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GeMMA 1.0: il nuovo database che rivoluzionerà la gestione delle materie prime critiche in Italia

Scopri come il database GeMMA 1.0, presentato dall'ISPRA, armonizza i dati minerari e promuove la sostenibilità nella gestione delle materie prime critiche.
  • Il database GeMMA 1.0 armonizza i dati minerari pregressi e i risultati delle campagne di ricerca nazionali e locali sulle materie prime critiche.
  • Attualmente, in Italia sono attive 76 miniere, di cui 22 estraggono materiali inclusi nella lista delle 34 MPC identificate dall'Unione Europea.
  • Il costo complessivo della collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e l'Università di Padova ammonta a 161.030 euro.
  • Il Decreto-Legge 84/2024 stabilisce un termine massimo di 18 mesi per il rilascio delle autorizzazioni all'estrazione e 10 mesi per il riciclaggio e la trasformazione delle MPC.

L’Italia compie un significativo passo avanti nella valorizzazione delle materie prime critiche (MPC), essenziali per la transizione ecologica e digitale, con la presentazione del database “GeMMA – Geologico, Minerario, Museale, Ambientale V. 1.0” da parte dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Questo strumento, presentato a Roma, mira a armonizzare i dati minerari pregressi sui giacimenti coltivati in passato con i risultati delle campagne di ricerca nazionali e locali, concentrandosi sulle materie prime critiche.

Alla presentazione ha partecipato Vannia Gava, viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha sottolineato l’importanza di colmare il gap dell’approvvigionamento sostenibile di queste materie, semplificando gli iter autorizzativi. Il database evidenzia che in Italia sono attive 76 miniere, di cui 22 estraggono materiali inclusi nella lista delle 34 MPC identificate dall’Unione Europea tramite il Critical Raw Materials Act.

Il Ruolo del Trentino nella Riapertura delle Miniere

La Provincia autonoma di Trento, attraverso il Servizio Industria, Ricerca e Minerario e con il supporto del Servizio Geologico, collaborerà per due anni con il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova per realizzare uno studio conoscitivo sulla distribuzione e consistenza delle materie prime critiche sul territorio provinciale. Questo accordo di collaborazione, approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Achille Spinelli, mira a verificare la presenza e la consistenza delle MPC nel Trentino, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.

L’indagine preliminare aiuterà a comprendere meglio cosa è presente in termini di materie prime critiche sul territorio trentino, creando un database aggiornato e georeferenziato che potrà servire come base per future ricerche minerarie. Il costo complessivo della collaborazione ammonta a 161.030 euro, di cui 120.030 euro a carico del bilancio provinciale e 41.000 euro a carico del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.

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Normative e Misure di Semplificazione per le Materie Prime Critiche

Il Decreto-Legge 25 giugno 2024, n. 84, convertito in legge l’8 agosto 2024, introduce disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico. Questo testo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, mira a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di MPC, adeguando l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1252.

La legge stabilisce un sistema di governance rafforzato, con la creazione di punti unici nazionali di contatto per il rilascio delle autorizzazioni all’estrazione, riciclaggio e trasformazione delle MPC. Il termine massimo per il rilascio dei titoli è fissato a 18 mesi per l’estrazione e 10 mesi per il riciclaggio e la trasformazione. Inoltre, viene istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche, incaricato di monitorare le catene di approvvigionamento e le scorte disponibili.

Recupero delle Risorse Minerarie dai Rifiuti Estrattivi

Un aspetto cruciale della nuova normativa riguarda il recupero delle risorse minerarie dai rifiuti estrattivi. Si introduce un “Piano di recupero di materie prime dai rifiuti di estrazione storici”, che prevede l’estrazione di sostanze minerali dalle strutture di deposito di rifiuti estrattivi chiuse o abbandonate. Questo piano deve dimostrare la sostenibilità economica e ambientale del ciclo di vita dei siti contaminati e includere interventi per contenere la diffusione di sostanze inquinanti.

Le somme versate dai titolari delle concessioni minerarie per progetti strategici di trasformazione delle MPC confluiranno nel Fondo nazionale del Made in Italy, destinato a sostenere investimenti nella filiera delle materie prime critiche strategiche per la Nazione.

Bullet Executive Summary

Il recente sviluppo del database GeMMA da parte dell’ISPRA rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione delle materie prime critiche in Italia. Questo strumento non solo armonizza i dati minerari pregressi, ma apre nuove prospettive per la riapertura delle miniere e il recupero delle risorse dai rifiuti estrattivi. La collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e l’Università di Padova sottolinea l’importanza di un approccio scientifico e sostenibile nella gestione delle risorse minerarie. Le nuove normative introdotte dal Decreto-Legge 84/2024 semplificano le procedure autorizzative e rafforzano la governance delle materie prime critiche, garantendo un approvvigionamento sicuro e sostenibile.

La transizione ecologica non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica. La corretta gestione delle materie prime critiche può generare un ritorno economico significativo, riducendo al contempo l’impatto ambientale. La sostenibilità non riguarda solo la conservazione delle risorse naturali, ma anche la loro valorizzazione in un’ottica di economia circolare. Questo approccio integrato può contribuire a creare un futuro più verde e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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