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Incredibile: inaugurato a Ceccano l’impianto che rivoluziona il riciclo delle terre rare

Scopri come l'innovativo impianto di Ceccano affronta la dipendenza europea dalle terre rare con tecnologie avanzate e sostenibili
  • L'impianto di Ceccano può trattare oltre 20 tonnellate di magneti permanenti all'anno, recuperando più di 5 tonnellate di terre rare.
  • Il metodo idrometallurgico sviluppato dall'Università degli Studi dell'Aquila permette di riutilizzare soluzioni acide organiche fino a cinque volte, riducendo l'impatto ambientale.
  • Progetto Inspiree: obiettivo di trattare fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all'anno, ricavando più di 500.000 tonnellate di terre rare.

Il 19 settembre 2024 segna una data storica per l’industria del riciclo in Italia. A Ceccano, nel Frusinate, è stato inaugurato un innovativo impianto pilota per il trattamento delle terre rare, materiali cruciali per numerosi settori tecnologici e industriali. Questo progetto rappresenta una risposta concreta alla crescente dipendenza dell’Europa da Paesi extra-europei, in particolare dalla Cina, che attualmente fornisce circa il 98% delle terre rare utilizzate nel Vecchio Continente.

L’impianto, situato all’interno dello stabilimento Itelyum Regeneration, è in grado di trattare oltre 20 tonnellate di magneti permanenti all’anno, recuperando più di 5 tonnellate di composti di terre rare. Questi magneti, ampiamente utilizzati nei dischi rigidi dei computer e nei motori elettrici e ibridi, rappresentano una fonte preziosa di elementi come il neodimio, il praseodimio e il disprosio.

Protagonisti e Tecnologie Coinvolte

Il progetto, finanziato da Eit RawMaterials e coordinato da Erion, coinvolge un consorzio di sette partner: Itelyum, Osai, KU Leuven, Treee, Smart Waste Engineering, Glob Eco e l’Università degli Studi dell’Aquila. Ciascuno di questi attori ha un ruolo specifico nel processo di riciclo.

L’impianto impiega un metodo idrometallurgico, concepito e brevettato dall’Università degli Studi dell’Aquila. Questo procedimento innovativo prevede la purificazione delle terre rare tramite soluzioni acide organiche che possono essere riutilizzate fino a cinque volte, riducendo significativamente l’impatto ambientale. L’operazione di smontaggio dei motori elettrici e dei rifiuti elettronici (RAEE) è affidata a Glob Eco e Treee, mentre Osai e KU Leuven hanno sviluppato la linea automatizzata per il disassemblaggio degli hard disk, integrando al contempo tecnologie di intelligenza artificiale.

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Prospettive Future e Progetto Inspiree

L’impianto di Ceccano rappresenta solo il primo passo di un programma più ampio. Il progetto Inspiree, finanziato da Cinea nell’ambito del programma Life, mira a scalare industrialmente le tecnologie sviluppate.

Una volta a regime, l’impianto sarà in grado di trattare fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all’anno, ricavando più di 500.000 tonnellate di terre rare. All’iniziativa collaborano Itelyum, Erion, Eit RawMaterials, Glob Eco e l’Università degli Studi dell’Aquila.

L’obiettivo finale è promuovere la circolarità delle terre rare in tutta Europa, riducendo la dipendenza dalle importazioni e favorendo la nascita di un’industria del riciclo competitiva a livello globale. Marco Codognola, CEO di Itelyum, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per l’Italia e l’Europa: “L’Italia, con il suo tessuto industriale dinamico e innovativo, può giocare un ruolo di primo piano in questo processo, contribuendo a costruire una filiera europea delle terre rare e rafforzando la propria leadership nella transizione ecologica.”

Il Ruolo di Legambiente e l’Iter Autorizzativo

L’impianto di Ceccano è stato scelto come ventesima tappa della campagna nazionale “I Cantieri della Transizione Ecologica” di Legambiente. Questa iniziativa mira a raccontare progetti ed esperienze virtuose che promuovono l’economia circolare e contrastano la crisi climatica. Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, ha espresso l’auspicio che il progetto New-Re sia solo il primo di una lunga serie di programmi innovativi per il recupero delle terre rare.

L’iter autorizzativo per l’espansione dell’impianto è già in corso, con investimenti stimati in 9,5 milioni di euro per raggiungere una capacità di trattamento di 20.000 tonnellate annue. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare, capace di ridurre la vulnerabilità geopolitica dell’Europa e di promuovere l’indipendenza economica.

Bullet Executive Summary

L’inaugurazione dell’impianto di riciclo delle terre rare a Ceccano rappresenta un passo significativo verso la riduzione della dipendenza dell’Europa da Paesi extra-europei per l’approvvigionamento di materie prime critiche. Questo progetto, frutto della collaborazione tra diversi attori industriali e accademici, utilizza tecnologie innovative per il recupero di elementi preziosi dai rifiuti elettronici, promuovendo la sostenibilità e l’economia circolare.

Transizione Ecologica: La transizione ecologica è un processo che mira a trasformare il sistema economico e produttivo verso un modello più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo l’uso efficiente delle risorse naturali. Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa contribuire a questo obiettivo, riducendo la dipendenza dalle importazioni e favorendo la nascita di un’industria del riciclo competitiva a livello globale.

Economia Circolare: L’economia circolare è un modello economico che si basa sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Questo progetto dimostra come sia possibile recuperare materiali preziosi dai rifiuti elettronici, riducendo la necessità di estrarre nuove materie prime e minimizzando l’impatto ambientale. La circolarità delle terre rare rappresenta una sfida cruciale per l’Europa, che può essere affrontata attraverso l’innovazione e la collaborazione tra industria e ricerca accademica.

In conclusione, l’impianto di Ceccano non solo rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare, ma anche un modello di sostenibilità e innovazione che può ispirare altre iniziative simili in tutta Europa. La sfida del riciclo delle terre rare è solo all’inizio, ma progetti come questo dimostrano che è possibile costruire un futuro più sostenibile e indipendente.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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