Come può il compostaggio di comunità ridurre l’impatto ambientale?

Il compostaggio dei rifiuti organici rappresenta una delle strategie più efficaci e sostenibili per la gestione dei rifiuti, in linea con i principi dell’economia circolare. Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa regionale ha recentemente depositato un progetto di legge intitolato “Disposizioni in compostaggio di rifiuti organici dell’autocompostaggio e compostaggio di comunità”. Questo progetto mira a ridurre la produzione di rifiuti organici non inviati a recupero e a minimizzare gli impatti ambientali attraverso l’incentivazione di pratiche di compostaggio di prossimità.

Dettagli del Progetto di Legge

Il compostaggio è un processo biologico naturale aerobico che trasforma residui di alimenti, sottoprodotti agricoli, sfalci di potatura, erba e foglie in una miscela soffice simile a terriccio bruno, denominata compost. Questo compost può essere utilizzato per concimare i terreni, reintegrandovi sostanze nutritive e bioelementi essenziali. Il progetto di legge proposto dal Gruppo Europa Verde si concentra su due tipologie di compostaggio di prossimità: l’autocompostaggio o compostaggio domestico, destinato a una sola utenza domestica, e il compostaggio di comunità, che coinvolge più utenze domestiche.

Il compostaggio riveste un ruolo cruciale nelle strategie di gestione dei rifiuti e nella salvaguardia dell’ambiente. I fertilizzanti azotati di origine chimica tendono a stressare i terreni, portando a un impoverimento del suolo e all’inquinamento delle acque di falda. Al contrario, i fertilizzanti organici come il compost svolgono una positiva azione di arricchimento del suolo.

Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Piemonte

La Regione Piemonte ha adottato un approccio sistematico e a lungo termine per la gestione dei rifiuti urbani attraverso il Piano regionale per la gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate (PRUBAI). Approvato il 9 maggio 2023, il PRUBAI integra in un unico documento il piano di gestione dei rifiuti urbani e il piano di bonifica delle aree inquinate, con una prospettiva di medio-lungo termine fino al 2035, con step intermedi per il 2025 e il 2030.

Il PRUBAI è uno strumento di pianificazione che mira a promuovere la sostenibilità e la cultura ambientale, riducendo la produzione di rifiuti, incentivando il riuso di beni a fine vita e il riciclaggio. Gli obiettivi principali del piano includono l’incremento della raccolta differenziata all’82%, il miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati e il raggiungimento di un tasso di riciclaggio del 65% a livello nazionale. Inoltre, il piano prevede la riduzione della produzione di rifiuti urbani residuali fino a 90 kg per abitante all’anno.

Monitoraggio e Aggiornamenti del Piano

Il PRUBAI include anche un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA) per controllare gli impatti ambientali significativi delle attività previste. Il primo rapporto di monitoraggio ambientale è stato approvato nel dicembre 2019, mentre il secondo rapporto è stato approvato nel marzo 2023. Questi rapporti forniscono una valutazione dettagliata degli indicatori di monitoraggio relativi agli anni 2018-2020 e aggiornano gli indicatori per il 2025 e il 2030.

Il piano prevede anche la realizzazione di un sistema impiantistico entro il 2035, che include il ricorso alla termovalorizzazione solo per le frazioni non recuperabili di materia, con l’obiettivo di ridurre il conferimento in discarica a meno del 3%. Inoltre, il piano non esclude la possibilità di valutare tecnologie alternative più efficienti e meno impattanti.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il compostaggio dei rifiuti organici e la gestione integrata dei rifiuti urbani rappresentano pilastri fondamentali per una transizione ecologica efficace e sostenibile. La proposta di legge del Gruppo Europa Verde e il PRUBAI della Regione Piemonte sono esempi concreti di come le politiche regionali possano contribuire a ridurre l’impatto ambientale e promuovere una gestione virtuosa delle risorse.

Nozione base: La transizione ecologica implica il passaggio da un modello economico basato sull’uso intensivo delle risorse naturali a uno più sostenibile, che minimizza gli sprechi e promuove il riciclo e il riuso.

Nozione avanzata: L’economia circolare non si limita a ridurre i rifiuti, ma mira a creare un sistema in cui i materiali e i prodotti sono continuamente riutilizzati, riparati e riciclati, riducendo al minimo l’estrazione di nuove risorse e l’impatto ambientale complessivo.

Riflettendo su queste nozioni, è evidente che ogni piccolo passo verso una gestione più sostenibile dei rifiuti contribuisce a un cambiamento più ampio e significativo. Speriamo che questo articolo vi abbia fornito una visione chiara e dettagliata delle iniziative in corso e vi invitiamo a riflettere su come ognuno di noi possa contribuire a un futuro più sostenibile.