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Come sta rivoluzionando il riciclo tessile il consorzio TWM?

Il Consorzio TWM è pienamente operativo e punta a trasformare la gestione dei rifiuti tessili in Italia, promuovendo un'economia circolare per ridurre l'impatto ambientale.
  • Ogni anno vengono prodotti 100 milioni di tonnellate di rifiuti tessili a livello globale.
  • Il settore tessile rappresenta il 10% delle emissioni di gas serra e il 4% del consumo di acqua dolce.
  • L'industria tessile italiana costituisce il 40% della produzione europea.

Il consorzio italiano dei rifiuti tessili, denominato TWM (Textile Waste Management), è stato costituito da Safe, l’hub nazionale dei distretti per economie circolari, in collaborazione con Envalue Consulting. Fondato nel 2023, TWM è ora pienamente operativo e si pone come obiettivo la gestione e il recupero dei rifiuti tessili in tutta Italia. Il settore tessile, che attende il regolamento EPR (Responsabilità Estesa del Produttore), ha già iniziato a inserire la circolarità come asset fondamentale della propria strategia di sviluppo.

Il sistema TWM si basa su una rete di trasportatori, punti di stoccaggio e impianti di trattamento per gestire le operazioni di raccolta e recupero dei rifiuti tessili. Ogni anno, a livello globale, vengono prodotti 100 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, che rappresentano il 10% delle emissioni di gas serra e il 4% del consumo di acqua dolce del pianeta. TWM offre assistenza tecnica, operativa e organizzativa ai consorzi tessili e alle imprese, progettando sistemi di riutilizzo e riciclo su misura.

Giuliano Maddalena, CEO di Safe e direttore di TWM, sottolinea l’importanza dell’industria tessile italiana, che rappresenta il 40% della produzione europea. La nuova realtà consortile ha partner come Retex.green, costituito da Sistema Moda Italia e grandi organizzazioni mondiali del tessile. L’obiettivo è sviluppare filiere a rischio zero, adattando i criteri Ecoguard di Safe all’ambito tessile.

La Crisi della Gestione dei Rifiuti Tessili Urbani

Il sistema di gestione dei rifiuti tessili urbani è a rischio di blocco, mettendo in pericolo cooperative di raccolta, aziende di selezione e posti di lavoro. Le associazioni Unirau e Ariu hanno lanciato l’allarme durante il Green Med Expo & Symposium a Napoli, richiedendo un incontro urgente con la Direzione Economia Circolare del MASE.

Le crisi economiche e le guerre che funestano i mercati dell’abbigliamento usato, come in Ucraina, Nord Africa e Africa sub-sahariana, insieme alle normative europee che frenano le esportazioni di rifiuti, stanno mettendo a dura prova il settore. Se l’Europa decidesse di bloccare le esportazioni della frazione riusabile meno qualitativa, l’equilibrio della raccolta rischierebbe di saltare, con conseguenze gravi per l’ambiente e l’economia.

Grossi quantitativi di rifiuti tessili finirebbero in discarica o nei termovalorizzatori, aumentando i costi di gestione e mettendo in difficoltà le aziende di selezione, che non potrebbero più pagare le raccolte alle cooperative e le royalties ai Comuni.

Il Dialogo tra Cobat Tessile e le Aziende del Settore

A Pitti Uomo 2024, una delle manifestazioni di riferimento del settore moda, il consorzio Cobat Tessile ha incontrato le aziende del settore per prepararsi all’entrata in vigore del regime di responsabilità estesa del produttore. Questo nuovo obbligo normativo, in accordo con le Direttive Europee, regolerà le attività del comparto tessile, inserendo la sostenibilità come elemento chiave della competitività.

Michele Zilla, General Manager di Cobat Tessile, ha sottolineato l’importanza del dialogo con le aziende per comprendere le loro esigenze e criticità. Francesco Marini di Marini Industrie ha aggiunto che l’innovazione, basata su solide tradizioni, è il motore della loro attività, e che l’iscrizione a Cobat Tessile permette di gestire operativamente il nuovo scenario normativo.

Il consorzio Cobat Tessile si impegna a promuovere i principi dell’economia circolare, allungando il ciclo di vita dei beni e trasformandoli in nuova materia o energia, attraverso la raccolta selettiva e l’incremento della qualità dei materiali recuperati.

Il Futuro del Riciclo Tessile con TWM

TWM-Textile Waste Management, spin-off di Safe, è nato con l’obiettivo di offrire supporto operativo alle imprese tessili italiane ed europee per creare soluzioni sostenibili di riutilizzo su misura. Con un’esperienza ventennale nella gestione dei rifiuti, TWM è ora pienamente operativo e ha debuttato a Pitti Uomo.

Giuliano Maddalena, CEO di Safe e direttore di TWM, ha spiegato che il consorzio lavora con brand nelle fasi di pre-consumo e post-consumo, raggiungendo un centinaio di aziende clienti. In attesa del regolamento EPR, TWM crea filiere del riciclo controllate dal codice Ecoguard textile, pronte a partire non appena la normativa sarà attiva.

La moda, soprattutto il fast fashion, è tra le attività più inquinanti, con 165 sostanze chimiche pericolose e 100 milioni di tonnellate di rifiuti tessili prodotti annualmente. TWM si impegna a migliorare la gestione del waste recycling, consapevole della volontà e sensibilità delle aziende medio-grandi nell’intraprendere questo cambiamento.

Bullet Executive Summary

La transizione ecologica e la gestione sostenibile dei rifiuti tessili sono temi di grande rilevanza nel panorama attuale. La creazione di consorzi come TWM e Cobat Tessile rappresenta un passo significativo verso un’economia circolare, che mira a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la sostenibilità. La gestione dei rifiuti tessili urbani, tuttavia, affronta sfide complesse che richiedono soluzioni innovative e una collaborazione tra tutte le parti coinvolte.

Nozione base: La transizione ecologica implica il passaggio da un modello economico lineare, basato sull’uso e lo smaltimento delle risorse, a un modello circolare, che promuove il riutilizzo, il riciclo e la riduzione dei rifiuti.

Nozione avanzata: L’economia circolare nel settore tessile non si limita al riciclo dei materiali, ma include anche la progettazione di prodotti durevoli, la promozione di modelli di business sostenibili e la sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza di scelte consapevoli.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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