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- Il piano estende l'ecodesign a tessuti, mobili e introduce l'acciaio.
- Entro il 2027, atto delegato specifico sulla riparabilità dei prodotti.
- Previste nuove misure entro il 2029 per AEE riciclate.
Il Nuovo Piano di Lavoro Ecodesign 2025-2030: Un’Era di Prodotti Sostenibili
La Commissione Europea ha ufficialmente adottato il piano di lavoro 2025-2030 per il Regolamento Ecodesign, un’iniziativa ambiziosa che mira a trasformare radicalmente il modo in cui i prodotti vengono progettati, fabbricati e consumati all’interno dell’Unione Europea. Questo regolamento, formalmente noto come Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR), rappresenta un pilastro fondamentale della strategia europea per la transizione verso un’economia circolare e sostenibile. L’obiettivo primario è quello di promuovere prodotti che siano non solo efficienti dal punto di vista energetico, ma anche durevoli, riparabili, riciclabili e con un ridotto impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita.
L’importanza di questo regolamento è stata evidenziata da Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale dell’UE, il quale ha dichiarato che le nuove disposizioni si estenderanno a tutti i prodotti commercializzati nel mercato unico europeo, a prescindere dalla loro provenienza, assicurando che ognuno di essi sia conforme ai traguardi ambiziosi prefissati dall’Unione Europea. Questo approccio uniforme mira a creare un mercato equo e competitivo, in cui le aziende che investono in pratiche sostenibili siano avvantaggiate.
Priorità e Obiettivi del Piano di Lavoro
Il piano di lavoro 2025-2030 si basa sui risultati ottenuti dal precedente piano 2022-2024, che si concentrava principalmente sui prodotti correlati all’energia. Il nuovo piano estende significativamente il campo di applicazione, includendo una vasta gamma di prodotti, tra cui acciaio e alluminio, tessuti (con particolare attenzione all’abbigliamento), mobili, pneumatici e materassi. Questi prodotti sono stati selezionati in base al loro potenziale di contribuire all’economia circolare e alla loro rilevanza in termini di impatto ambientale complessivo.
La Commissione Europea prevede di introdurre requisiti di ecodesign ed etichettatura energetica per questi prodotti nei prossimi cinque anni. Questi requisiti riguarderanno sia le prestazioni del prodotto, come la durata minima, l’efficienza energetica e delle risorse, la disponibilità di pezzi di ricambio e il contenuto riciclato, sia le informazioni sul prodotto, come l’impronta di carbonio e l’impatto ambientale complessivo.

Un aspetto cruciale del piano è l’introduzione di misure orizzontali per migliorare la riparabilità dei prodotti, in particolare l’elettronica di consumo e i piccoli elettrodomestici. La Commissione prevede di introdurre un punteggio di riparabilità per i prodotti con il potenziale maggiore, con l’obiettivo di incentivare i produttori a progettare prodotti che siano più facili da riparare e da mantenere. Entro il 2027, si prevede l’adozione di un atto delegato specifico su questo tema. Parallelamente, la Commissione sta lavorando per aumentare il contenuto riciclato e la riciclabilità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), con l’obiettivo di introdurre nuove misure entro il 2029.
Il Passaporto Digitale dei Prodotti: Trasparenza e Tracciabilità
Un elemento chiave del Regolamento Ecodesign è l’introduzione del Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP), una sorta di carta d’identità digitale che conterrà informazioni dettagliate sulla sostenibilità dei prodotti, promuovendone la circolarità e rafforzando la conformità giuridica. Questo passaporto digitale sarà accessibile elettronicamente e conterrà informazioni quali le prestazioni tecniche, i materiali utilizzati e la loro origine, le istruzioni per la riparazione, la capacità di riciclaggio e l’impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto.
Il DPP rappresenta uno strumento potente per aumentare la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti, consentendo ai consumatori, ai produttori e alle autorità di valutare la sostenibilità e la conformità normativa in modo più efficace. Le informazioni contenute nel DPP saranno rese disponibili tramite il Registro Europeo dei Prodotti per l’Etichettatura Energetica (EPREL) per i prodotti con etichette energetiche.
Impatto e Prospettive Future
L’adozione del Regolamento Ecodesign rappresenta un passo significativo verso un’economia più circolare e sostenibile. Il regolamento mira a creare un mercato unico in cui i prodotti sostenibili siano la norma, incentivando l’innovazione e la competitività delle imprese europee. Tuttavia, la sua piena efficacia dipenderà dalla corretta attuazione e dall’adozione di atti delegati specifici per ciascuna categoria di prodotto.
La Commissione Europea si impegna a coinvolgere attivamente le parti interessate e i portatori di interesse durante tutto il processo di elaborazione dei requisiti di ecodesign, anche attraverso l’Ecodesign Forum. Particolare attenzione sarà prestata alle esigenze delle PMI, garantendo loro un sostegno personalizzato per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dal nuovo regolamento.
Verso un Futuro Sostenibile: Un Impegno Collettivo
Il Regolamento Ecodesign non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta un’opportunità per trasformare il modo in cui pensiamo e produciamo i beni. Promuovere la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti significa ridurre la dipendenza dalle risorse naturali, minimizzare l’impatto ambientale e creare un’economia più resiliente e sostenibile.
Transizione ecologica, economia circolare, sostenibilità: sono concetti che sentiamo ripetere spesso, ma cosa significano realmente nella pratica? Nel contesto del Regolamento Ecodesign, la transizione ecologica si traduce in un cambiamento radicale nel modo in cui progettiamo e produciamo i prodotti, passando da un modello lineare “prendi-produci-usa-getta” a un modello circolare in cui i materiali vengono riutilizzati e riciclati più volte.
Una nozione avanzata di transizione ecologica applicabile al tema dell’articolo è quella di “circular design”, ovvero la progettazione di prodotti che fin dall’inizio tengano conto della loro fine vita, prevedendo la possibilità di smontaggio, riparazione e riciclo dei materiali. Questo approccio richiede una collaborazione stretta tra designer, produttori e consumatori, e implica una profonda revisione dei processi produttivi e dei modelli di business.
Riflettiamo: cosa possiamo fare noi, come consumatori, per sostenere questa transizione? Scegliere prodotti durevoli e riparabili, preferire il riuso al nuovo acquisto, informarsi sull’impatto ambientale dei prodotti che acquistiamo sono solo alcuni dei modi in cui possiamo contribuire a creare un futuro più sostenibile per tutti.