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- Il progetto del porto di Saline Joniche potrebbe rilanciare l'area grecanica con la creazione di quasi 15.000 posti di lavoro.
- Il passo indietro di Baker Hughes ha messo in evidenza le fragilità economiche della Calabria, rinunciando a un investimento di 60 milioni di euro.
- La questione della legalità è fondamentale: il sindaco di Corigliano-Rossano critica le autorizzazioni concesse senza richieste formali.
La recente discussione sull’investimento di Baker Hughes ha acceso i riflettori sul porto di Saline Joniche, situato nell’area di Sant’Elia, come possibile alternativa per ospitare il progetto. I consiglieri comunali del gruppo Red, tra cui Carmelo Versace, Antonino Castorina e Filippo Burrone, hanno sottolineato l’importanza di investire nel territorio metropolitano di Reggio Calabria. La posizione strategica del porto, insieme alla necessità di connettere il comune con l’intera area grecanica, potrebbe rappresentare un incentivo significativo per lo sviluppo locale. Questo progetto potrebbe portare benefici tangibili, rilanciando un’area che ha visto fallire in passato il “Pacchetto Colombo”, un piano che avrebbe dovuto creare quasi 15.000 posti di lavoro in Calabria.
Le sfide della Zes unica nel Mezzogiorno
Il passo indietro di Baker Hughes dall’investimento nel porto di Corigliano-Rossano ha sollevato interrogativi sul ruolo della Calabria all’interno della Zona Economica Speciale (Zes) unica del Mezzogiorno. La decisione di rinunciare a un investimento di 60 milioni di euro ha messo in luce le fragilità economiche e infrastrutturali della regione. La Calabria, pur dotata di un tessuto produttivo coraggioso, deve affrontare sfide significative per attrarre investimenti. Le infrastrutture esistenti non sono ancora in grado di supportare adeguatamente lo sviluppo economico, e la concorrenza interna tra le regioni del Sud Italia rende ancora più complessa la situazione.
- Il porto di Saline Joniche è una grande opportunità... 😊...
- Ancora una volta promesse di sviluppo disattese... 😡...
- Repensare il futuro della Calabria attraverso l'economia circolare... 🌱...
La questione della legalità e della trasparenza
Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha sottolineato l’importanza della legalità e della trasparenza nelle procedure amministrative. La rinuncia di Baker Hughes è stata accompagnata da polemiche riguardanti la conformità urbanistica e la gestione delle autorizzazioni. Stasi ha ribadito che il rispetto delle norme è fondamentale per lo sviluppo della Calabria, e ha criticato le “conferenze veggenti” che concedono autorizzazioni senza una richiesta formale. La questione della legalità è centrale per garantire un ambiente favorevole agli investimenti, evitando che decisioni arbitrarie compromettano il futuro economico della regione.
Un futuro incerto e la necessità di un intervento istituzionale
La rinuncia di Baker Hughes ha sollevato preoccupazioni tra sindacati e politici, con molte località, tra cui Vibo Valentia e Saline Joniche, pronte a prendere il posto di Corigliano-Rossano. Tuttavia, l’intervento del ministro Adolfo Urso potrebbe rappresentare un’opportunità per riaprire le trattative e rilanciare il progetto. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha espresso la volontà di approfondire le problematiche e valutare nuove prospettive di investimento, sottolineando l’importanza di un approccio collaborativo per superare le difficoltà attuali.
In un mondo sempre più orientato verso la transizione ecologica, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’economia circolare sono diventate priorità globali. La Calabria, con le sue sfide infrastrutturali ed economiche, rappresenta un microcosmo delle difficoltà che molte regioni affrontano nel bilanciare sviluppo economico e sostenibilità ambientale. La nozione di economia circolare, che promuove il riutilizzo e il riciclo delle risorse, può offrire soluzioni innovative per rilanciare l’economia locale, riducendo al contempo l’impatto ambientale.
In un contesto più avanzato, la transizione ecologica implica non solo il passaggio a fonti energetiche rinnovabili, ma anche la creazione di un sistema economico che integri la sostenibilità in ogni aspetto della produzione e del consumo. Questo richiede un cambiamento culturale e istituzionale, che favorisca l’adozione di pratiche sostenibili e la collaborazione tra settori pubblici e privati. Riflettere su queste dinamiche può stimolare una maggiore consapevolezza e un impegno collettivo verso un futuro più sostenibile e inclusivo.
- Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sito ufficiale per approfondire sull'intervento del ministro Adolfo Urso sul progetto di Baker Hughes
- Sito ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sezione dedicata alle Zone Economiche Speciali (ZES), fondamentale per comprendere le politiche governative sull'argomento.
- Informazioni dettagliate sul porto di Saline Joniche e sua storia