E-Mail: [email protected]
- Il progetto 'Venezia 2035' propone tre scenari per il futuro: 2025, 2035 e 2100.
- Due terzi del mare aperto italiano è sotto assedio a causa del traffico marittimo e dell'inquinamento.
- Le regioni marine come il Canale di Sicilia possono avere una biomassa fino a 15 volte superiore rispetto alle aree limitrofe.
Il progetto “Venezia 2035” si propone di trasformare la città lagunare in un modello di sostenibilità e resilienza ambientale. Questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e Acqua dell’Elba – Società Benefit, mira a coinvolgere attivamente cittadini, esperti e stakeholder in un dialogo costruttivo. L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali che Venezia e altre città costiere devono affrontare. Durante il Workshop Tazébao – Manifesti Ambientali, organizzato in occasione del Blue Friday, sono stati concepiti tre scenari per il futuro di Venezia: a breve termine (2025), medio termine (2035) e lungo termine (2100). Questi scenari prevedono una città che evolve in armonia con il suo ambiente lagunare, promuovendo il turismo sostenibile, l’uso di energia pulita e il miglioramento delle infrastrutture di filtraggio dell’acqua.
Il Ruolo Cruciale del Mar Mediterraneo
Il Mar Mediterraneo, un hotspot del cambiamento climatico, è al centro delle attenzioni del progetto “Venezia 2035”. La sua importanza è sottolineata dal fatto che due terzi del mare aperto italiano sono sotto assedio a causa del traffico marittimo, della pesca insostenibile e dell’inquinamento. Questi problemi sono ulteriormente aggravati dagli impatti del cambiamento climatico. Il Mediterraneo ospita una ricca biodiversità, con specie pelagiche come balenottere comuni, capodogli, e tartarughe marine che dipendono da questo ambiente per la loro sopravvivenza. La protezione di questo ecosistema è essenziale non solo per la vita marina, ma anche per la nostra salute e benessere.
- 🌿 Finalmente un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale che......
- 😡 Perché continuare con queste utopie senza risultati concreti......
- 🌊 E se Venezia fosse solo l'inizio di una rivoluzione......
Iniziative per la Protezione del Mare Aperto
Secondo il WWF, vi sono dieci regioni marine che devono essere preservate con urgenza. Tra queste figurano il Canale di Sicilia e l’area meridionale dell’Adriatico. Tali zone hanno un significato elevato sia ecologico che biologico, imponendo così l’adozione di strategie protettive più rigorose. La protezione è pressante poiché offrono variopinti paesaggi subacquei formati da catene montuose sottomarine e gole profonde essenziali per la vita di molteplici organismi marini. In tali luoghi si riscontrano livelli superiori della biomassa e della varietà delle specie, arrivando ad eccedere anche quindici volte quelle delle aree limitrofe; ciò ne rende fondamentale la conservazione.
Conclusioni: Un Impegno Collettivo per un Futuro Sostenibile
Il Manifesto “Venezia 2035” rappresenta un impegno collettivo per trasformare la città in un esempio di sostenibilità ambientale. Attraverso l’adozione di tecnologie avanzate per l’energia pulita, il trattamento delle acque e la mobilità sostenibile, Venezia può diventare un modello per altre città lagunari e costiere. La promozione della biodiversità endemica e lo sviluppo di strutture che rispettino le dinamiche delle maree sono elementi chiave per mantenere l’unicità della città.
Nel contesto della transizione ecologica, è fondamentale comprendere l’importanza di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane. La sostenibilità non è solo una questione di protezione ambientale, ma anche di giustizia sociale ed economica. La sostenibilità avanzata implica un approccio integrato che considera l’interconnessione tra ambiente, economia e società. Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci come le nostre azioni quotidiane possano contribuire a un futuro più sostenibile per tutti.