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Nuovo regolamento UE sulle batterie: cosa cambia per l’industria dal 2024

Scopri come le nuove normative UE 2023/1542 sulle batterie influenzeranno il mercato e perché l'industria automobilistica tedesca è in allarme.
  • Entrata in vigore: Il regolamento è entrato in vigore il 18 agosto 2023 ed è applicabile a partire dal 18 febbraio 2024.
  • Obbligo di Marcatura CE: A partire dal 18 agosto 2024, tutte le batterie immesse sul mercato europeo dovranno essere certificate per sicurezza, qualità e impatto ambientale.
  • Passaporto della Batteria: Le batterie con capacità superiore a 2 kWh o peso superiore a 5 kg dovranno essere accompagnate da un passaporto digitale che include dettagli sull'impronta carbonica.

Nuovo Regolamento UE sulle Batterie 2023/1542: Cosa Cambia per il Mercato

Il nuovo regolamento UE 2023/1542 sulle batterie è entrato in vigore il 18 agosto 2023, segnando un cambiamento significativo nel settore delle batterie industriali e dei rifiuti di batterie. Questo regolamento, le cui norme sono pienamente operative dal 18 agosto 2024, sostituisce la precedente direttiva 2006/66/CE e introduce nuove normative per garantire maggiore trasparenza e sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita delle batterie.

In estrema sintesi:

  • Entrata in vigore: Il regolamento è entrato in vigore il 18 agosto 2023 ed è applicabile a partire dal 18 febbraio 2024.
  • Obbligo di Marcatura CE: A partire dal 18 agosto 2024, tutte le batterie immesse sul mercato europeo dovranno essere certificate per sicurezza, qualità e impatto ambientale.
  • Passaporto della Batteria: Le batterie con capacità superiore a 2 kWh o peso superiore a 5 kg dovranno essere accompagnate da un passaporto digitale che include dettagli sull’impronta carbonica.
  • Nuove Categorie di Batterie: Introduzione di nuove categorie come batterie per veicoli elettrici, mezzi di trasporto leggeri e batterie industriali.
  • Gestione del Fine Vita: Ampliamento della responsabilità estesa del produttore (EPR) per garantire la raccolta gratuita e il recupero delle batterie.
  • Requisiti di Etichettatura: Nuove informazioni obbligatorie sulle etichette delle batterie, inclusa la composizione chimica e le sostanze pericolose.
  • Removibilità e Sostituibilità: Le batterie portatili devono essere facilmente rimovibili e sostituibili dall’utente finale.
  • Obiettivi di Raccolta: Tassi di raccolta più ambiziosi per le batterie portatili, con obiettivi del 45% entro la fine del 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030.
Cosa ne pensi?
  • 🌍 Nuove normative UE: un passo avanti verso la sostenibilità......
  • 🤔 Problematica la nuova metodologia per il calcolo dell'impronta di CO2......
  • 🔄 L'introduzione del passaporto digitale potrebbe rivoluzionare l'industria......

Normative e Obblighi

Il regolamento UE 2023/1542 introduce una serie di requisiti che i produttori devono soddisfare entro tempi rigorosi, pena l’esclusione dal mercato. Uno degli aspetti principali è l’obbligo di marchiatura CE, che diventerà operativo dal 18 agosto 2024. Da questa data, ogni batteria immessa sul mercato europeo dovrà essere certificata non solo per la sicurezza e la qualità, ma anche per il suo impatto ambientale, inclusa la valutazione dell’impronta carbonica.

Oltre alla marcatura CE, il regolamento richiede che tutte le batterie con una capacità superiore a 2 kWh o un peso superiore a 5 kg siano accompagnate da un “passaporto della batteria”. Questo documento include dettagli sulla loro impronta carbonica e mira a promuovere una maggiore circolarità e sostenibilità nel mercato delle batterie.

Gestione dei Rifiuti di Batterie

Il regolamento modifica la direttiva 2008/98/CE sulla gestione dei rifiuti e abroga la direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori. L’obiettivo è prevenire e ridurre gli effetti negativi delle batterie sull’ambiente e sulla salute umana. Sono stati fissati requisiti in materia di sostenibilità e sicurezza, etichettatura, marcatura e informazioni sullo stato di salute e sulla durata delle batterie.

Nuove Categorie di Batterie

Le batterie sono ora classificate secondo queste definizioni:

  • Batteria portatile: Sigillata, con peso pari o inferiore a 5 kg, non progettata specificamente per uso industriale.
  • Batteria per veicoli elettrici: Progettata per fornire energia elettrica per la trazione di veicoli ibridi o elettrici.
  • Batteria per mezzi di trasporto leggeri (LMT): Sigillata, con peso pari o inferiore a 25 kg, progettata per veicoli muniti di ruote.
  • Batteria per avviamento, illuminazione e accensione (SLI): Progettata per fornire energia elettrica per l’avviamento, l’illuminazione o l’accensione.
  • Batteria industriale: Progettata per usi industriali, con peso superiore ai 5 kg.

Tempistiche di Implementazione:

  • 18 agosto 2024: Obbligo di etichettatura e marcatura CE.
  • 18 febbraio 2025: Obbligo della carbon footprint per le batterie per veicoli elettrici.
  • 31 dicembre 2025: Nuovi obiettivi di efficienza di riciclaggio.
  • 18 febbraio 2026: Impronta di carbonio per le batterie industriali ricaricabili.
  • 18 agosto 2026: Etichettatura energetica per tutte le batterie.
  • 18 febbraio 2027: Obbligo del “Passaporto della batteria” ed etichettatura tramite QR Code.
  • 31 dicembre 2027: Nuovi obiettivi in materia di recupero di materiali.
  • 18 febbraio 2028: Carbon footprint per batterie LMT.
  • 18 febbraio 2030: Carbon footprint per accumulatori industriali con stoccaggio esterno.
  • 31 dicembre 2030: Nuovi obiettivi di efficienza di riciclaggio.
  • 31 dicembre 2031: Nuovi obiettivi in materia di recupero di materiali.

Impronta CO2 delle Batterie: La Sfida del Mix Elettrico

Sta scatenando una discussione internazionale la nuova idea della Commissione Europea, che vorrebbe cambiare le regole per il calcolo dell’impronta di CO2 delle batterie, anche di quelle per auto elettriche. L’impronta di CO2 di una produzione industriale dipende principalmente dall’energia utilizzata e dalla sua fonte. Allo stato attuale, nel calcolo per le batterie viene considerata l’energia elettrica effettivamente utilizzata, ovvero da quali contratti, impatto eventualmente mitigato dalla presenza di impianti di energia rinnovabile presso lo stabilimento. È proprio ciò che volevano le case che hanno investito in sostenibilità: produrre con una impronta più bassa, grazie ai provvedimenti intrapresi.

La Commissione però vorrebbe cambiare questa regola, e dal 2027 utilizzare il mix energetico nazionale. L’industria automobilistica tedesca, in particolare, è subito insorta, ed ha chiesto al governo di opporsi a questa decisione. Questo perché il mix nazionale in Germania è ancora peggiore rispetto ad altri Paesi, a causa dell’uso di carbone e gas, rispetto, ad esempio, alla Francia che fa uso massiccio di nucleare. Il timore è che possano diminuire gli investimenti in fabbriche a basso impatto, proprio perché col cambio della regola questi miglioramenti non porterebbero a un vantaggio competitivo sul prodotto finale.

Secondo l’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA), “l’industria automobilistica stessa ha poca influenza sul mix energetico nazionale/regionale complessivo. Nel complesso, questa bozza è quindi in contrasto con gli approcci precedenti e porterebbe notevoli svantaggi per le sedi esistenti in Germania”.

Regolamento UE sulle Batterie: È Sfida sul Mix Elettrico

La Commissione UE pensa di aggiornare il regolamento sulle batterie in vigore da febbraio di quest’anno. In particolare intende modificare il meccanismo per il calcolo dell’impronta di carbonio. Cioè delle emissioni di CO2 in fase di produzione. Oggi l’impronta di carbonio si calcola partendo dalla quantità di energia elettrica richiesta in produzione. Dal 2027, invece, la Commissione UE propone di adottare come base per il calcolo il mix elettrico del Paese di produzione delle batterie.

Questo nuovo sistema di calcolo penalizzerebbe molti produttori extraeuropei, ma anche l’industria automobilistica tedesca che si è subito schierata contro la riforma. E ha già chiesto al governo di Berlino di intervenire. Il mix elettrico tedesco, infatti, è di gran lunga peggiore rispetto ad altri paesi come la Francia (che dispone di energia nucleare) o come quelli che già possono contare su una quota maggioritaria di energia elettrica da fonti rinnovabili. Oggi in Germania circa il 40% dell’elettricità deriva ancora da fonti fossili come il carbone e il gas.

I carmaker tedeschi: “Noi in prima fila per abbattere l’impronta di carbonio delle batterie”

Tuttavia, fanno notare i costruttori di auto tedeschi, molti di loro hanno preso accordi con aziende energetiche che forniscono loro energia “green” (i cosiddetti Power Purchase Agreement, in breve PPA). Sostengono quindi che le loro batterie per auto verrebbero considerate più “sporche” di quanto non siano effettivamente. E portano ad esempio la fabbrica di celle Northvolt a Heide, nello Schleswig-Holstein. L’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA) ha diffuso una nota con cui sostiene che «l’industria automobilistica ha poco a che fare con il mix energetico nazionale/regionale complessivo». Quindi i nuovi criteri penalizzerebbero proprio chi ha avuto approcci più lungimiranti ai problemi ambientali.

Il Regolamento UE sulle batterie vuole garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e stimolare l’economia circolare. Prevede quindi una dichiarazione sull’impronta di carbonio e un’etichettatura obbligatorie, anche sui singoli componenti la quota di materiale riciclato. I requisiti di etichettatura si applicheranno dal 2026.

Bullet Executive Summary

Il nuovo regolamento UE 2023/1542 rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore sostenibilità nel settore delle batterie. Con l’introduzione di obblighi di marcatura CE, passaporti digitali per le batterie e nuovi obiettivi di raccolta e riciclaggio, l’Unione Europea mira a ridurre l’impatto ambientale delle batterie lungo tutto il loro ciclo di vita. Tuttavia, la proposta di modificare il calcolo dell’impronta di carbonio basandosi sul mix energetico nazionale ha sollevato preoccupazioni, in particolare da parte dell’industria automobilistica tedesca, che teme di essere penalizzata rispetto ad altri paesi con mix energetici più puliti.

In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale considerare non solo l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni, ma anche l’equità delle normative tra i vari paesi. La sostenibilità non può essere raggiunta senza una visione globale e integrata che tenga conto delle specificità locali e delle diverse strategie di approvvigionamento energetico.

Una nozione base di transizione ecologica è la riduzione dell’impronta di carbonio attraverso l’uso di energie rinnovabili e l’adozione di pratiche sostenibili lungo tutta la catena di produzione. Questo concetto è alla base delle nuove normative UE sulle batterie, che mirano a promuovere un’economia circolare e a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tecnologici.

Una nozione avanzata è l’importanza della trasparenza e della tracciabilità nel ciclo di vita dei prodotti. Il passaporto digitale delle batterie, ad esempio, rappresenta un passo avanti verso una maggiore responsabilità e consapevolezza ambientale, permettendo ai consumatori e ai produttori di monitorare e migliorare continuamente le pratiche di sostenibilità.

In conclusione, mentre le nuove normative rappresentano un progresso significativo, è essenziale continuare a lavorare per un equilibrio tra regolamentazione e innovazione, garantendo che tutti i paesi e le industrie possano contribuire in modo equo e sostenibile alla transizione ecologica globale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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