovani. Questo bando mira a incentivare l’avvio di nuove imprese da parte di giovani agricoltori, con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale e sostenere la permanenza degli under 40 nelle aree rurali. Le domande possono essere presentate dal 18 settembre al 31 ottobre.

Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha sottolineato l’importanza di sostenere il sogno imprenditoriale dei giovani che desiderano costruirsi un futuro in campagna. Questo bando è una delle risposte della strategia regionale per rendere la Toscana più competitiva e attraente, sostenendo l’insediamento di giovani agricoltori nelle campagne e contribuendo a combattere l’invecchiamento dell’imprenditoria agricola. Inoltre, aiuta lo sviluppo delle imprese agricole, favorendo maggiore dinamicità e vitalità del sistema produttivo, con giovani propensi all’innovazione, all’ammodernamento e alla diversificazione delle attività aziendali.

Bullet Executive Summary

La nascita dei distretti biologici delle Valli Senesi e del Valdarno di Sopra rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’agricoltura biologica in Toscana. Questi distretti, riconosciuti rispettivamente il 23 e il 29 luglio 2024, coprono ampie aree agricole condotte con metodo biologico e coinvolgono centinaia di aziende locali. La collaborazione tra produttori e amministrazioni comunali è fondamentale per sviluppare progetti di territorio rivolti alla comunità locale e ai turisti. Inoltre, la Regione Toscana ha pubblicato un bando per incentivare l’avvio di nuove imprese da parte di giovani agricoltori, favorendo il ricambio generazionale e sostenendo la permanenza degli under 40 nelle aree rurali.

In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società. La creazione di distretti biologici è un esempio concreto di come le comunità locali possano collaborare per promuovere pratiche agricole sostenibili, migliorare la qualità della vita e creare opportunità economiche.

Inoltre, un concetto avanzato di economia circolare applicabile a questo contesto è quello della simbiosi industriale, dove i sottoprodotti di un’azienda diventano risorse per un’altra. Questo approccio può essere esteso anche all’agricoltura, promuovendo la collaborazione tra aziende agricole per utilizzare al meglio le risorse disponibili e ridurre gli sprechi.

Riflettendo su questi temi, è evidente che la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire un futuro prospero e sano per le generazioni future. La creazione di distretti biologici come quelli delle Valli Senesi e del Valdarno di Sopra rappresenta un passo importante in questa direzione, dimostrando che è possibile coniugare sviluppo economico e rispetto per l’ambiente.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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