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Svolta cruciale: la sfida dell’intermodalità per il futuro dei trasporti europei

Esplora come un convegno a Roma abbia messo in luce le strategie per integrare diverse modalità di trasporto e promuovere la sostenibilità in Europa.
  • Il potenziale dell'alta velocità ferroviaria per ridurre il traffico autostradale è limitato, con un impatto previsto solo tra il 3% e il 4%.
  • L'UE mira a integrare circa 390.000 veicoli elettrici entro il 2034, un aumento significativo rispetto ai soli 5.209 veicoli immatricolati nel 2023.
  • Interruzioni nei canali di Suez e Panama potrebbero far aumentare i costi al consumo dello 0,6%, con un aggravio annuo di circa 200 euro per famiglia in Europa.

Il recente convegno “Vie del mare e intermodalità per l’integrazione e la sostenibilità dei trasporti europei”, tenutosi a Roma, ha acceso i riflettori su un tema cruciale: l’integrazione dei diversi mezzi di trasporto per promuovere una mobilità più sostenibile. Organizzato da Connact in collaborazione con gli uffici italiani del Parlamento e della Commissione UE, l’evento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali che hanno discusso le sfide e le opportunità legate alla transizione ecologica nel settore dei trasporti.
Un punto centrale del dibattito è stato il ruolo dell’alta velocità ferroviaria. Come rilevato dal Centro Studi Gea, l’ampliamento delle linee ferroviarie ad alta velocità potrebbe ridistribuire tra il 12% e il 15% di utenti che utilizzano autostrade alternative, ma lo farà solo per una frazione che oscilla tra il 3% e il 4% dell’intero traffico su strade a pedaggio. Questo suggerisce che, nonostante gli investimenti significativi, l’alta velocità non riuscirà a ridurre sostanzialmente l’affollamento delle autostrade.

Il Futuro dei Camion Elettrici

Nell’ambito dell’incontro è emersa l’importanza centrale dei camion alimentati elettricamente come elemento chiave per l’attuazione delle politiche climatiche promosse dall’Unione Europea. In vista della diminuzione delle emissioni provenienti dai trasporti pesanti su gomma prevista dall’UE tra il 2030 e il 2040, dove si intende tagliare le emissioni rispettivamente del 45%, del successivo ulteriore taglio al ribasso del 65%, fino a toccare un abbattimento complessivo pari al 90%, si rende necessario integrare nella rete europea circa 390.000 veicoli elettrici BEV (Battery Electric Vehicle) ed FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) da qui al termine del periodo suddetto nel lontano ma imminente anno 2034.
Ad oggi tuttavia ci troviamo a dover fare i conti con dati significativamente inferiori alle proiezioni auspicabili: difatti nel solo anno 2023 si sono immatricolati appena 5.209 veicoli BEV accanto ad altrettanti solo 163 FCEV, per tutta la lunga e variegata area comprensiva delle nazioni dell’Unione Europea; ciò comporta necessariamente un drastico incremento fino alla moltiplicazione per cinque volte della presenza odierna di simili mezzi su base annuale se si intende seriamente conseguire gli ambiziosi intenti strategici fissati dalla normativa comunitaria nei decenni venturi.

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Le Sfide del Commercio Marittimo

Al centro del convegno è emersa anche la questione cruciale del trasporto marittimo che, coprendo l’80% delle transazioni commerciali mondiali, ha subito l’influsso negativo delle recenti interruzioni nei vitali passaggi globali quali i canali di Suez e Panama. Le proiezioni fornite dal Centro Studi Gea rivelano che questi impedimenti potrebbero provocare un innalzamento dello 0,6% nei costi al consumo nell’area europea, incidendo sul bilancio familiare con una maggiorazione annua stimata intorno ai 200 euro.
A contribuire alle difficoltà della navigazione commerciale sono stati anche la siccità nel Canale di Panama e le tensioni belliche in Medio Oriente che hanno complicato le rotte navali internazionali aumentando i tempi necessari per le tratte e accrescendo la produzione di anidride carbonica. Il caso emblematico rappresentato dal blocco al Canale di Suez ha evidenziato alterazioni significative nelle correnti commerciali: numerose imbarcazioni hanno infatti optato per approdi differenti come Amsterdam o Tangeri rispetto ai tradizionali punti d’arrivo mediterranei; questa scelta ha comportato perdite economiche dirette per l’Italia.

Conclusioni e Prospettive Future

Durante l’evento è stato messo in risalto quanto sia cruciale adottare una strategia europea che integri diversi aspetti del settore dei trasporti, guardando all’intermodalità come a un’opportunità per migliorare la sostenibilità ambientale, ridurre la congestione stradale e centrare i grandi obiettivi climatici stabiliti. Dall’alta velocità nel ferroviario al potenziamento del marittimo fino all’elettrificazione degli autocarri: le scelte odierne modelleranno il futuro della mobilità.

Nell’ambito della transizione ecologica è fondamentale capire in che modo l’intermodalità possa creare i presupposti per una mobilità più rispettosa dell’ambiente. La nozione di economia circolare applicata ai trasporti presuppone un impiego ottimale delle risorse disponibili con una diminuzione degli sprechi e l’incentivazione delle tecnologie green. Un simile approccio non solo migliora il livello d’efficienza del comparto ma riduce anche il suo impatto globale sull’ambiente.

Una forma avanzata di sostenibilità, riferendosi al settore dei trasporti, consiste nell’introduzione di tecnologie a basse emissioni, come automezzi elettrici accompagnati da infrastrutture digitalizzate capaci di ottimizzare i flussi del traffico. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede uno sforzo collettivo da parte dei governi, delle imprese e della cittadinanza per orientare gli investimenti verso soluzioni che siano al tempo stesso innovative e sostenibili. Mentre ponderiamo su queste questioni, ci poniamo l’interrogativo su come le decisioni che prendiamo ogni giorno possano contribuire a costruire un avvenire più sostenibile per ciascuno di noi.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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