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- La raccolta differenziata a Matera ha raggiunto punte del 78%, ma la Tari è aumentata da 318,86 euro nel 2018 a 400,49 euro nel 2023.
- Il potenziale guadagno annuale dalla vendita del materiale riciclato è di 1,9 milioni di euro per Matera e 2,9 milioni di euro per i comuni del Sub-Ambito 1.
- Per un immobile di 100 metri quadri, l’aumento della Tari sarà tra 15 e 30 euro annui, ovvero 1,50-3 euro al mese.
La raccolta differenziata a Matera è al centro di un acceso dibattito, soprattutto in seguito all’aumento della tariffa rifiuti (Tari) per il biennio 2024-2025, deliberato dal Comune. Il gruppo Architetti Innovativi di Matera ha sollevato una questione cruciale: perché i benefici economici derivanti dalla raccolta differenziata non vengono trasferiti ai cittadini sotto forma di sconti sulla Tari? Nonostante la diligenza dei materani nella raccolta differenziata, che ha raggiunto punte del 78% negli anni scorsi, la Tari è passata da una media di 318,86 euro nel 2018 a 400,49 euro nel 2023, con ulteriori aumenti previsti.
Il Potenziale Economico della Raccolta Differenziata
Gli Architetti Innovativi hanno condotto uno studio basato su dati statistici ufficiali, prendendo come riferimento una città tipo di 60mila abitanti e il Sub-Ambito 1 (Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina, Tricarico) con circa 92mila abitanti. Utilizzando dati nazionali ed europei (Legambiente, Comieco, Consorzio Corepla, Compostaggio Italia, CiAl, Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente, Eurostat), hanno stimato che Matera ha un consumo annuale medio di 7800 tonnellate di carta, 1800 tonnellate di vetro, 2640 tonnellate di plastica, 8880 tonnellate di materiale organico e 420 tonnellate di alluminio.
Dallo studio emerge che il guadagno annuale dalla vendita del materiale riciclato potrebbe ammontare a 760mila euro per la carta, 237mila euro per il vetro, 176mila euro per la plastica, 285mila euro per l’organico e 464mila euro per l’alluminio, per un totale di 1,9 milioni di euro. Se si considerano i comuni del Sub-Ambito 1, la cifra sale a 2,9 milioni di euro. Gli architetti Sergio Venezia e Giovanni Martemucci sottolineano che, utilizzando anche solo metà di questi 1,9 milioni di euro, si potrebbe compensare l’aumento annuale della Tari per il 2025, stabilito in circa un milione di euro.
- È incoraggiante vedere come Matera possa guadagnare dal riciclo... 🌿...
- Non è giusto che, nonostante i nostri sforzi, la Tari aumenti ancora... 😠...
- Interessante approccio alternativo: e se investissimo questi ricavi in infrastrutture... 🤔...
Le Ragioni dell’Aumento della Tari
Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, e l’assessore all’Igiene urbana, Massimiliano Amenta, hanno chiarito le ragioni dell’aumento della Tari. Il Piano Economico Finanziario (PEF) dei rifiuti e le nuove tariffe Tari 2025 sono influenzati dall’aumento dei costi di beni di prima necessità e servizi, che ha coinvolto l’economia delle famiglie italiane. Tra i fattori citati vi sono l’aumento dei costi di trasporto, carburante e smaltimento, nonché l’adeguamento all’inflazione del 2023. Inoltre, emergenze ambientali come la raccolta di rifiuti da discariche abusive e il decoro urbano hanno comportato ulteriori spese.
Gli uffici comunali stimano che per un immobile di 100 metri quadri, abitato da famiglie da 3 a 6 componenti, l’aumento annuo sarà tra 15 e 30 euro, ovvero 1,50-3 euro al mese. Bennardi, vice presidente del consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ha spiegato che l’aumento della Tari è un fenomeno nazionale, dovuto a fattori come l’inflazione, la guerra in Ucraina e i prezzi dell’energia.
L’Impatto della Tari sui Bilanci Familiari
Un’indagine della Uil ha analizzato i costi della Tari in 109 città italiane, evidenziando un incremento significativo dal 2018 al 2023. A Matera, la Tari è passata da 318,86 euro nel 2018 a 400,49 euro nel 2023, mentre a Potenza è aumentata da 154,47 euro a 261,50 euro nello stesso periodo. Lo studio ha rilevato che la Tari incide in modo sproporzionato sui bilanci delle famiglie con minore capacità economica. Nei comuni con una tassa più elevata, l’impatto sui bilanci familiari può diventare pesante per chi ha un reddito limitato, aggravando le disuguaglianze economiche.
Il segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, ha espresso preoccupazione per la bozza del decreto attuativo per la ripartizione dei tagli della recente legge di bilancio, che potrebbe peggiorare le condizioni degli enti locali, specialmente nel Mezzogiorno. I tagli graveranno maggiormente su chi ha investito di più per migliorare infrastrutture e servizi per i cittadini, come asili nido e riqualificazione delle periferie.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la questione della Tari a Matera solleva importanti riflessioni sulla gestione dei rifiuti e sulla sostenibilità economica e ambientale. La transizione ecologica richiede un approccio integrato che valorizzi il potenziale economico del riciclo e premi i cittadini per i loro sforzi. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica.
Nozione base: La transizione ecologica implica un cambiamento sistemico verso un’economia sostenibile, che riduca l’impatto ambientale e promuova l’uso efficiente delle risorse naturali.
Nozione avanzata: L’economia circolare rappresenta un modello economico rigenerativo, in cui i materiali e i prodotti sono progettati per essere riutilizzati, riparati e riciclati, riducendo al minimo i rifiuti e l’uso di risorse naturali. Questo approccio può contribuire a ridurre i costi di gestione dei rifiuti e a creare nuove opportunità economiche per le comunità locali.
Riflettendo su questi concetti, è evidente che una gestione più trasparente e partecipativa dei benefici economici derivanti dalla raccolta differenziata potrebbe non solo alleviare il peso della Tari sulle famiglie, ma anche incentivare comportamenti virtuosi e sostenibili.