Rivoluzione urbana: come la rigenerazione trasformerà le città del futuro

La rigenerazione urbana rappresenta una delle sfide più significative del nostro tempo, unendo investimenti responsabili, collaborazione tra pubblico e privato e innovazione tecnologica. Questo approccio è fondamentale per costruire città sostenibili, resilienti e inclusive, che possano garantire il benessere comune. Durante l’evento “Inspiring Cities”, organizzato per celebrare i 50 anni di Coima, è emerso che l’integrazione dei criteri ESG nei progetti di sviluppo urbano è cruciale per affrontare le sfide ambientali, sociali e tecnologiche. Si prevede che entro il 2070 il 60% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane, rispetto all’attuale 50%, e che il 20% della popolazione avrà più di 65 anni entro il 2074. Questi dati sottolineano l’importanza di un’evoluzione urbana che tenga conto della transizione energetica, della riduzione degli effetti del cambiamento climatico e dell’inclusione sociale.

Il Ruolo dei Capitali Privati nella Riqualificazione Edilizia

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato l’importanza di mobilitare capitali privati per la riqualificazione del patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, costruito prima del 1960. Questo obiettivo, secondo Giorgetti, può essere sostenuto dalla finanza pubblica, ma richiede principalmente la capacità di attrarre investimenti privati su progetti di lungo termine. La revisione delle rendite catastali per gli edifici ristrutturati col Superbonus è un tema attuale, con l’Associazione geometri fiscalisti che ha chiarito che non tutte le case ristrutturate vedranno un aumento della rendita. Gli interventi puramente energetici potrebbero non comportare variazioni significative, mentre modifiche come ampliamenti o frazionamenti avranno un impatto maggiore.

Coima e il Futuro delle Città

In occasione del suo 50° anniversario, Coima ha riflettuto sulla rigenerazione urbana, l’inclusione e la sostenibilità. L’evento ha coinvolto studenti universitari, architetti e la società civile in un laboratorio di sperimentazione e progettazione urbana sostenibile e condivisa. La rigenerazione dell’ex scalo di Porta Romana a Milano, che ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi Invernali del 2026, rappresenta un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa dare vita a progetti di rigenerazione urbana capaci di migliorare la qualità della vita delle persone nel rispetto dell’ambiente. Mons. Erminio De Scalzi ha parlato di “legacy”, sottolineando l’importanza dell’eredità di queste trasformazioni per una Milano che guarda al futuro in modo giusto.

Conclusioni: Verso una Città Sostenibile

La rigenerazione urbana è un processo complesso che richiede una visione a lungo termine e una collaborazione partecipativa tra pubblico e privato. I capitali internazionali e italiani, insieme a una gestione degli investimenti in chiave sostenibile, sono i pilastri di questo processo. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha sottolineato l’importanza della sostenibilità ambientale e sociale, finanziando progetti che vanno dal turismo all’housing. Questo approccio è essenziale per garantire che le città del futuro siano vivibili, accessibili e rispettose dell’ambiente.

Nel contesto della transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società. La rigenerazione urbana deve quindi essere vista come un’opportunità per creare città più inclusive e resilienti, in grado di affrontare le sfide del cambiamento climatico e dell’inclusione sociale. Un concetto avanzato di economia circolare può essere applicato a questo contesto, promuovendo un uso efficiente delle risorse e riducendo al minimo i rifiuti. Riflettendo su questi temi, possiamo immaginare un futuro in cui le città siano non solo luoghi di vita, ma anche di innovazione e sostenibilità.