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- Il consumo di plastica in Europa è sceso da 58,8 milioni di tonnellate nel 2018 a 56,5 milioni di tonnellate nel 2020.
- L'uso di materiali plastici riciclati ha raggiunto l'8,1% nel 2020, rispetto al 6,8% del 2018.
- La capacità di riciclo meccanico è aumentata da 2 milioni di tonnellate nel 1996 a 11,3 milioni di tonnellate nel 2021.
La recente analisi dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha evidenziato come i modelli di produzione e consumo di plastica in Europa siano ancora insostenibili. Il briefing intitolato “The role of plastics in Europe’s circular economy” ha messo in luce l’impatto negativo della plastica sull’ambiente, favorendo cambiamenti climatici e inquinamento. Nonostante un leggero calo del consumo finale di plastica in Europa, da 58,8 milioni di tonnellate nel 2018 a 56,5 milioni di tonnellate nel 2020, l’UE rimane uno dei maggiori consumatori pro capite di plastica, con 107 kg per persona all’anno.
Il calo del consumo è stato in gran parte attribuito alla crisi pandemica e non rappresenta un’inversione di tendenza. Gli osservatori prevedono che il consumo di plastica nell’UE raddoppierà entro il 2060, una crescita comunque inferiore alla media mondiale. Nel 2020, i settori degli imballaggi e dell’edilizia hanno assorbito metà delle materie plastiche in Europa, seguiti da automotive, apparecchi elettrici ed elettronici, casalinghi, tempo libero, sport, agricoltura, giardinaggio e settore tessile.
Segnali Incoraggianti sulla Circolarità della Plastica
Nonostante le criticità, l’AEA ha rilevato alcuni segnali incoraggianti sulla circolarità della plastica. La capacità di riciclaggio meccanico è in aumento, le esportazioni di rifiuti plastici nell’UE sono in calo, e la produzione di bioplastiche sta crescendo lentamente. L’uso di materiali plastici riciclati ha raggiunto l’8,1% nel 2020, rispetto al 6,8% del 2018. Questo incremento è dovuto a un maggiore utilizzo di materiali riciclati e alla contrazione dell’economia nel 2020.
Tuttavia, l’AEA osserva che la plastica riciclata è inferiore alla media UE per materiali, che era dell’11,7% nel 2020. I risultati non sono completamente comparabili a causa di metodi di calcolo parzialmente diversi.
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Il Riciclo della Plastica: Sfide e Opportunità
Nell’UE, il 99% della capacità di riciclaggio proviene dal riciclaggio meccanico. Dal 1996, la capacità di riciclo meccanico della plastica è aumentata significativamente, passando da 2 milioni di tonnellate a 11,3 milioni di tonnellate nel 2021. Questo incremento è stato possibile grazie a forti investimenti e attenzione legislativa. Tuttavia, fino a poco tempo fa, l’UE non aveva capacità sufficiente per trattare tutti i rifiuti di plastica per il riciclaggio, costringendo gli operatori a esportare i rifiuti.
Ora, la capacità di riciclaggio meccanico è aumentata più rapidamente dei rifiuti di plastica raccolti, permettendo all’UE di gestire tutti i rifiuti di plastica inviati per il riciclaggio. Tuttavia, non tutti i rifiuti raccolti vengono effettivamente avviati al riciclo, in particolare la plastica non da imballaggio incorporata in altri prodotti. Una sfida fondamentale è rappresentata dalle perdite durante la lavorazione dei rifiuti plastici, con solo il 65% dei rifiuti di plastica che viene effettivamente riciclato.
Il Tool di Monitoraggio e i Limiti dei Dati Disponibili
L’AEA ha introdotto un nuovo strumento di monitoraggio, il “Circularity Metrics Lab”, che esamina i progressi nella circolarità della plastica in Europa. Questo tool fornisce approfondimenti sulla circolarità della plastica e informazioni tecniche per responsabili politici, parti interessate e pubblico. Il modulo viene aggiornato annualmente con dati recenti e nuovi flussi di dati.
L’iniziativa comprende parametri sulla transizione verso un’economia circolare e affronta i modelli insostenibili di produzione e consumo di plastica che favoriscono rifiuti, inquinamento e cambiamenti climatici. Tuttavia, il Centro Tematico Europeo sull’Economia Circolare e sull’Uso delle Risorse dell’AEA ha evidenziato lacune nelle conoscenze e suggerito miglioramenti nella raccolta dati e nelle operazioni di monitoraggio. La maggior parte dei dati sulla produzione e consumo di plastica proviene dall’industria, suggerendo la necessità di un maggiore coinvolgimento delle autorità pubbliche.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la transizione ecologica richiede un impegno collettivo per ridurre l’impatto ambientale della plastica. La sostenibilità non è solo una questione di riciclo, ma di ripensare l’intero ciclo di vita dei prodotti plastici. È fondamentale promuovere modelli di produzione e consumo più circolari, investendo in tecnologie innovative e politiche efficaci. La circolarità della plastica è un obiettivo raggiungibile, ma richiede una collaborazione tra governi, industria e cittadini.
Una nozione base di transizione ecologica è che la riduzione dei rifiuti e l’uso efficiente delle risorse sono essenziali per un futuro sostenibile. Ad esempio, ridurre il consumo di plastica monouso e aumentare il riciclo può significativamente diminuire l’inquinamento e le emissioni di gas serra.
Una nozione avanzata è che l’economia circolare non riguarda solo il riciclo, ma anche la progettazione di prodotti per una maggiore durata e riutilizzabilità. Questo implica un cambiamento radicale nei modelli di business e nelle abitudini di consumo, promuovendo una cultura della sostenibilità e della responsabilità ambientale.
- Sito ufficiale dell'Agenzia Europea dell'Ambiente, fonte primaria per approfondire i dati e le analisi sulla plastica in Europa
- Pagina ufficiale del piano d'azione per l'economia circolare dell'Unione Europea, contenente informazioni sull'iniziativa per ridurre l'impatto ambientale della plastica
- Sito ufficiale della Commissione Europea sulla politica europea sulla plastica, con informazioni sull'impatto ambientale e sulla strategia per una economia circolare