Come la riforma fiscale globale potrebbe ridisegnare il futuro economico?

Il 16 agosto scorso, una data che potrebbe passare inosservata, ha segnato un momento cruciale per il sistema fiscale globale. Una commissione ad hoc delle Nazioni Unite ha votato a favore di una riforma quadro che mira a ridefinire il sistema fiscale internazionale. Questa iniziativa, sostenuta principalmente dai Paesi del Sud globale, cerca di stabilire un sistema fiscale equo per le multinazionali, affrontando l’evasione fiscale e promuovendo l’ottimizzazione fiscale. L’obiettivo è garantire che le multinazionali paghino le tasse nei Paesi in cui operano, distribuendo in modo più equo i diritti fiscali tra le nazioni.

Tuttavia, il cammino verso l’adozione di questa riforma è tutt’altro che agevole. Paesi come Australia, Canada, Israele, Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti hanno votato contro, mentre l’Unione Europea si è astenuta, citando la mancanza di trasparenza e inclusività del processo. Nonostante ciò, il voto favorevole di 110 Paesi, principalmente emergenti, rappresenta un passo avanti significativo. Alex Cobham, direttore generale di Tax Justice Network, ha definito questo giorno “storico”, sottolineando come in pochi mesi di negoziati Onu si sia fatto più che in 60 anni di lavori Ocse.

Il Ruolo di San Marino e il Multilateralismo

Alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri di San Marino, Luca Beccari, ha ribadito l’importanza del multilateralismo come strumento per affrontare le sfide globali. Beccari ha messo in risalto l’importanza che San Marino attribuisce alla cooperazione internazionale, sottolineando in modo particolare l’importanza di proteggere i diritti umani, con un occhio di riguardo verso i bambini. Ha evidenziato l’urgenza di un rinnovato impegno per un futuro equo e sostenibile, sottolineando le tensioni in Medio Oriente, la guerra in Ucraina e l’emergenza climatica.

San Marino, pur essendo un piccolo Stato, ha espresso una voce forte sui principi e valori che da sempre difende. Beccari ha sottolineato l’importanza di ridisegnare il futuro dei Paesi e della comunità internazionale, dando nuovo vigore al multilateralismo. Questo approccio è fondamentale per affrontare le minacce globali e costruire un futuro sostenibile.

Le Implicazioni Economiche e Geopolitiche

La riforma fiscale globale proposta dalle Nazioni Unite non è solo una questione di equità fiscale, ma ha anche implicazioni economiche e geopolitiche significative. Secondo l’Atlas of the Offshore World, circa 12 miliardi di dollari, pari al 12% del Pil mondiale, sono nascosti nei paradisi fiscali. Le multinazionali trasferiscono circa il 36% dei loro ricavi in questi paradisi, con ricavi che nel 2022 hanno raggiunto i 1.000 miliardi di dollari. Questa situazione rappresenta una perdita significativa per i Paesi del Sud globale, che potrebbero utilizzare queste risorse per finanziare progetti legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.

Il voto per un sistema fiscale mondiale mette in discussione l’equilibrio di potere esistente, offrendo una speranza ai Paesi del Sud del mondo di avere voce nel disegnare le regole internazionali in materia di tasse. La lotta per un processo inclusivo in sede Onu è una realtà, e la convenzione quadro rappresenta un segnale di speranza per questi Paesi.

Un Futuro di Sostenibilità e Giustizia Fiscale

La riforma fiscale globale è un passo verso un futuro più equo e sostenibile. Tuttavia, il cammino è ancora lungo e richiede un impegno collettivo da parte di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite. La nuova commissione negoziale avrà tre anni per completare i lavori, con l’obiettivo di presentare un accordo definitivo all’Assemblea generale Onu nel 2027. Questo trattato potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel panorama fiscale globale, offrendo una maggiore giustizia fiscale e contribuendo al finanziamento di progetti sostenibili nei Paesi del Sud globale.

In un mondo sempre più interconnesso, la transizione ecologica rappresenta una sfida cruciale. Essa implica un cambiamento sistemico che coinvolge tutti i settori della società, dall’economia all’ambiente, dalla politica alla cultura. La riforma fiscale globale è un esempio di come il multilateralismo possa essere utilizzato per affrontare le sfide globali, promuovendo un sistema più equo e sostenibile.

Un concetto avanzato di economia circolare applicabile al tema fiscale è quello di redistribuzione delle risorse. In un’economia circolare, le risorse vengono utilizzate in modo efficiente e sostenibile, riducendo gli sprechi e promuovendo il riutilizzo. Allo stesso modo, la riforma fiscale globale mira a redistribuire le risorse fiscali in modo equo, garantendo che i profitti delle multinazionali siano tassati nei Paesi in cui operano. Questa redistribuzione potrebbe contribuire a ridurre le disuguaglianze globali e a promuovere uno sviluppo sostenibile.

Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci come possiamo contribuire a un futuro più equo e sostenibile. Quali azioni possiamo intraprendere a livello individuale e collettivo per promuovere la giustizia fiscale e la sostenibilità? La risposta a queste domande potrebbe essere la chiave per costruire un mondo migliore per le generazioni future.