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- La terza edizione della fiera ha attirato 50 espositori da tutto il comparto agroalimentare.
- Esperti sottolineano come i cambiamenti climatici stiano influenzando negativamente la produzione di tartufi.
- Presentato un innovativo panettone al tartufo da Federico Anzellotti, simbolo di versatilità culinaria.
La terza edizione annuale della Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo ha consolidato la sua fama come manifestazione fondamentale, riunendo appassionati, professionisti, chef e studiosi del prezioso fungo ipogeo. L’evento si è svolto nell’incantevole Piazza Duomo a L’Aquila, frutto della collaborazione tra la Regione Abruzzo e l’Azienda Regionale Attività Produttive (ARAP), sotto la guida dell’assessore Emanuele Imprudente. La fiera ha offerto un ricco programma di attività, attirando 50 espositori da ogni angolo del comparto agroalimentare locale. Obiettivo primario era promuovere il tartufo come simbolo d’eccellenza culinaria e biodiversità, mettendo in luce le minacce climatiche ed ambientali al suo futuro.
Strategie di Salvaguardia e Innovazione
Durante l’incontro “Strategie per proteggere il prodotto tartufo”, moderato da Romeo Ciammaichella, esperti del settore hanno valutato le problematiche ambientali e climatiche che attualmente incidono sulla produzione dei tartufi. Il professor Mirco Iotti dell’Università dell’Aquila ha enfatizzato l’importanza di mappature precise delle aree ricche di tartufi e una gestione forestale sostenibile, essenziale per preservare questa preziosa risorsa. “I cambiamenti climatici stanno influenzando negativamente la produzione di tartufi”, ha sottolineato Iotti, evidenziando come la raccolta eccessiva e non regolamentata possa complicare ulteriormente la situazione. Alessandra Zambonelli, docente dell’Università di Bologna, ha argomentato la necessità di certificare le piante micorrizate per prevenire contaminazioni e garantire l’alta qualità del prodotto, auspicando che tale certificazione diventi standard in tutto il territorio nazionale per evitare l’introduzione di piante di standard inferiore.
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Il Tartufo come Simbolo di Eccellenza Ambientale
Maurizio Dionisio, a capo dell’ARPA, ha dichiarato: “La tutela del tartufo passa dalla salvaguardia degli ecosistemi unici della nostra regione, essenziali per la biodiversità e la qualità ambientale”. Massimo Giusti, nel suo ruolo di direttore tecnico dell’ARPA, ha chiarito che le diverse tipologie di tartufi, dai ricercati bianchi ai meno noti neri uncinati, crescono in specifici ambienti naturali della zona abruzzese. Un’attrazione caratteristica della fiera è stata l’innovativo utilizzo del tartufo nel settore dolciario. Il rinomato pasticcere Federico Anzellotti ha stupito il pubblico con il suo panettone “Sottobosco”, un’originale creazione che mescola cioccolato e tartufo. “Il tartufo rappresenta un ingrediente versatile anche per la pasticceria del futuro,” ha dichiarato Anzellotti, ottenendo l’approvazione dei critici gastronomici presenti.
Conclusioni: Un Futuro Sostenibile per i Tartufi d’Abruzzo
Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha messo in luce gli sforzi della Regione per la promozione e il riconoscimento internazionale dei Tartufi d’Abruzzo. “Stiamo lavorando affinché i nostri prodotti, spesso oscurati da varietà più famose, conquistino il riconoscimento che meritano”, ha affermato Marsilio, accennando alle difficoltà fronteggiate dai cavatori a causa di siccità e cambiamenti climatici. Il Vicepresidente Imprudente ha lodato le caratteristiche uniche del tartufo abruzzese, legato strettamente al territorio. “La raccolta del tartufo dipende dalla salute dell’ecosistema”, ha aggiunto Imprudente, annunciando pacchetti di riforestazione e promozione di pratiche agricole sostenibili. Con un piano strategico che include partecipazioni a fiere nazionali ed internazionali, la Regione si sta impegnando a divulgare le eccellenze e l’autenticità del territorio abruzzese.