E-Mail: [email protected]
- Approvato il 25 luglio 2024, l'aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani punta a superare le sanzioni europee.
- Il piano promuove la raccolta differenziata e l'economia circolare, senza prevedere nuovi impianti di termovalorizzazione.
- Introduzione dell'applicativo O.R.SO per il monitoraggio e la trasparenza nel ciclo ambientale, migliorando il sistema di calcolo della raccolta differenziata.
Il 25 luglio 2024, la Giunta Regionale della Campania ha approvato l’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani. Questo aggiornamento è stato necessario per adempiere alle norme comunitarie e superare le pendenze derivanti dalla Sentenza di Condanna della Corte di Giustizia Europea del 16 luglio 2015 (Procedura di infrazione 2007/2195 ex art. 260 TFUE Rifiuti in Campania).
L’aggiornamento parte da un’analisi dettagliata della situazione attuale, inclusa la produzione e le caratteristiche dei rifiuti urbani, i trend di raccolta differenziata negli ambiti della Regione Campania e una ricognizione degli impianti esistenti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Vengono esplicitati i programmi, le linee guida e i criteri di localizzazione degli impianti a servizio del ciclo integrato dei rifiuti.
«Puntando sulla raccolta differenziata e sull’economia circolare, senza la previsione di ulteriori impianti di termovalorizzazione, l’aggiornamento conferma l’obiettivo di creare un sistema efficiente, superare le sanzioni europee e raggiungere l’autosufficienza regionale», ha commentato il senatore Enzo De Luca, Presidente dell’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania.
Questo passaggio è cruciale per il territorio regionale, che ha affrontato una crisi di smaltimento dei rifiuti tra il 2008 e il 2009. Grazie al Presidente Vincenzo De Luca e al Vice Presidente Fulvio Bonavitacola, si è giunti a una soluzione definitiva. «L’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania è un lavoro di riforma, riorganizzazione e riassetto del settore, iniziato con la Legge Regionale del 26 maggio 2016, numero 14, ‘Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale sui rifiuti e dell’economia circolare’», ha sottolineato De Luca.
Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali 2022
Il 19 ottobre 2022, il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la delibera di Giunta n. 364 del 7 luglio 2022, riguardante l’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali. La decisione è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 94 del 10 novembre 2022.
L’aggiornamento del Piano mira a recepire le Direttive Europee nn. 849, 850, 851 e 852 del 2018, con l’obiettivo di conseguire i traguardi dell’economia circolare e della transizione ecologica. Il Piano tiene conto dei riflessi della gestione dei rifiuti speciali sull’ambiente, sulla salute umana, sull’economia e sulla società.
La finalità generale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali è declinata in cinque obiettivi strategici:
1. Promuovere la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti.
2. Favorire il riutilizzo dei rifiuti in cicli produttivi diversi.
3. Massimizzare il riciclaggio e altre forme di recupero.
4. Minimizzare il ricorso allo smaltimento.
5. Applicare il principio di prossimità degli impianti ai luoghi di produzione dei rifiuti, rispettando i criteri di sostenibilità ambientale e contrastando la gestione illegale dei rifiuti speciali.
Il perseguimento di questi obiettivi è articolato in sedici linee di indirizzo, tra cui l’applicazione dei regimi di Responsabilità estesa del produttore, l’attuazione di misure del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e la promozione di studi di settore.
Monitoraggio dell’Attuazione del Piano Regionale
Il monitoraggio dell’attuazione del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani è fondamentale per garantire la trasparenza e l’efficacia del ciclo ambientale. L’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania ha introdotto l’applicativo O.R.SO, che ha permesso alla Regione di entrare nell’anagrafe nazionale dei rifiuti. Questo strumento è essenziale per il riordino del sistema di calcolo della raccolta differenziata e per la trasparenza nel ciclo ambientale.
Il Presidente dell’Osservatorio, Enzo De Luca, ha richiamato alla responsabilità gli attori principali della riforma, in particolare i Sindaci e le autonomie locali. «Operando nella forma associata degli Enti d’Ambito, devono scegliere i gestori dei territori e dare impulso ai programmi realizzativi degli impianti, rendendo la Campania un riferimento nazionale nella transizione ecologica e nella gestione ambientale urbana e industriale», ha affermato De Luca.
Bullet Executive Summary
Il recente aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania rappresenta un passo significativo verso la transizione ecologica e la sostenibilità. La regione ha affrontato sfide notevoli nel passato, ma grazie a una pianificazione attenta e a una riorganizzazione strutturale, si stanno facendo progressi concreti.
Nozione base: La transizione ecologica implica un cambiamento sistematico verso pratiche sostenibili che riducono l’impatto ambientale. Questo include la gestione efficiente dei rifiuti, il riciclaggio e la riduzione della produzione di rifiuti.
Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello economico che mira a mantenere il valore dei prodotti, materiali e risorse il più a lungo possibile, riducendo al minimo i rifiuti. Questo approccio non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma può anche stimolare l’innovazione e la crescita economica.
In conclusione, il lavoro svolto dalla Regione Campania è un esempio di come la pianificazione e la collaborazione tra enti locali possano portare a risultati significativi. La strada verso la sostenibilità è lunga, ma con impegno e determinazione, è possibile creare un futuro più verde e prospero per tutti.