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- Il 61% degli italiani è demotivato riguardo ai risultati della battaglia contro il cambiamento climatico.
- Il riuso e la minimizzazione degli sprechi sono considerati più rilevanti delle azioni di compensazione dal 62% degli intervistati.
- Nespresso ha recuperato 11mila tonnellate di capsule esauste e donato oltre 6 milioni di piatti di riso.
L’Italia si trova di fronte a una sfida cruciale: la transizione verso un’economia sostenibile e circolare. In questo contesto, il primo Osservatorio Partecipativo sull’Economia Circolare, promosso da Nespresso Italiana in collaborazione con l’istituto di ricerca Swg, rappresenta un passo significativo. Questo progetto è nato con l’obiettivo di ascoltare la voce delle comunità locali e comprendere le loro esigenze e aspettative in merito alla sostenibilità. Come sottolinea Silvia Totaro, responsabile sostenibilità di Nespresso in Italia, l’iniziativa mira a costruire un dialogo continuo con il Paese, per intercettare i bisogni delle persone e sviluppare progetti che rispondano a tali esigenze.
I dati raccolti dall’Osservatorio rivelano che per 9 italiani su 10, la sostenibilità non è più vista esclusivamente come una questione ambientale, ma è strettamente legata anche all’economia e ai diritti. Tuttavia, si nota una significativa sfiducia: il 61% degli intervistati si sente demotivato e crede che la battaglia contro il cambiamento climatico non porterà a risultati positivi. Questo sentimento di impotenza è particolarmente diffuso tra i giovani, che dubitano dell’efficacia delle pratiche di economia circolare.
La Sfida della Sostenibilità: Azioni Individuali e Collettive
Le scelte quotidiane dei singoli sono considerate importanti, con 7 intervistati su 10 disposti a correggere alcune cattive abitudini personali. Tuttavia, le azioni individuali non sono sufficienti per affrontare la crisi climatica. È necessaria una collaborazione tra cittadini, aziende e istituzioni. Il 62% degli italiani pensa che le imprese debbano superare le dichiarazioni di facciata e procedere con iniziative concrete per valorizzare la qualità della vita nelle zone in cui operano.
In questo contesto, il riuso e la minimizzazione degli sprechi sono ritenuti più rilevanti delle azioni di compensazione. L’economia circolare riveste un ruolo cruciale, ma molti dubitano che queste pratiche possano diffondersi al punto da risultare davvero efficaci. Le priorità d’azione includono la protezione attiva dell’ambiente, l’educazione delle giovani generazioni e il finanziamento alla ricerca.
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Il Ruolo delle Aziende nella Transizione Sostenibile
Le aziende, in particolare quelle del settore agroalimentare, sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nella transizione verso la sostenibilità. L’industria del caffè, ad esempio, è percepita come essenziale dal 30% degli intervistati, i quali sollecitano maggiore impegno nei progetti di riciclo e recupero, insieme a soluzioni di confezionamento più sostenibili. Nespresso si impegna a consolidare il proprio impegno sul territorio attraverso iniziative come “Da chicco a chicco”, che ha recuperato 11mila tonnellate di capsule esauste e donato oltre 6 milioni di piatti di riso al Banco Alimentare.
Il direttore generale di Nespresso Italiana, Thomas Reuter, sottolinea l’importanza della sostenibilità come cura al centro di ogni scelta aziendale. L’azienda si propone di creare reciprocità e legami con organizzazioni italiane e non solo, ascoltando le voci delle generazioni più giovani per migliorare come partner delle comunità in cui opera.