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- Il sindaco di Lamezia Terme ha emesso un'ordinanza il 7 agosto 2024 per affrontare le criticità ambientali nei canaloni 'B' e 'C'.
- L'Arpacal, supportata dai Carabinieri Forestali, ha scoperto un potenziale pericolo igienico-sanitario che potrebbe riversarsi in mare durante piogge non intense.
- Il sindaco di Vibo Valentia ha vietato la balneazione in un tratto di 600 metri a causa dello scarico di liquami nel torrente Sant'Anna.
L’area industriale di Lamezia Terme è al centro di una controversia ambientale che ha visto il sindaco Paolo Mascaro firmare un’ordinanza di sollecito nei confronti del Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive (Corap). L’ordinanza, emessa il 7 agosto 2024, segue una relazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) che ha evidenziato gravi criticità ambientali nei canaloni “B” e “C” dell’area “Ex Sir”.
L’Arpacal, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, ha condotto sopralluoghi che hanno rivelato un potenziale pericolo igienico-sanitario. Il contenuto dei pozzetti e dei canaloni, in caso di piogge non intense, potrebbe riversarsi direttamente in mare. Inoltre, i pozzetti aperti, collegati al canalone “C”, potrebbero essere utilizzati per lo scarico illegale di rifiuti liquidi, che finirebbero nel canalone “B” e successivamente in mare.
L’ordinanza del sindaco Mascaro richiede al Corap di provvedere alla pulizia e manutenzione dei canaloni e dei pozzetti, alla chiusura permanente dei pozzetti collegati a canali in disuso e allo smaltimento dei rifiuti presenti, tramite ditte autorizzate e con tracciabilità dell’avvenuto corretto recupero o smaltimento.
Le Reazioni delle Autorità Locali
La situazione ha suscitato reazioni anche da parte del sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, che ha emesso un’ordinanza per vietare la balneazione in un tratto di circa 600 metri a causa dello scarico di liquami nel torrente Sant’Anna. Questo divieto è stato imposto nonostante l’impianto di depurazione funzionante, evidenziando che lo scarico illegale di rifiuti è un problema persistente.
Le ordinanze dei sindaci di Lamezia Terme e Vibo Valentia rappresentano un tentativo di affrontare un problema che ha compromesso la qualità delle acque marine del Golfo di Lamezia. Tuttavia, queste misure sono state criticate come tardive e insufficienti, con accuse di inefficacia e incompetenza rivolte agli enti responsabili della tutela ambientale.
- 👏 Un passo avanti significativo per la sostenibilità a Lamezia Terme......
- 🚨 Ordinanza tardiva e inefficace: la situazione resta critica......
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Il Ruolo dell’Arpacal e del Corap
L’Arpacal, ente regionale deputato alla protezione dell’ambiente, è stato oggetto di critiche per la sua presunta inefficacia nella gestione delle emergenze ambientali. Episodi passati, come l’inquinamento del golfo di Lamezia e l’acqua marrone di Serra San Bruno, hanno messo in dubbio la competenza e l’utilità dell’ente.
Il Corap, attualmente in liquidazione, è stato sollecitato a intervenire per risolvere le criticità ambientali nell’area industriale di Lamezia Terme. Tuttavia, la sua capacità di agire è limitata dalle difficoltà finanziarie e organizzative che sta affrontando. La mancanza di interventi tempestivi ha aggravato la situazione, portando a un deterioramento delle condizioni ambientali e a un aumento del rischio per la salute pubblica.
Impatti e Prospettive Future
La gestione inefficace dei rifiuti e degli scarichi nell’area industriale di Lamezia Terme ha avuto ripercussioni significative sull’ambiente e sulla salute pubblica. Il rischio di contaminazione delle acque marine rappresenta una minaccia per l’ecosistema locale e per le attività economiche legate al turismo e alla pesca.
Le ordinanze dei sindaci di Lamezia Terme e Vibo Valentia sono un primo passo verso la risoluzione del problema, ma è necessario un impegno più ampio e coordinato da parte delle autorità locali, regionali e nazionali. La collaborazione tra enti pubblici, privati e la società civile è essenziale per sviluppare soluzioni sostenibili e durature.
Bullet Executive Summary
La transizione ecologica è un processo complesso che richiede un cambiamento radicale nei modelli di produzione e consumo. La gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti è fondamentale per proteggere l’ambiente e garantire il benessere delle future generazioni. La situazione di Lamezia Terme evidenzia l’importanza di un approccio integrato e coordinato per affrontare le sfide ambientali.
In un contesto di economia circolare, i rifiuti non sono più visti come scarti, ma come risorse da recuperare e riutilizzare. Questo approccio richiede innovazione tecnologica, investimenti in infrastrutture e una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e delle imprese. La gestione dei rifiuti nell’area industriale di Lamezia Terme deve essere ripensata in questa ottica, promuovendo pratiche di smaltimento e recupero sostenibili.
La riflessione personale su questi temi è fondamentale per comprendere l’importanza della sostenibilità e dell’economia circolare. Ogni individuo può contribuire al cambiamento adottando comportamenti responsabili e sostenibili nella vita quotidiana. Solo attraverso un impegno collettivo e consapevole possiamo costruire un futuro più verde e prospero per tutti.