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Come i cambiamenti climatici stanno trasformando le coste italiane: un’analisi dettagliata

Scopri come eventi meteo estremi e gestione del territorio stanno influenzando le coste italiane, con dati e soluzioni proposte da Legambiente.
  • Dal 2010 a giugno 2024, l'Osservatorio Città Clima di Legambiente ha rilevato oltre duemila eventi meteo estremi in Italia, di cui 816 (39,1%) nei comuni costieri.
  • Secondo il Pnacc, la temperatura del Mediterraneo aumenterà tra 1°C e 2°C nel periodo 2021-2050 rispetto al trentennio 1981-2010.
  • Il 33% delle coste italiane è oggetto di concessioni balneari, con alcune regioni che vedono il 70% del litorale occupato da stabilimenti.

Le coste italiane stanno affrontando una serie di sfide legate ai cambiamenti climatici e alla gestione del territorio. Gli eventi meteo estremi, come tempeste, mareggiate e inondazioni, stanno colpendo sempre più frequentemente le aree costiere, causando danni significativi. La vulnerabilità delle coste italiane è dovuta in gran parte all’antropizzazione dei litorali e all’aumento della temperatura del Mediterraneo. Dal 2010 a giugno 2024, l’Osservatorio Città Clima di Legambiente ha rilevato oltre duemila eventi meteo estremi in Italia, di cui 816 (39,1%) nei comuni costieri.

Il Rapporto Spiagge 2024 di Legambiente offre una fotografia dettagliata dello stato delle zone costiere italiane e dei fattori di rischio, sottolineando l’urgenza di affrontare il futuro con piani di adattamento e strumenti di governance che proteggano persone, abitazioni e infrastrutture. Secondo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), lo scenario futuro prevede un aumento della temperatura superficiale del mare nel Mediterraneo tra 1°C e 2°C nel periodo 2021-2050 rispetto al trentennio 1981-2010. Questo riscaldamento avrà impatti significativi su eventi meteorologici estremi, biodiversità, pesca e turismo.

Azioni del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici prevede 26 azioni specifiche per le aree costiere, adottando un approccio sistemico ed ecosistemico. Tra le azioni previste vi sono la rinaturalizzazione delle coste e l’identificazione delle aree adatte all’espansione degli habitat esistenti. Inoltre, il piano include iniziative di sensibilizzazione delle comunità costiere sui rischi climatici, attraverso campagne di comunicazione e sistemi di allerta.

Per proteggere l’agricoltura e la biodiversità costiera, il piano prevede la selezione di colture tolleranti al sale, il mantenimento della vegetazione naturale e la promozione della ricostruzione delle strutture coralline. Inoltre, contempla la possibile riconversione dei terreni agricoli in zone umide costiere. Il Pnacc prevede anche l’innalzamento delle infrastrutture di trattamento dei reflui per prevenire inondazioni e la creazione di un’assicurazione specifica contro i rischi e la perdita di benefici ecosistemici.

Tuttavia, alcune misure del piano sono state criticate per la loro scarsa incisività nell’affrontare l’erosione costiera e la gestione delle aree costiere. La mancata istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, un organo fondamentale per individuare le priorità territoriali e monitorare l’efficacia delle azioni di adattamento, rappresenta una criticità significativa. Inoltre, la mancanza di fondi specifici per l’attuazione delle azioni previste rischia di lasciare molte di esse sulla carta.

Cosa ne pensi?
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Concessioni del Demanio Marittimo

Una questione critica per la gestione delle coste italiane riguarda il demanio marittimo e le concessioni balneari. Attualmente, il 33% delle coste italiane è oggetto di concessioni, con alcune regioni come Liguria, Emilia-Romagna e Campania che vedono il 70% del litorale occupato da stabilimenti balneari. La gestione delle concessioni è oggetto di numerosi dibattiti e controversie, con normative europee che richiedono una gestione trasparente e competitiva delle risorse naturali.

Nel novembre 2023, la Commissione Europea ha inviato una lettera al governo italiano, sollecitandolo a rispettare le norme europee sulle concessioni balneari. La Commissione ha criticato la mappatura delle coste effettuata dal tavolo tecnico italiano, sostenendo che non dimostra l’assenza di scarsità delle risorse naturali soggette a concessioni. Questo ha portato a una pressione sul governo italiano per rivedere la gestione delle concessioni e garantire che siano conformi alle normative comunitarie.

Le sentenze del Consiglio di Stato del 30 aprile e del 20 maggio 2024 hanno dichiarato illegittime le proroghe delle concessioni demaniali marittime, comprese quelle fino al 31 dicembre 2024, richiedendo l’assegnazione delle concessioni tramite gare pubbliche entro la fine dell’anno. Le regioni italiane stanno adottando approcci diversi: Veneto e Friuli-Venezia Giulia hanno avviato le gare con criteri specifici, mentre Liguria e Toscana non hanno ancora iniziato le procedure. La Regione Calabria ha deciso di non applicare la direttiva Bolkestein, ritenendo che le risorse non siano scarse.

Proposte di Legambiente per una Gestione Sostenibile delle Coste

Il Rapporto Spiagge di Legambiente delinea sette proposte per la gestione, la difesa e la valorizzazione delle coste, enfatizzando l’importanza della legalità, della protezione ambientale e dell’equilibrio tra attività produttive e tutela del territorio. Tra le proposte vi sono l’implementazione del Pnacc e la redazione di un piano specifico per l’adattamento delle coste, il superamento delle opere rigide di intervento per affrontare il problema dell’erosione e l’attuazione di misure di adattamento all’innalzamento del livello del mare.

Legambiente propone anche l’approvazione di una legge ferma dal 2016 che blocchi il consumo di suolo e impedisca ulteriori cementificazioni entro il 2050, garantendo il diritto alla fruizione libera di almeno il 50% delle spiagge in ogni comune. Inoltre, sottolinea l’importanza del ripristino della legalità sulle spiagge, con un’azione decisa contro gli abusi edilizi e le occupazioni illegali, e degli investimenti per migliorare i sistemi di depurazione e la gestione delle acque.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la gestione delle coste italiane richiede un approccio integrato e sostenibile che tenga conto dei cambiamenti climatici e delle esigenze di protezione ambientale. La transizione ecologica è fondamentale per garantire la resilienza delle aree costiere e la loro capacità di adattarsi ai nuovi scenari climatici. La sostenibilità delle risorse naturali e l’economia circolare devono essere al centro delle politiche di gestione delle coste, promuovendo pratiche che riducano l’impatto ambientale e preservino gli ecosistemi marini.

Una nozione base di transizione ecologica applicabile al tema dell’articolo è l’importanza di ridurre l’uso di materiali non rinnovabili e di promuovere il riciclo e il riuso delle risorse. Questo approccio può contribuire a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane sulle coste e a preservare gli ecosistemi marini.

Una nozione avanzata di transizione ecologica è l’adozione di soluzioni basate sulla natura (Nature-Based Solutions) per la gestione delle coste. Queste soluzioni, come la rinaturalizzazione delle coste e la creazione di habitat naturali, possono offrire una protezione dinamica e sostenibile contro l’erosione e gli eventi meteo estremi, migliorando al contempo la biodiversità e la capacità di stoccaggio del carbonio. Promuovere queste soluzioni richiede una visione lungimirante e una collaborazione tra istituzioni, comunità locali e operatori economici.

Riflettendo su questi temi, è evidente che la protezione delle coste italiane non è solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica. Le decisioni che prendiamo oggi avranno un impatto duraturo sulle generazioni future, e spetta a noi garantire che le nostre coste rimangano un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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