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Svolta epocale: obbligo di rendicontazione di sostenibilità per le aziende italiane

Il Decreto legislativo n.125 introduce nuove regole per le imprese italiane, imponendo la rendicontazione periodica dell'impatto ambientale e sociale. Scopri cosa significa per il mercato e le PMI.
  • Il Decreto legislativo n.125 obbliga le aziende alla rendicontazione di sostenibilità dal 25 settembre 2024.
  • La normativa si estende anche alle PMI, escludendo solo le microimprese, per migliorare la trasparenza.
  • Le imprese devono fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 e il 2050.
  • Dal 2026, la rendicontazione dovrà essere certificata da un revisore iscritto al registro del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
  • ASACERT CSR Audit Solutions Srl è la prima società ammessa nell'Albo delle società di revisione legale per la CSRD.

Il Decreto legislativo n.125, entrato in vigore il 25 settembre 2024, rappresenta un punto di svolta per le aziende italiane, introducendo l’obbligo di rendicontazione periodica dell’impatto delle loro attività su ambiente e società. Questo provvedimento recepisce la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea, una normativa che mira a rafforzare la trasparenza e la sostenibilità delle attività economiche. La direttiva, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 settembre, estende tali obblighi anche alle piccole e medie imprese (PMI), escludendo solo le microimprese. L’obiettivo è quello di fornire informazioni necessarie per comprendere l’impatto delle imprese sulle questioni di sostenibilità e come queste influenzano il loro andamento.

Implicazioni per le Imprese e il Mercato

La nuova normativa impone alle imprese di fornire una descrizione dettagliata del loro modello e della strategia aziendale, evidenziando i rischi connessi alle questioni di sostenibilità e i piani finanziari per la transizione verso un’economia sostenibile. Le aziende dovranno anche fissare obiettivi quantitativi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, almeno per il 2030 e il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. La rendicontazione di sostenibilità dovrà essere certificata da un revisore, che dal 2026 dovrà essere iscritto nel registro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo obbligo si estenderà progressivamente a diverse categorie di imprese, a partire dal 2024 per le grandi imprese quotate, fino al 2028 per le imprese extra UE con ricavi significativi nell’Unione.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Finalmente un approccio responsabile dalle aziende italiane......
  • 😡 Un'altra burocrazia soffocante per le PMI......
  • 🔄 L'economia circolare potrebbe rivoluzionare la sostenibilità aziendale......

Il Ruolo dei Revisori di Sostenibilità

La figura del revisore di sostenibilità emerge come centrale nel nuovo quadro normativo. ASACERT CSR Audit Solutions Srl è stata la prima società ad essere inserita nell’Albo delle società di revisione legale per la CSRD, segnando un passo importante verso l’implementazione della direttiva. Il revisore di sostenibilità sarà incaricato di esaminare e confermare che le imprese siano in regola con quanto dichiarato sui piani sostenibili, ponendo particolare enfasi sugli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo ruolo è cruciale per garantire che le informazioni fornite siano affidabili e comparabili, facilitando così l’accesso delle imprese ai finanziamenti e migliorando la gestione dei rischi legati alla sostenibilità.

Una Visione per il Futuro

La direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità si inserisce in un più ampio piano d’azione dell’Unione Europea per finanziare la crescita sostenibile. L’obiettivo è orientare i capitali verso investimenti sostenibili, promuovendo una crescita inclusiva e gestendo i rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale. Rendere accessibili dati accurati e confrontabili sulla sostenibilità è uno dei prerequisiti essenziali per il successo di tale iniziativa.

In un mondo che si muove verso una maggiore consapevolezza ambientale, la transizione ecologica rappresenta un passaggio fondamentale per ridurre l’impatto delle attività umane sul pianeta. La rendicontazione di sostenibilità non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per le imprese di rivedere le proprie strategie e allinearsi agli obiettivi globali di sostenibilità. Questo processo richiede un impegno costante e una visione a lungo termine, ma offre anche la possibilità di innovare e creare valore in un mercato sempre più attento alle questioni ambientali e sociali.

Un concetto avanzato legato alla sostenibilità è quello dell’economia circolare, che mira a ridurre al minimo i rifiuti e a mantenere i prodotti e i materiali in uso il più a lungo possibile. Questo approccio non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, ma può anche generare nuove opportunità economiche e migliorare la resilienza delle imprese. Riflettere su come integrare i principi dell’economia circolare nelle proprie attività può essere un passo decisivo per le aziende che vogliono essere protagoniste del cambiamento verso un futuro più sostenibile.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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