Come il nuovo patto Onu coinvolgerà i giovani nella transizione ecologica?

Il Patto per il Futuro: Un Impegno per le Generazioni Future

Il 29 settembre 2024, durante la 16ma edizione del Festival Francescano a Bologna, si è svolto un evento significativo intitolato “Patto per il Futuro delle Nazioni Unite e Dichiarazione per le Future Generazioni. Un nuovo percorso di responsabilità per i Giovani”. Promosso da Earth Day Italia, questo meeting ha segnato la prima fermata di un percorso che interesserà varie città italiane e prevederà tappe particolari a Baku per la COP29 e a Roma durante le celebrazioni del Giubileo di Papa Francesco. L’iniziativa mira a dare ai giovani l’opportunità di avviare progetti che possano favorire la transizione ecologica e digitale.

Alla conferenza di Bologna erano presenti personalità di rilievo come Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministero per lo Sport e i Giovani; il Generale Massimiliano Conti, Sottosegretario di Gabinetto del Ministero della Transizione Ecologica e della Sicurezza Energetica; Maria Siclari, Direttore Generale ISPRA; Pierpaola D’Alessandro, Vice Direttore Generale di Roma Capitale; Luigi Di Marco, Responsabile Generale di ASviS; e Arianna Notaristefano, Responsabile dei Progetti al Centro ELIS.

Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia e moderatore del dibatto, ha sottolineato l’urgenza di una governance più efficace per affrontare le grandi sfide planetarie, prime tra tutte le transizioni ecologica e digitale. “I giovani devono essere parte attiva di questo cambiamento d’epoca”, ha dichiarato Sassi, evidenziando l’importanza di coinvolgerli nelle decisioni che influenzeranno il loro futuro.

Il Ruolo Cruciale dei Giovani nella Transizione Sostenibile

Il dibattito è stato arricchito da interviste esclusive a SER Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e a Padre Paolo Benanti, Presidente della commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Massimiliano Atelli ha dichiarato: “Crediamo nel rilancio forte delle politiche per i giovani, sia attraverso le istituzioni ministeriali sia attraverso l’Agenzia Italiana per la Gioventù”. Ha sottolineato l’importanza di creare un ecosistema in cui i giovani possano far sentire la propria voce.

Il Generale Massimiliano Conti ha affermato che il Patto per il Futuro rappresenta una grande opportunità per rafforzare le politiche di sostenibilità ambientale e sociale. “I giovani devono esserne gli attori principali”, ha detto, sottolineando il ruolo cruciale che avranno ora e in futuro per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Pierpaola D’Alessandro ha parlato delle iniziative del 2025, come il Giubileo, che vedrà Roma accogliere giovani da tutto il mondo. “La città è pronta e aspetta l’energia dei giovani per raggiungere un futuro migliore e sostenibile”, ha dichiarato.

Il Patto del Futuro e la Credibilità del Multilateralismo

Il Patto per il Futuro, approvato da 143 Paesi dell’Onu, inclusa l’Italia, è stato definito durante un incontro a New York il 22 e 23 settembre 2024. Questo documento mira a proteggere le esigenze e gli interessi delle generazioni presenti e future, impegnandosi per un mondo sicuro, pacifico, giusto, equo, inclusivo, sostenibile e prospero. Nonostante le critiche che vedono questi accordi come utopici o inutili, il Patto del Futuro ha il potenziale di smuovere interi Paesi e continenti verso un cambiamento positivo.

Dal 2015, con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il mondo ha visto significativi progressi. Temi come lo sviluppo sostenibile sono diventati centrali nelle agende politiche e nel dibattito pubblico. In Europa, il Green Deal ha reso il continente il primo con un’agenda climatica per la neutralità carbonica entro il 2050. Anche in Italia, sono stati fatti grandi passi avanti, come l’adozione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica nelle scuole.

La 79ª Assemblea Generale dell’Onu: Un Contesto di Tensioni Geopolitiche

La 79ª sessione generale dell’Assemblea delle Nazioni Unite ha visto interventi significativi, tra cui quello del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che ha esortato una maggiore pressione diplomatica su Mosca. La questione della guerra a Gaza e in Libano ha dominato la prima giornata di interventi dei capi di Stato e di governo. Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha accolto per la prima volta la delegazione della Palestina come nazione osservatrice, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha perorato il diritto di Israele a condurre una guerra difensiva, pur esortando un immediato cessate-il-fuoco.

Diversi leader hanno criticato duramente le azioni dello Stato ebraico, con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdo?an che ha paragonato il primo ministro israeliano Binyamin Netanyahu al nazista Adolf Hitler. Molti delegati hanno infine condannato l’inerzia del Consiglio di Sicurezza, domandando riforme profonde, tra cui l’assegnazione di due seggi permanenti con diritto di veto per l’Africa.

Conclusioni: Un Impegno per un Futuro Sostenibile

Il Patto per il Futuro rappresenta un impegno significativo per affrontare le grandi sfide planetarie e coinvolgere i giovani nel processo di cambiamento. Nonostante le tensioni geopolitiche e le critiche, questi accordi globali hanno il potenziale di portare a trasformazioni reali e positive.

In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non è solo un concetto astratto, ma un insieme di pratiche concrete che possono migliorare la qualità della vita. Ad esempio, l’economia circolare mira a ridurre gli sprechi e a riutilizzare le risorse, creando un sistema più efficiente e sostenibile.

Per approfondire, è utile considerare il concetto di impronta ecologica, che misura l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Ridurre la nostra impronta ecologica significa adottare comportamenti più responsabili e sostenibili, come l’uso di energie rinnovabili e la riduzione del consumo di risorse naturali.

Riflettendo su questi temi, possiamo comprendere meglio l’importanza di coinvolgere i giovani e di adottare politiche sostenibili per garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.