Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Allarme: 4,26 miliardi di pasti sprecati in Italia, mentre 6 milioni soffrono la fame

Nel mondo, 1260 miliardi di pasti vengono sprecati ogni anno. In Italia, il fenomeno stride con la crescente povertà alimentare, che ora colpisce il 10% della popolazione.
  • Nel mondo si sprecano 1260 miliardi di pasti ogni anno, di cui 4,26 miliardi solo in Italia.
  • Il fenomeno stride con il numero di persone in povertà alimentare in Italia, che ha raggiunto i 6 milioni, pari al 10% della popolazione.
  • Il progetto di Bologna 'Non si butta via niente' recupera oltre 340 tonnellate di prodotti alimentari ogni anno, traducendosi in circa 315.000 pasti.

Il 29 settembre 2024, in occasione della 5/a Giornata mondiale di Consapevolezza degli sprechi e perdite alimentari, l’Osservatorio Waste Watcher International ha diffuso dati allarmanti: nel mondo si sprecano 1260 miliardi di pasti ogni anno, di cui 4,26 miliardi solo in Italia. Questo fenomeno, che ha visto un’impennata negli ultimi anni, stride fortemente con il crescente numero di persone in condizioni di povertà alimentare nel nostro Paese, che ha raggiunto i 6 milioni, pari al 10% della popolazione italiana.

Assumendo come peso medio del pasto 500 grammi, secondo il Food Waste Index Report 2024 dell’Unep, con i pasti sprecati in Italia si potrebbe sfamare quasi 4 milioni di persone, più della metà dei poveri alimentari. “È scandaloso che di fronte alla povertà alimentare in aumento nel mondo e in Italia si sprechino tanti pasti”, ha sottolineato Andrea Segrè, direttore scientifico di Waste Watcher International. Mantendosi questo andamento, per l’Italia sarà irrealistico centrare l’Obiettivo di Sostenibilità dell’ONU, che prevede il dimezzamento dello spreco alimentare casalingo entro il 2030.

Il Cambiamento Climatico e il Suo Impatto sugli Sprechi Alimentari

Il cambiamento climatico aggrava ulteriormente il problema degli sprechi alimentari. Il drastico aumento delle temperature stagionali, combinato con estremi di caldo e siccità, rende la conservazione, la lavorazione, il trasporto e la vendita sicura degli alimenti molto più complicata, portando a significative perdite di cibo. Secondo Coldiretti, quasi un terzo dei prodotti alimentari viene disperso nel passaggio dal campo alla tavola.

Per mitigare questo problema, Coldiretti ha creato un manuale con consigli pratici per le famiglie: consultare attentamente le date di scadenza sulle etichette, controllare ogni giorno il frigorifero, fare acquisti più piccoli e regolari, scegliere imballaggi idonei, selezionare frutta e verdura al giusto grado di maturazione, favorire gli acquisti a chilometro zero e riscoprire le ricette di riutilizzo degli avanzi. Tuttavia, è essenziale anche sviluppare filiere più eque ed efficaci, sollecitando i governi a investire in reti alimentari locali che siano sostenibili, resilienti, competitive e produttive.

Cosa ne pensi?
  • 👏 Bologna è un esempio virtuoso......
  • 😡 È inaccettabile che in Italia si sprechino pasti......
  • 🌍 La simbiosi industriale potrebbe rivoluzionare il modo......

Iniziative Virtuose: Il Caso di Bologna

Bologna rappresenta un esempio virtuoso in termini di recupero delle eccedenze alimentari. Il progetto “Non si butta via niente”, promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, mira a prevenire gli sprechi e a recuperare le eccedenze alimentari. Grazie a questa iniziativa, oltre 340 tonnellate di prodotti alimentari vengono recuperate ogni anno, traducendosi in circa 315.000 pasti potenzialmente derivabili.

I donatori, che comprendono vari attori della filiera alimentare come esercizi commerciali, mense aziendali e aziende di produzione, forniscono beni alimentari raccolti che vengono poi utilizzati dagli enti destinatari per supportare nella distribuzione di cibo chi si trova in condizioni di disagio. Questo progetto non solo previene lo spreco, ma riduce anche la produzione di rifiuti, di anidride carbonica e di acqua, supportando al contempo persone in difficoltà. Le realtà coinvolte a Bologna garantiscono un risparmio di risorse significativo, evitando di immettere in atmosfera l’equivalente di 680.000 chili di anidride carbonica.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile

Il problema dello spreco alimentare è una questione di rilevanza globale e nazionale che richiede interventi urgenti e mirati. La sensibilizzazione e l’educazione alimentare sono strumenti fondamentali per ridurre gli sprechi e promuovere un consumo responsabile. L’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole, come proposto da Andrea Segrè e dalla chef Cristina Bowerman, potrebbe rappresentare un passo importante verso la costruzione di una società più consapevole e sostenibile.

In un mondo in cui milioni di persone soffrono di fame e malnutrizione, lo spreco alimentare rappresenta un paradosso inaccettabile. È necessario un impegno collettivo per ridurre gli sprechi e garantire che il cibo prodotto venga utilizzato in modo efficiente e responsabile. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.

La transizione ecologica è un processo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane, incluso il consumo alimentare. Adottare pratiche di consumo responsabile, come evitare gli sprechi alimentari, può contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla conservazione delle risorse naturali.

Un concetto avanzato di economia circolare applicabile al tema dello spreco alimentare è la simbiosi industriale, che prevede la collaborazione tra diverse industrie per utilizzare i sottoprodotti di una come risorse per un’altra. Questo approccio non solo riduce gli sprechi, ma crea anche nuove opportunità economiche e promuove la sostenibilità a lungo termine. Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci: come possiamo integrare meglio questi principi nelle nostre vite quotidiane e nelle nostre comunità per contribuire a un futuro più sostenibile?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
1
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x