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- Il convegno su politiche ESG si terrà il 20 novembre a Roma, un'occasione per discutere innovazioni nel settore.
- Le abitazioni in classe energetica A possono incrementare il loro valore fino al 25% rispetto a quelle in classe G.
- In Piemonte, quasi 50% delle case sono nelle classi energetiche F e G, evidenziando l'urgenza di miglioramenti.
Il settore immobiliare si trova al centro di una trasformazione epocale, guidata dall’adozione dei criteri Environmental, Social and Governance (ESG). Questi criteri stanno diventando fondamentali per valutare la sostenibilità degli investimenti immobiliari. Il convegno “Impatto delle politiche ESG negli investimenti immobiliari”, che si terrà il 20 novembre presso la Casa dell’Architettura di Roma, rappresenta un’occasione cruciale per discutere le sfide e le opportunità che emergono da questo nuovo quadro normativo. Organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma e provincia (OAR) e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma (OIR), l’evento vedrà la partecipazione di esperti, istituzioni e professionisti della finanza. Durante il convegno, verranno esplorati i meccanismi attraverso i quali la sostenibilità può creare valore economico e migliorare le condizioni sociali, oltre a discutere le insidie di un’applicazione cieca della normativa ESG.
Efficienza Energetica e Valore Immobiliare
Un recente studio della Banca d’Italia ha evidenziato come l’efficienza energetica possa influenzare significativamente il valore degli immobili. Le abitazioni in classe energetica A possono vedere un incremento del valore fino al 25% rispetto a quelle in classe G, con punte del 45% in alcune aree del paese. Questo fenomeno è particolarmente rilevante in un contesto in cui la nuova direttiva UE sulla performance energetica degli edifici richiede un taglio dei consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. In Italia, oltre il 55% delle abitazioni rientra nelle classi energetiche più basse, F e G, il che evidenzia l’urgenza di interventi di riqualificazione.
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La Sfida dell’Efficienza Energetica in Piemonte
Il Piemonte rappresenta un caso emblematico delle difficoltà legate all’efficienza energetica delle abitazioni. Quasi una casa su due nella regione appartiene alle classi energetiche F e G, le più basse e inquinanti. Questo dato sottolinea la necessità di interventi significativi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’indicazione dell’Europa verso l’efficienza e il taglio delle emissioni è chiara, e il Piemonte deve affrontare questa sfida per allinearsi agli standard europei. La transizione verso edifici più efficienti non è solo una questione ambientale, ma anche economica, poiché un miglioramento delle prestazioni energetiche può aumentare il valore degli immobili e contribuire alla stabilità del sistema bancario.
Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile
L’adozione di criteri ESG e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici rappresentano passi fondamentali verso un futuro più sostenibile. La transizione ecologica nel settore immobiliare non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica. Gli edifici efficienti non solo riducono le emissioni, ma aumentano anche il loro valore di mercato, offrendo benefici sia ai proprietari che al sistema finanziario. Tuttavia, per raggiungere questi obiettivi, è essenziale un impegno congiunto da parte di istituzioni, professionisti e cittadini.
In un contesto di transizione ecologica, è importante comprendere che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società. La nozione base di sostenibilità implica l’uso responsabile delle risorse naturali per garantire il benessere delle generazioni future. In ambito immobiliare, ciò si traduce in edifici che consumano meno energia e risorse, riducendo l’impatto ambientale complessivo.
A un livello più avanzato, la transizione ecologica nel settore immobiliare richiede un approccio integrato che consideri l’intero ciclo di vita degli edifici, dalla progettazione alla costruzione, fino alla demolizione e al riciclo dei materiali. Questo approccio, noto come economia circolare, mira a ridurre al minimo i rifiuti e a massimizzare l’uso efficiente delle risorse. Riflettere su questi concetti ci invita a considerare come le nostre scelte quotidiane possano contribuire a un futuro più sostenibile e prospero.