Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Scopri come TakeBack: ReMed trasforma i rifiuti sanitari in risorse utili

TakeBack: ReMed, il progetto di Novo Nordisk, ricicla oltre 19.000 penne preriempite a Parma per creare oggetti di uso comune, riducendo l'impatto ambientale.
  • Il progetto TakeBack: ReMed ricicla oltre 19.000 penne preriempite a Parma per creare oggetti di uso comune come sedie, lampade e vasi.
  • Coinvolte 15 farmacie cittadine a Parma per la raccolta delle penne iniettive usate, con un tasso di restituzione previsto del 25%.
  • Risparmio del 90% nelle emissioni di CO2 per ogni penna smaltita, come evidenziato dall'esperienza nel Regno Unito.

Il progetto “TakeBack: ReMed” rappresenta un’iniziativa pionieristica nel panorama della sostenibilità e dell’economia circolare. Promosso da Novo Nordisk, azienda leader nel trattamento delle malattie croniche non trasmissibili e delle patologie rare, questo progetto mira a trasformare i dispositivi medici preriempiti usati, come le penne iniettive per la cura del diabete, dell’obesità e di altre malattie rare, da rifiuti a risorse.

Parma è una delle tre città italiane coinvolte in questa sperimentazione, insieme a Torino e Bologna. In particolare, a Parma, oltre 19.000 penne preriempite che finivano in discarica verranno ora raccolte e riciclate per diventare oggetti di uso comune come sedie, lampade e vasi. Questo progetto si inserisce nell’ambito dell’iniziativa globale di Novo Nordisk “Circular for Zero”, che punta a raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045.

Il Modello di Economia Circolare

Il progetto “TakeBack: ReMed” non è solo una soluzione innovativa per la gestione dei rifiuti sanitari, ma rappresenta anche un modello di economia circolare applicato al settore sanitario e farmaceutico. Grazie alla collaborazione con Federfarma e con le istituzioni locali, il progetto prevede la raccolta delle penne iniettive usate attraverso 15 farmacie cittadine a Parma. I cittadini potranno utilizzare kit di raccolta composti da buste che contengono tra 10 e 15 penne. La previsione è di raggiungere un tasso di restituzione del 25%.

Le penne raccolte verranno poi trasferite in Danimarca, dove saranno trasformate in materie prime seconde per la creazione di nuovi oggetti. Questo processo di riciclo permette di ridurre significativamente l’impatto ambientale, come dimostrato dalle esperienze avviate in altri paesi. Ad esempio, nel Regno Unito, il progetto ha portato a un risparmio del 90% nelle emissioni di CO2, passando da 26g a 3g di CO2 per ogni penna smaltita.

Collaborazione e Sostenibilità

La sperimentazione del progetto “TakeBack: ReMed” a Parma è resa possibile grazie a un accordo con Federfarma e all’adesione di 15 farmacie cittadine. Questo progetto rappresenta un passo importante verso la promozione di pratiche sostenibili e la gestione responsabile dei rifiuti nel territorio. Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità Ambientale, Energetica e Mobilità del Comune di Parma, ha dichiarato che l’iniziativa potrà migliorare la percentuale di rifiuti riciclati nella città, che attualmente è all’81% di raccolta differenziata.

Ettore Brianti, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma, ha aggiunto che la sottoscrizione del Protocollo di Intesa per il progetto ReMed dimostra l’impegno a migliorare la qualità della vita dei cittadini, garantendo un ambiente sano e sostenibile per le generazioni future. Massimo Fabi, commissario straordinario dell’Azienda Usl e direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha sottolineato l’importanza del contributo del settore sanitario nella promozione di tecnologie rispettose dell’ambiente e di consumi sostenibili.

Estensione del Progetto e Impatto Ambientale

Il progetto “TakeBack: ReMed” non si limita a Parma, ma coinvolge anche le città di Torino e Bologna. A Torino, ad esempio, la sperimentazione si sviluppa grazie a un accordo con Federfarma e all’adesione di 80 farmacie. L’assessora comunale Chiara Foglietta ha sottolineato come questa iniziativa si inserisca nella direzione della città di favorire l’adozione di pratiche circolari attraverso il riciclo e il riuso dei materiali.

Alessandro Sicchiero, consigliere delegato della Città Metropolitana di Torino, ha aggiunto che questo è solo il primo passo per estendere il progetto al resto dei comuni del territorio e coinvolgere altri produttori, creando così le condizioni per una filiera di riciclo nazionale. In totale, il progetto punta a dare nuova vita agli oltre 607.000 dispositivi utilizzati dai torinesi che altrimenti finirebbero in discarica.

Bullet Executive Summary

Il progetto “TakeBack: ReMed” rappresenta un esempio concreto di come la transizione ecologica e l’economia circolare possano essere applicate al settore sanitario. La raccolta e il riciclo delle penne iniettive usate non solo riducono l’impatto ambientale, ma promuovono anche una gestione responsabile dei rifiuti e una maggiore consapevolezza sociale sull’importanza della sostenibilità.

Nozione base: La transizione ecologica implica il passaggio da un modello economico lineare, basato sul consumo e lo smaltimento, a un modello circolare, in cui i rifiuti vengono trasformati in risorse. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma promuove anche l’innovazione e la sostenibilità a lungo termine.

Nozione avanzata: L’economia circolare nel settore sanitario non si limita al riciclo dei dispositivi medici, ma può estendersi alla progettazione di prodotti riutilizzabili e alla riduzione dei consumi energetici lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione. Questo richiede una collaborazione tra aziende, istituzioni e cittadini per creare un sistema integrato e sostenibile.

Il progetto “TakeBack: ReMed” ci invita a riflettere su come le nostre scelte quotidiane possano avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla nostra salute. Adottare pratiche sostenibili e promuovere l’economia circolare non è solo una responsabilità delle aziende e delle istituzioni, ma anche di ciascuno di noi.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *