Imballaggi in legno: come la sostenibilità sta trasformando l’industria

Il recente studio presentato da Assoimballaggi e realizzato dall’Università di Firenze ha portato alla luce l’importanza degli imballaggi industriali in legno nel contesto della sostenibilità ambientale. Questo studio pionieristico, presentato durante la fiera internazionale Ecomondo a Rimini, ha analizzato l’intero ciclo di vita di questi imballaggi, mettendo in evidenza come possano assorbire più CO2 di quanta ne emettano. Questo risultato è particolarmente significativo in un settore che fattura circa 2,5 miliardi di euro e impiega circa 17.000 addetti. Gli imballaggi in legno, progettati su misura per il trasporto sicuro di merci di qualsiasi dimensione, rappresentano un prodotto strategico per la logistica italiana. Quando esauriscono il loro compito principale, possono essere recuperati per creare altri articoli a base di legno, come pannelli per mobili, supportando così la conservazione della CO2.

Il Ruolo dell’Ecodesign nell’Industria dell’Arredamento

Alla fiera Ecomondo, FederlegnoArredo ha presentato i risultati di un’indagine condotta nell’ambito del progetto europeo FurnCircle, che ha evidenziato come il 44% delle aziende del settore arredo abbia già avviato politiche di ecodesign. Questo dato è destinato a crescere, con l’81% delle aziende che prevede di implementare tali politiche entro il 2027. Tuttavia, solo il 14% delle aziende è attualmente informato sui contenuti del Regolamento Espr, approvato nel 2024, che prevede specifiche regole per il settore dell’arredamento. La formazione e le competenze emergono come fattori decisivi per affrontare la transizione verde, con il 44% delle aziende che offre programmi di formazione sulla sostenibilità, un numero che salirà al 79% entro il 2027.

La Sfida della Transizione Circolare

FederlegnoArredo, partecipando per il secondo anno a Ecomondo, ha sottolineato l’importanza della green economy, della responsabilità estesa del produttore, del riuso, del riciclo e della riparabilità dei prodotti. L’indagine condotta nell’ambito del progetto FurnCircle ha rivelato che il 37% delle aziende pubblica già un bilancio di sostenibilità verificato, un dato che salirà al 77% entro il 2027. Inoltre, solo il 23% delle aziende monitora le emissioni di gas serra, ma si prevede che questa percentuale raggiungerà il 47% entro il 2027. La consapevolezza e l’azione sono i concetti chiave che sintetizzano il percorso del settore verso un’economia circolare, con un’attenzione particolare alla formazione come punto di partenza per la trasformazione green e digitale.

Verso un Futuro Sostenibile

La ricerca evidenzia come il settore del legno-arredo sia un esempio virtuoso di economia circolare, con gli imballaggi in legno che, una volta terminato il loro ciclo di utilizzo, diventano componenti di pannelli in legno per l’arredo. Questo processo è stato riconosciuto dall’Unione Europea come “riciclo di alta qualità”, preservando la sostenibilità degli imballaggi in legno. Inoltre, il 57% delle micro-piccole imprese monitora la soddisfazione dei clienti sui temi della sostenibilità, un dato che salirà all’86% entro il 2027. Questo dimostra un crescente impegno verso un approccio al “pensiero circolare”, in cui progettazione, realizzazione, produzione, riuso e smaltimento rifiuti sono parte di un unico ingranaggio.

In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società. L’economia circolare, ad esempio, mira a ridurre al minimo i rifiuti e a utilizzare le risorse in modo più efficiente, creando un sistema in cui i prodotti sono progettati per durare più a lungo e per essere facilmente riciclati o riutilizzati. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma può anche portare a risparmi economici significativi per le aziende e a nuove opportunità di lavoro.

Un concetto avanzato di transizione ecologica è quello della “responsabilità estesa del produttore”, che implica che i produttori siano responsabili dell’intero ciclo di vita dei loro prodotti, compreso il loro smaltimento finale. Questo può incentivare le aziende a progettare prodotti più sostenibili e a sviluppare nuovi modelli di business basati sul riuso e sul riciclo. Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci come possiamo contribuire personalmente a un futuro più sostenibile, sia come consumatori che come professionisti, adottando pratiche più responsabili e sostenibili nella nostra vita quotidiana.