Transizione ecologica nelle costruzioni: scopri il ruolo chiave dell’acciaio riciclabile

Il ruolo dell’acciaio nella transizione ecologica delle costruzioni

Il Consiglio Europeo ha stabilito che l’Unione Europea deve raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, un obiettivo centrale del Green Deal europeo. Questo impegno, sancito dall’Accordo di Parigi del 2015, è cruciale per ridurre le emissioni di CO₂, che in Europa derivano per il 40% dal consumo energetico, di cui l’80% da combustibili fossili. Il settore delle costruzioni, responsabile di una significativa impronta di carbonio, ha un enorme potenziale di mitigazione del cambiamento climatico. In questo contesto, l’uso dell’acciaio come materiale sostenibile e riciclabile rappresenta una soluzione chiave.

Life Cycle Assessment (LCA) e progettazione sostenibile

L’approccio del Life Cycle Assessment (LCA) esamina il ciclo di vita completo dei manufatti edilizi, dalla produzione fino alla fine della loro esistenza, per valutarne l’impatto ecologico globale. Questo strumento, ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica, favorisce la creazione di progetti più consapevoli ed efficaci, in grado di aggiungere valore e promuovere uno sviluppo sostenibile. La scelta dei materiali, come l’acciaio, deve essere ottimizzata per ridurre le emissioni e l’uso delle risorse. Negli ultimi decenni, lo sviluppo tecnologico ha permesso di sfruttare meglio le prestazioni dei materiali, riducendone i quantitativi e ottimizzando il calcolo e le verifiche.

Benefici del riciclo dell’acciaio

L’acciaio è riciclabile al 100% e per un numero infinito di volte senza perdita di qualità, giocando un ruolo cruciale nella riduzione delle emissioni di CO₂. La siderurgia italiana ha ridotto le proprie emissioni specifiche di CO₂ del 60% dal 1990 ad oggi, risultando la più virtuosa nella comunità europea per la ridotta intensità di carbonio e l’elevata efficienza energetica. Oltre l’85% della produzione italiana è derivata dal riciclo di rottami ferrosi, utilizzando forni elettrici che sono principalmente alimentati da energia rinnovabile. Efficienza, digitalizzazione, sostenibilità ambientale e sicurezza rappresentano l’80% degli investimenti nel settore siderurgico del nostro Paese.

Green Building: una tendenza in crescita

A livello globale, il mercato degli edifici sostenibili supererà i 500 miliardi di euro entro la fine del 2024, con una crescita media annua composta superiore al 9%. Entro i prossimi 10 anni, le entrate raddoppieranno fino a raggiungere i mille miliardi, con un aumento del 143% rispetto al 2024. Questa “green building mania” è alimentata da una crescente sensibilità verso il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale. Gli edifici sostenibili del futuro devono essere efficienti nell’uso delle risorse naturali e poco impattanti dal punto di vista delle emissioni ambientali. Devono utilizzare risorse idriche ed energetiche con parsimonia, essere progettati secondo i princìpi dell’economia circolare, sfruttare fonti energetiche rinnovabili e ridurre al minimo le emissioni nocive.

Bullet Executive Summary

La transizione ecologica nel settore delle costruzioni è un processo complesso che richiede un approccio olistico e l’adozione di materiali sostenibili come l’acciaio. Il Life Cycle Assessment (LCA) è uno strumento fondamentale per valutare l’impatto ambientale complessivo e proporre soluzioni più efficienti. Il riciclo dell’acciaio e l’adozione di tecnologie innovative come il “resilient design” e gli “smart elevator” sono elementi chiave per ridurre le emissioni di CO₂ e rendere gli edifici più sostenibili. La crescita del mercato degli edifici sostenibili è un segnale positivo verso un futuro più verde e resiliente.

In conclusione, la transizione ecologica richiede un impegno collettivo e l’adozione di pratiche sostenibili in ogni fase del ciclo di vita delle costruzioni. La scelta dei materiali, l’ottimizzazione delle risorse e l’innovazione tecnologica sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale, e richiede un cambiamento di paradigma verso un’economia circolare e resiliente.