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- Costa Rica: Lo 0,03% superficie globale, quasi il 5% biodiversità.
- Copertura boschiva Costa Rica: dal 21% (1987) al 52%.
- Turismo sostenibile: incide sul PIL costaricano per il 12%.
Futuro Verde: un’istituzione scolastica all’avanguardia o specchietto per le allodole?
Nel cuore del Costa Rica, terra di biodiversità e paradiso del turismo ecologico, sorge la “Futuro Verde School”. Quest’istituto si propone come un modello di educazione sostenibile, un laboratorio dove le nuove generazioni vengono formate per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo. Ma dietro la facciata di scuola verde, si cela un interrogativo pressante: siamo di fronte a un progetto educativo autenticamente orientato alla sostenibilità, oppure a una strategia di greenwashing per attrarre investimenti e turisti sensibili alle tematiche ambientali? Questa domanda è tanto più rilevante in un contesto come quello costaricano, dove il turismo sostenibile rappresenta una fetta importante dell’economia nazionale, ma allo stesso tempo rischia di compromettere l’integrità degli ecosistemi locali.
La “Futuro Verde School”, in quanto scuola internazionale, adotta il programma dell’International Baccalaureate (IB). L’IB, con le sue iniziative e i suoi congressi dedicati alla sostenibilità, promuove l’integrazione dei principi di sostenibilità nell’ambito dell’istruzione. Questo orientamento teorico fornisce a “Futuro Verde” una base solida per lo sviluppo di un approccio formativo incentrato sulla tutela dell’ambiente e sulla responsabilità sociale. Ma al di là delle dichiarazioni di intenti, è fondamentale analizzare nel concreto le pratiche didattiche e le attività promosse dalla scuola. Come si traduce l’impegno per la sostenibilità nel curriculum scolastico? Quali sono le iniziative e i progetti che coinvolgono gli studenti? Solo attraverso un’analisi dettagliata delle attività svolte è possibile valutare l’effettivo impatto del modello educativo proposto.
Analizzare la “Futuro Verde School” significa anche interrogarsi sul ruolo dell’educazione ambientale in un contesto come quello del Costa Rica, dove la natura rappresenta una risorsa preziosa e vulnerabile. Il paese centroamericano ha compiuto notevoli progressi nella conservazione della biodiversità e nella promozione di un turismo rispettoso dell’ambiente. Tuttavia, la crescente pressione del turismo di massa rischia di compromettere gli equilibri ecologici e di mettere a dura prova le comunità locali. In questo scenario, le istituzioni scolastiche hanno un ruolo cruciale nel formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di proteggere e valorizzare il patrimonio naturale del paese. La “Futuro Verde School” si pone come un esempio virtuoso in questo senso? Oppure si limita a cavalcare l’onda verde per attrarre un pubblico internazionale sempre più attento alle tematiche ambientali?

Il programma ib e l’impegno per la sostenibilità
L’International Baccalaureate (IB), quale entità educativa di respiro globale, si dedica all’erogazione di programmi didattici concepiti per un range d’età compreso tra i 3 ed i 19 anni. Contraddistinto da un modello formativo olistico, il programma IB ambisce non soltanto alla trasmissione delle competenze cognitive, ma anche ad accrescere la consapevolezza sociale ed ecologica fra i discenti. In questo contesto, l’IB si fa promotore dell’assimilazione dei principi legati alla sostenibilità nell’ambito del percorso educativo; vengono pertanto incentivati progetti didattici volti a rendere gli alunni più sensibili alle problematiche ambientali contemporanee.
La struttura del programma IB comprende quattro percorsi educativi distintivi: il Primary Years Programme (PYP), indirizzato agli apprendenti nella fascia d’età dai 3 ai 12 anni; il Middle Years Programme (MYP), rivolto agli individui tra 11 e 16; il Diploma Programme (DP) riservato a coloro che hanno tra i 16 e 19 anni; infine c’è il Career-related Programme (CP), concepito per giovani di età compresa anch’essa tra 16 e 19 anni. Possono quindi trovare sbocco formativo sia presso istituti d’istruzione generale sia nell’ambito della formazione professionale.
Pertanto, l’intervento su base individualizzata soggiace già nelle fasi formative avanzate.
Nel Primary Years Programme (PYP), gli studenti sono invitati a esplorare le connessioni tra le loro azioni e l’ambiente circostante, sviluppando un senso di responsabilità verso il mondo che li circonda. Nel Middle Years Programme (MYP), gli studenti sono incoraggiati a indagare le sfide ambientali a livello locale e globale, sviluppando competenze di pensiero critico e di problem solving. Nel Diploma Programme (DP), gli studenti hanno l’opportunità di approfondire le loro conoscenze sulla sostenibilità attraverso corsi specifici e progetti di ricerca.
In quanto scuola IB, la “Futuro Verde School” si impegna a integrare i principi di sostenibilità nel suo curriculum scolastico. Ma quali sono le iniziative concrete che la scuola ha implementato per raggiungere questo obiettivo? Per rispondere a questa domanda, è necessario analizzare nel dettaglio le attività promosse dalla scuola, esaminando i progetti che coinvolgono gli studenti, le lezioni dedicate alle tematiche ambientali e le iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale dell’istituto. Solo attraverso un’analisi approfondita è possibile valutare l’effettivo impegno della scuola verso la sostenibilità.
La “Futuro Verde School”, in linea con la filosofia dell’IB, dovrebbe promuovere un approccio olistico all’educazione alla sostenibilità, che coinvolga non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti, i genitori e la comunità locale. La scuola dovrebbe fungere da modello di comportamento sostenibile, adottando pratiche che riducano il suo impatto ambientale e promuovendo la consapevolezza ambientale tra tutti i membri della comunità scolastica.
Costa Rica: un paradiso ecologico a rischio?
Il Costa Rica, celebre per l’eccezionale biodiversità che racchiude all’interno dei suoi confini geografici limitati – pari soltanto allo 0,03% della superficie globale – detiene una quota straordinaria di quasi il 5% della biodiversità planetaria. Nel corso degli ultimi decenni ha raggiunto traguardi significativi nella tutela delle sue risorse forestali; basti pensare che la copertura boschiva è salita dal 21% registrato nel lontano 1987, fino ad arrivare al sorprendente valore del 52%. Nello spirito di un futuro ecologico proattivo, si propone l’ambizioso obiettivo di conseguire lo status di nazione carbon neutral entro il plausibile orizzonte temporale del 2050, avvalendosi dello sviluppo delle energie rinnovabili ed incentivando tecniche agricole eco-compatibili.
Un’altra importante colonna portante dell’economia costaricana è data dal turismo sostenibile: questo settore incide sul prodotto interno lordo nazionale con un contributo stimabile attorno al 12%. Sempre più viaggiatori da ogni parte del globo giungono in quest’angolo privilegiato d’America attirati dalle bellezze naturalistiche ancora intatte e dalle numerose opzioni legate all’ecoturismo. Le possibilità offerte includono trekking nelle rigogliose foreste pluviali, birdwatching, rafting entusiasta sui fiumi locali, dopo i quali ci sono occasioni per fare snorkeling o godere in prima persona le emozionanti esperienze subacquee.
Tuttavia, il turismo di massa rappresenta una minaccia per la biodiversità e per gli ecosistemi fragili del Costa Rica. La costruzione di hotel e infrastrutture turistiche può causare la deforestazione, la distruzione degli habitat naturali e l’inquinamento delle acque. Il crescente numero di turisti può mettere a dura prova le risorse naturali del paese, come l’acqua e l’energia.
Per affrontare le sfide poste dal turismo di massa, il Costa Rica ha sviluppato un sistema di certificazione per il turismo sostenibile (CST), che mira a promuovere pratiche turistiche responsabili e a ridurre l’impatto ambientale del settore. Il sistema CST valuta le aziende turistiche in base a una serie di criteri, tra cui la gestione delle risorse naturali, la riduzione dell’inquinamento, la promozione della cultura locale e il coinvolgimento della comunità.
In questo contesto, la “Futuro Verde School” ha l’opportunità di svolgere un ruolo importante nel promuovere un turismo sostenibile e responsabile in Costa Rica. Il ruolo dell’istituzione scolastica si estende oltre la semplice trasmissione di conoscenze; essa ha la facoltà di sensibilizzare gli studenti riguardo alla cruciale importanza della biodiversità e delle iniziative per la salvaguardia ambientale. Questo processo educativo deve stimolare nei giovani una coscienza attiva, trasformandoli in veri e propri agenti del cambiamento nel campo del turismo sostenibile. Inoltre, è fondamentale che le scuole stabiliscano sinergie con le realtà imprenditoriali locali nel settore turistico al fine di sviluppare strategie che favoriscano pratiche ecosostenibili e mitighino l’impatto ambientale generato da tali attività.
Valutazione critica e prospettive future
La “Futuro Verde School” si presenta come un modello di educazione sostenibile, ma è necessario valutare criticamente il suo effettivo impegno verso la protezione dell’ambiente e la promozione di pratiche responsabili. Per farlo, è fondamentale analizzare nel dettaglio le attività promosse dalla scuola, esaminando i progetti che coinvolgono gli studenti, le lezioni dedicate alle tematiche ambientali e le iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale dell’istituto.
È importante valutare se la scuola si limita a seguire le linee guida dell’International Baccalaureate (IB) o se va oltre, sviluppando progetti innovativi e originali che rispondano alle esigenze specifiche del contesto costaricano. È necessario capire se la scuola si impegna attivamente nella protezione della biodiversità locale, collaborando con le organizzazioni ambientaliste e promuovendo la consapevolezza ambientale tra gli studenti e la comunità locale.
La “Futuro Verde School” dovrebbe fungere da modello di comportamento sostenibile, adottando pratiche che riducano il suo impatto ambientale e promuovendo la consapevolezza ambientale tra tutti i membri della comunità scolastica. La scuola dovrebbe investire in energie rinnovabili, ridurre il consumo di acqua e di energia, promuovere il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti, e sensibilizzare gli studenti sull’importanza di adottare uno stile di vita sostenibile.
È fondamentale valutare se la scuola si impegna attivamente nella formazione degli insegnanti, fornendo loro le competenze e le conoscenze necessarie per integrare i principi di sostenibilità nel curriculum scolastico. Gli insegnanti dovrebbero essere in grado di stimolare il pensiero critico degli studenti, incoraggiandoli a indagare le sfide ambientali a livello locale e globale e a sviluppare soluzioni innovative e sostenibili.
La “Futuro Verde School” ha l’opportunità di svolgere un ruolo importante nel promuovere un futuro più sostenibile per il Costa Rica e per il mondo intero. La scuola può educare i suoi studenti a diventare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di proteggere l’ambiente e di promuovere uno sviluppo economico e sociale sostenibile. L’istituzione scolastica ha l’opportunità di stabilire sinergie con imprese del settore turistico locale, associazioni ecologiste e enti pubblici al fine di favorire l’adozione di strategie sostenibili e disegnare un avvenire più promettente per la collettività.
Educare alla sostenibilità: un investimento per il futuro
L’educazione alla sostenibilità è un elemento cruciale per affrontare le sfide ambientali che il nostro pianeta si trova ad affrontare. Insegnare ai giovani a comprendere l’importanza della conservazione delle risorse naturali, della riduzione dell’impatto ambientale e della promozione di uno sviluppo economico sostenibile è un investimento fondamentale per il futuro.
In questo contesto, scuole come la “Futuro Verde School” hanno un ruolo importante da svolgere. Tuttavia, è essenziale che queste istituzioni non si limitino a fornire un’educazione superficiale e orientata al marketing, ma che si impegnino attivamente nella promozione di pratiche sostenibili e nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili. La sfida è quella di trasformare le dichiarazioni di intenti in azioni concrete, coinvolgendo studenti, insegnanti, genitori e la comunità locale in un percorso di apprendimento e di cambiamento continuo.
Una nozione base di transizione ecologica legata a questo tema è la “carbon footprint”, ovvero la quantità totale di gas serra emessi dalle nostre attività, dirette e indirette. Ridurre la propria carbon footprint attraverso scelte consapevoli è un passo fondamentale per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
Una nozione più avanzata è quella di “economia della ciambella”, un modello economico che mira a soddisfare i bisogni di tutti entro i limiti del nostro pianeta. Questo modello propone un approccio integrato alla sostenibilità, che tenga conto sia degli aspetti ambientali che di quelli sociali ed economici.
La “Futuro Verde School” rappresenta un esempio interessante di come un’istituzione scolastica possa integrare i principi di sostenibilità nel suo curriculum. Tuttavia, è necessario un’analisi critica e approfondita per valutare l’effettivo impegno della scuola verso la protezione dell’ambiente e la promozione di pratiche responsabili. In definitiva, la domanda che dobbiamo porci è: stiamo realmente educando le nuove generazioni a costruire un futuro più sostenibile, oppure stiamo semplicemente preparando dei consumatori consapevoli in un mondo che continua a sfruttare le proprie risorse in modo insostenibile? La questione in oggetto trova la sua risoluzione nella nostra facoltà di superare le illusorie realtà che ci circondano, nonché nel nostro impegno attivo per edificare un futuro caratterizzato da una sostenibilità considerata tanto come un valore comune quanto come una consuetudine della vita giornaliera.