Pfas nei tessili: impatto e soluzioni per un futuro sostenibile

Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) rappresentano una delle principali fonti di inquinamento nel settore tessile in Europa. Queste sostanze chimiche, note anche come forever chemicals per la loro estrema resistenza alla degradazione, sono ampiamente utilizzate per conferire ai tessuti proprietà come impermeabilità, resistenza allo sporco e al calore, e maggiore durata. Tuttavia, la loro persistenza nell’ambiente e la capacità di accumularsi negli organismi viventi pongono seri rischi per la salute umana e per l’ecosistema.

Secondo un rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), i PFAS nei tessuti rappresentano un ostacolo significativo all’uso prolungato, al riutilizzo e al riciclaggio dei prodotti tessili, compromettendo gli sforzi per una maggiore economia circolare. L’AEA sottolinea che l’uso di PFAS nella maggior parte dei tessuti non è una necessità tecnica e che esistono alternative praticabili per la maggior parte delle applicazioni tessili.

Impatto sulla Salute e sull’Ambiente

Numerose indagini sul biomonitoraggio umano in Europa hanno rivelato che un’ampia percentuale degli adolescenti esaminati mostra una concentrazione di PFAS nel loro sangue, con il 14,3% di questi giovani esposto al rischio di effetti negativi sulla loro salute.

Nonostante questi dati allarmanti, la conoscenza degli effetti dei PFAS è in gran parte circoscritta a una manciata di composti, mentre la maggioranza dei PFAS trovati nei materiali tessili e in altri prodotti resta poco studiata.

Alternative ai PFAS nei Tessili

Il documento dell’AEA mette in luce che esistono opzioni disponibili per sostituire i PFAS nella maggior parte delle classi tessili.

Regolamentazione e Prospettive Future

Il regolamento UE 2024/2462 ha già limitato l’uso di un membro della famiglia dei PFAS, l’acido perfluoroesanoico (PFHxA), nei tessili. Inoltre, l’Unione Europea sta studiando un provvedimento per il bando totale dei PFAS, come proposto da cinque Stati membri. La strategia dell’UE per i prodotti tessili sostenibili e circolari, pubblicata nel marzo 2022, mira a rendere i prodotti tessili più sicuri e sostenibili fin dalla progettazione.

Un aspetto fondamentale di questa strategia è l’inclusione dei prodotti tessili nella revisione della direttiva sull’ecodesign, che si spera possa portare a una progettazione più sicura e sostenibile nel settore.

Un’ulteriore azione decisiva è il rafforzamento delle norme sulla responsabilità dei produttori in tutti i paesi dell’Unione Europea, essenziale per affrontare il problema dei PFAS nei materiali tessili.

La transizione ecologica e l’economia circolare richiedono un impegno concertato per ridurre l’uso di sostanze chimiche pericolose come i PFAS nei tessili. La ricerca dell’AEA dimostra che esistono alternative praticabili per la maggior parte delle applicazioni tessili, e che è necessario sviluppare tecnologie per identificare e distruggere adeguatamente i PFAS alla fine del ciclo di vita dei prodotti tessili. La regolamentazione e le iniziative politiche dell’UE sono passi cruciali verso un futuro più sostenibile.

La transizione ecologica non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche di cambiamento culturale e comportamentale. Ogni individuo può contribuire scegliendo prodotti tessili di qualità superiore e rigenerati, e utilizzandoli più a lungo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di mitigare l’impatto delle sostanze chimiche per sempre e costruire un futuro più sostenibile per le generazioni future.