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Quali competenze sono necessarie per l’economia circolare nel settore AEE/RAEE?

Un recente sondaggio rivela le aree critiche che le aziende devono sviluppare per supportare la sostenibilità e la circolarità.
  • Il 92% delle aziende è ancora agli esordi nell'implementazione delle pratiche di economia circolare.
  • Le competenze da potenziare includono il design sostenibile, la gestione delle catene di approvvigionamento e l'innovazione nei modelli di business.
  • Il progetto "Training for Circularity" ha offerto un programma formativo di 12 mesi per ridurre il gap di competenze nel settore RAEE.

Il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) stanno affrontando una fase cruciale di trasformazione. La necessità di adottare pratiche sostenibili e di dotarsi delle competenze necessarie per supportare l’economia circolare è diventata una priorità. Un recente sondaggio condotto nell’ambito del progetto “Training for Circularity ? Borse di studio WEEE edition” ha evidenziato le aspettative e le esigenze delle aziende del settore.

Il progetto, promosso da Erion WEEE, EconomiaCircolare.com, CDCA e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA, ha raccolto le risposte di 25 aziende, fornendo un quadro chiaro delle competenze ritenute necessarie per supportare l’economia circolare. Le aree critiche identificate includono il design sostenibile, la gestione delle catene di approvvigionamento, l’innovazione nei modelli di business e la valutazione delle performance ESG.

Il Fabbisogno di Competenze del Settore AEE/RAEE

Le imprese intervistate, che operano principalmente su scala globale, spaziano in dimensioni con una preponderanza di piccole e medie imprese (PMI), seguite da microimprese e alcune grandi aziende. Le attività di queste aziende sono diversificate, con un 44% impegnato nella produzione, un 16% nello sviluppo, il 16% nel ricondizionamento e riciclo, e il 12% nella logistica.

Una significativa porzione delle aziende (92%) è ancora agli esordi nell’implementazione delle pratiche di economia circolare. Questo comprende un 20% che ignora cosa sia l’economia circolare, un altro 20% che non sa come integrarla nelle proprie operazioni e un ulteriore 20% che, pur conoscendo la sua rilevanza, fatica a tradurla in azioni concrete. Solo l’8% delle aziende si identifica come matura, con la circolarità come elemento centrale del proprio business.

Cosa ne pensi?
  • 👏 L'iniziativa di formazione è un passo avanti... ...
  • 🤔 La carenza di competenze è un problema serio... ...
  • 🔍 Un aspetto sottovalutato è la collaborazione tra designer e ingegneri... ...

Le Competenze da Potenziare per la Circolarità

L’adozione limitata di pratiche circolari tra le aziende è riconducibile anche alla carenza di competenze specifiche necessarie per applicarle. Le abilità da potenziare comprendono una maggiore familiarità con le normative ambientali, l’innovazione tecnologia e competenze tecniche specializzate per la gestione dei materiali e dei rifiuti. Diverse aziende hanno enfatizzato l’importanza di capacità trasversali come la resilienza e la flessibilità per affrontare sfide ambientali e di mercato.

Nonostante la consapevolezza dell’importanza di queste abilità, la maggioranza delle aziende non è attualmente alla ricerca di personale con competenze specifiche per le strategie di circolarità e sostenibilità. I motivi di questa reticenza includono la mancanza di fondi e la difficoltà di bilanciare le attività quotidiane con l’impegno necessario per riprogettare i processi nell’ottica della doppia transizione digitale ed ecologica.

Il Percorso Formativo di Training for Circularity

Il progetto “Training for Circularity ? Borse di studio WEEE edition” ha offerto un programma formativo di 12 mesi destinato a giovani laureati e neolaureati, mirato a ridurre il gap di competenze nel settore dei RAEE. Il programma prevedeva cinque percorsi studio-lavoro, con un’attenzione particolare alla circolarità nella catena di approvvigionamento dei RAEE. Questi percorsi coprivano lo sviluppo di strumenti eco-innovativi per la gestione dei rifiuti, il recupero e l’efficienza nella gestione delle materie prime critiche, e strategie di comunicazione, marketing e raccolta fondi per la sostenibilità.

Gli studenti hanno seguito il programma presso la sede dell’ENEA, Centro Ricerche Casaccia di Roma, e presso il CDCA. I risultati delle ricerche degli assegnatari di borse di studio hanno rivelato la necessità urgente di professionisti nel tessuto produttivo del paese, capaci di combinare approfondite competenze tecniche con una conoscenza multidisciplinare delle principali tematiche legate alla circolarità.

Conclusioni: Verso una Transizione Sostenibile

Il progetto “Training for Circularity ? Borse di studio WEEE edition” fornisce un esempio lampante di come formazione e informazione debbano avanzare in sincronia per facilitare la doppia transizione digitale e verde. L’acquisto di competenze tecniche e sociali con una chiara visione di sistema è essenziale per stimolare cambiamenti duraturi nelle modalità di produzione e consumo, e favorire un’economia che si basi su equità e sostenibilità.

L’adozione di cicli chiusi nella produzione comporta anche il bisogno di figure professionali aggiornate.

La transizione ecologica è un processo complesso che richiede uno sforzo collettivo e una visione a lungo termine. Le risorse naturali sono limitate e la loro gestione sostenibile è fondamentale per garantire un futuro prosperoso. L’economia circolare offre un modello di sviluppo che mira a ridurre gli sprechi e a valorizzare le risorse attraverso il riuso, il riciclo e la rigenerazione dei materiali.

Un concetto avanzato di economia circolare è il “design for disassembly”, che prevede la progettazione di prodotti in modo tale che possano essere facilmente smontati e riciclati alla fine del loro ciclo di vita. Questo approccio richiede una stretta collaborazione tra designer, ingegneri e produttori per creare soluzioni innovative che riducano l’impatto ambientale e promuovano la sostenibilità.

Riflettendo su questi temi, è evidente che la transizione ecologica non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. Richiede un cambiamento di mentalità e un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle aziende ai consumatori, dalle istituzioni ai cittadini. Solo attraverso un’azione collettiva e coordinata possiamo costruire un futuro sostenibile e giusto per le generazioni future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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