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Il riciclo delle materie prime critiche: nuova strategia nazionale in Italia

Come l'Italia sta potenziando il riciclo delle materie prime critiche per ridurre la dipendenza dalle importazioni e promuovere la sostenibilità
  • 700 miliardi di euro: valore della produzione industriale italiana che utilizza CRM
  • Necessità di velocizzare il riconoscimento dei CRM recuperati come End of Waste
  • Entro il 2030, il 25% del fabbisogno annuo di CRM dell'UE deve provenire dal recupero e riciclo

## La Sostenibilità al Centro: Macerata Ospita “Impianti Aperti on the Road”

Il polo impiantistico di ORIM a Macerata ha recentemente ospitato la sesta tappa di “Impianti Aperti on the Road ? Il viaggio per la sostenibilità”, una campagna promossa da ASSOAMBIENTE. Questa iniziativa mira a promuovere la conoscenza delle infrastrutture industriali necessarie per una gestione sostenibile dei rifiuti. Il programma della giornata ha previsto un workshop dal titolo “Il recupero di Critical Raw Materials (CRM) dai rifiuti industriali ? Nuovi scenari di sostenibilità e strategie di networking”. Diversi esperti hanno sottolineato come la crescente domanda globale di CRM abbia reso sempre più difficile il loro approvvigionamento, accentuando la necessità di una strategia nazionale per valorizzare le capacità di riciclo italiane.

## Il Ruolo Cruciale del Riciclo delle Materie Prime Critiche

L’Italia è uno dei Paesi che sta accelerando nell’utilizzo delle Materie Prime Critiche (CRM) all’interno della propria produzione industriale, con un valore di produzione che si avvicina ai 700 miliardi di euro. Elisabetta Perrotta, Direttore di Assoambiente, ha sottolineato l’importanza di potenziare le infrastrutture per il riciclo dei CRM per ridurre la dipendenza dalle importazioni e promuovere una gestione sostenibile delle risorse.​​

Perrotta ha indicato tre aspetti principali su cui focalizzarsi. Ha sottolineato la necessità di velocizzare il riconoscimento dei CRM recuperati come “End of Waste”, di semplificare le autorizzazioni per gli impianti che utilizzano tecnologie all’avanguardia e di sviluppare un quadro normativo europeo capace di promuovere politiche di prevenzione e riciclo che siano sostenibili dal punto di vista economico.

## ColorAmbiente: Arte e Sostenibilità

ORIM, da sempre promotrice dell’economia circolare, organizza dal 2004 il concorso pittorico ColorAmbiente in collaborazione con il Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata. Questo progetto artistico-ambientale mira a coinvolgere le nuove generazioni e sensibilizzarle sulle politiche di sostenibilità ambientale. Quest’anno, per il ventesimo anniversario, tutti i murales dipinti sulle pareti aziendali sono stati restaurati e tutti i vincitori delle edizioni precedenti sono stati invitati a celebrare l’evento. Alfredo Mancini, Fondatore e Amministratore Delegato di ORIM, ha sottolineato l’importanza di creare coscienza ambientale nella società per rendere concreta l’economia circolare.

## Le Miniere Urbane: Una Risorsa Sottovalutata

Il recente decreto legge approvato dal Senato italiano punta ad adeguare la normativa nazionale agli standard europei del Critical Raw Materials Act (CRMA). Tuttavia, mentre si parla molto delle miniere classiche, le vere miniere di materie prime critiche sono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Entro il 2030, il 25% del fabbisogno annuo di materie prime critiche dell’UE deve venire dal recupero e riciclo. In Italia, la raccolta dei RAEE è ancora lontana dagli obiettivi europei, con un tasso di raccolta fermo a circa metà del target. Cobat RAEE, un attore di primo piano nel settore, sottolinea la necessità di potenziare le capacità di intercettazione dei RAEE e semplificare la burocrazia per migliorare la raccolta.

## Conclusioni: Verso una Gestione Sostenibile delle Risorse

Accelerare lo sviluppo della filiera del riciclo delle materie prime critiche è essenziale per ridurre la dipendenza dalle importazioni e promuovere una gestione sostenibile delle risorse. RigeneRare, una piattaforma lanciata dal Gruppo Iren, si propone come punto di riferimento nazionale per il progresso sostenibile del settore del riciclo delle materie prime critiche. Il fabbisogno di queste materie è previsto in crescita tra le 5 e le 11 volte entro il 2040, rendendo cruciale lo sviluppo di una solida filiera nazionale per il riciclo.

La transizione ecologica è un processo che mira a trasformare il nostro sistema economico e sociale in modo da ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. Un concetto base è quello di economia circolare, che prevede il riutilizzo e il riciclo dei materiali per ridurre al minimo i rifiuti. In questo contesto, il riciclo delle materie prime critiche gioca un ruolo fondamentale, poiché permette di recuperare materiali preziosi dai rifiuti elettronici, riducendo la necessità di estrarre nuove risorse naturali.

Una nozione avanzata di transizione ecologica riguarda l’implementazione di tecnologie avanzate per il recupero delle materie prime critiche. Ad esempio, l’uso di processi idrometallurgici a basso impatto ambientale per il recupero di ossalati di terre rare dai magneti permanenti esausti rappresenta un passo avanti significativo. Queste tecnologie non solo migliorano l’efficienza del riciclo, ma riducono anche l’impatto ambientale associato all’estrazione e alla lavorazione delle materie prime. Riflettere su queste innovazioni ci porta a considerare quanto sia importante investire in ricerca e sviluppo per creare un futuro più sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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