La doppia transizione che sta rivoluzionando le imprese: ecologia e digitale

La doppia transizione, ecologica e digitale, è al centro del Green Deal europeo. Sempre più imprese si impegnano nell’ardua sfida di innovare processi e prodotti, salvaguardando persone, risorse ed ecosistemi. Questo obiettivo richiede una combinazione di risorse finanziarie, politiche di supporto e competenze appropriate.

L’Unione Europea ha sviluppato due strumenti fondamentali per determinare le competenze necessarie per queste doppie transizioni: il GreenComp, che delinea le abilità essenziali per la sostenibilità ambientale e sociale, e il DigComp, che racchiude cinque serie di competenze necessarie per un utilizzo sicuro, critico e responsabile degli strumenti digitali.

Questi framework sono preziosi per stabilire priorità nel settore formativo dei cittadini, tuttavia, è ora imprescindibile costruire itinerari che strutturino tali competenze e li integrino nel tessuto produttivo, adattandoli alle necessità delle aziende. EconomiaCircolare.com, insieme a partner come Enea ed Erion, è impegnata nel fornire materiali didattici coerenti con il quadro europeo e opportunità di esperienze sul campo, analizzando e mappando le richieste delle imprese, soprattutto nel settore tecnologico.

Il questionario per raccogliere i fabbisogni delle aziende

Al fine di evidenziare le competenze più richieste nel settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e del trattamento dei rifiuti RAEE, è stato sottoposto un questionario alle aziende coinvolte nei diversi segmenti della filiera.

Questo sondaggio costituisce uno dei principali output del programma “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE Edition)”, supportato da Erion WEEE, CDCA, EconomiaCircolare.com ed ENEA. Il progetto ha permesso a dodici giovani di immergersi nel mondo della produzione e del riciclo per un anno, specialmente nei campi delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, dell’ecodesign e della circolarità.

I risultati di questa esperienza formativa saranno presentati insieme ai risultati del questionario durante l’evento “The green job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”, in programma il 20 settembre a Palazzo Valentini a Roma. L’evento sarà un’opportunità per il dialogo tra istituzioni, imprese e società civile riguardo alla formazione per la circolarità e ai lavori futuri.

Le nuove competenze del mercato del lavoro

Durante l’evento del 20 settembre, è emerso che solo il 16% delle aziende è alla ricerca di personale con competenze specifiche per affrontare la transizione energetica. Una su due non la ritiene una priorità. A livello mondiale, la transizione verde comporterà la creazione di 100 milioni di nuovi posti di lavoro e la perdita di 78 milioni, soprattutto nei settori ad alta intensità di risorse naturali e basati sui combustibili fossili. Ad esempio, il settore dell’energia negli Stati Uniti potrebbe perdere 1,7 milioni di posti di lavoro, mentre in Europa potrebbero andare persi da 54.000 a 112.000 posti di lavoro diretti a causa della graduale eliminazione dei sistemi di produzione di energia da carbone.

Riqualificare questi lavoratori risulterà cruciale per contenere i costi sociali della transizione verde in termini di disoccupazione e tensioni sociali. Tuttavia, le aziende non sembrano particolarmente attive nella ricerca di nuovo personale a causa della mancanza di fondi e incentivi. Il progetto “Training for Circularity” ha permesso a giovani laureati e neolaureati di acquisire competenze nel campo dell’economia circolare, con specifico riferimento al settore dei RAEE, dallo studio dell’ecodesign allo sviluppo di strumenti eco-innovativi per il trattamento di questi rifiuti, fino alle strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità.

La differenza tra AEE e RAEE

Le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) sono dispositivi che richiedono corrente elettrica o campi elettromagnetici per funzionare correttamente. Esempi di AEE includono PC, smartphone, tablet, stampanti, TV, condizionatori, frigoriferi, lavatrici e ventilatori. Quando un dispositivo elettronico viene considerato rifiuto, diventa un RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). La distinzione tra AEE e RAEE risiede nella decisione di chi possiede il dispositivo: un AEE si trasforma in RAEE quando ci si vuole liberare di esso.

La normativa italiana, con il Decreto Legislativo del 14 marzo 2014, n. 49, in attuazione della Direttiva 2012/19/UE, definisce AEE come tutte le apparecchiature progettate per funzionare con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la corrente continua. La normativa ha introdotto l’open scope, una classificazione che include dispositivi non precedentemente elencati, risolvendo il problema di come comportarsi con questi articoli una volta diventati rifiuti.

Conclusioni: Verso una nuova economia circolare

La chiusura dei cicli nelle filiere produttive passa anche attraverso la creazione di nuove figure professionali. Questo è particolarmente cruciale nel settore strategico dei RAEE e del recupero delle Materie Prime Critiche, che necessitano di conoscenze tecnologiche specifiche e tecniche innovative.

Il progetto “Training for Circularity” ha lavorato per colmare questa lacuna di competenze, affrontando direttamente le necessità delle aziende impegnate nella transizione nel settore delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.