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Green Film: scopri i nuovi criteri per set cinematografici più sostenibili

L'iniziativa Green Film aggiorna le sue linee guida per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la sostenibilità sociale nei set cinematografici europei.
  • Introduzione di 9 nuovi criteri per la sostenibilità, coprendo trasporti, catering, make-up e calcolo dell'impronta di carbonio.
  • Miglioramento del sistema di rating per premiare le azioni che riducono maggiormente l'impatto ambientale, permettendo anche una riduzione dei costi economici.
  • Integrazione di criteri legati alla sostenibilità sociale, inclusi valori etici di produzione e il benessere psico-fisico-sociale dei lavoratori.

Green Film: Set Cinematografici Sempre Più Sostenibili

Il settore cinematografico europeo sta vivendo una significativa trasformazione verso la sostenibilità ambientale grazie all’aggiornamento del disciplinare Green Film. Creato sette anni fa come iniziativa regionale di carattere pubblico, il disciplinare è ora riconosciuto e implementato da numerosi fondi regionali e nazionali in Europa. L’aggiornamento, presentato durante il panel “Il nuovo Green Film. Un set ancora più sostenibile” a Venezia, mira a incrementare l’efficacia, la chiarezza e l’accessibilità delle linee guida per la sostenibilità nei set cinematografici.

Le principali novità introdotte nel disciplinare includono nove nuovi criteri che coprono vari aspetti della produzione cinematografica, come trasporti, catering, make-up e calcolo dell’impronta di carbonio. Inoltre, il sistema di rating è stato migliorato per premiare le azioni che riducono maggiormente l’impatto ambientale, consentendo al contempo una riduzione dei costi economici. Un altro aspetto rilevante è l’introduzione di criteri relativi alla sostenibilità sociale, che includono valori etici di produzione e il benessere psico-fisico-sociale dei lavoratori.

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  • 🌿 Un grande passo avanti per la sostenibilità nel cinema......
  • 👎 Nonostante le buone intenzioni, ci sono ancora dei problemi......
  • 🤔 Il focus sulle donne è davvero una prospettiva innovativa......

Il Festival di Venezia e la Critica a “Vermiglio”

Il Festival di Venezia ha visto la presentazione di “Vermiglio”, il secondo film italiano in concorso diretto da Maura Delpero. Ambientato nel 1944 in un remoto paesino d’alta montagna trentina, il film racconta la storia di una famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale. Il maestro di scuola del paese, interpretato da Tommaso Ragno, vive con la moglie e numerosi figli, mentre un disertore siciliano si nasconde in una baita e si innamora della figlia maggiore del maestro, Lucia.

Nonostante gli sforzi produttivi e i temi interessanti, il film è stato criticato per l’uso eccessivo di artifici compositivi e inquadrature fisse che rendono le immagini poco naturali. La regia di Delpero, sebbene ambiziosa, è stata percepita come indecisa e troppo influenzata dalle scelte dei direttori della fotografia e degli operatori di macchina. Tuttavia, il film riesce a catturare l’essenza della vita quotidiana in un paesino di montagna durante la guerra, con un’attenzione particolare ai rituali antichi e alla resilienza delle donne.

Lo Sguardo delle Donne in “Vermiglio”

“Vermiglio” offre una prospettiva unica sulla Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi delle donne. Mentre gli uomini sono al fronte o nascosti per evitare di essere catturati dai tedeschi, le donne del paesino devono affrontare la dura realtà della guerra da sole. La protagonista, Lucia, rappresenta la forza e la determinazione delle donne che, nonostante le difficoltà, trovano il modo di andare avanti.

Il film esplora anche i contrasti tra la vita quotidiana e la guerra, mostrando come i rituali e le abitudini della montagna continuino nonostante il conflitto. Le donne, in particolare, sono ritratte come figure centrali nella comunità, capaci di prendere decisioni e di mantenere la coesione sociale in un momento di grande incertezza.

Bullet Executive Summary

Il nuovo disciplinare Green Film rappresenta un passo avanti significativo verso la sostenibilità nei set cinematografici europei. Con l’introduzione di nuovi criteri e un sistema di rating migliorato, il disciplinare mira a ridurre l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche e a promuovere la sostenibilità sociale. Al Festival di Venezia, il film “Vermiglio” di Maura Delpero ha offerto uno sguardo unico sulla Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi delle donne, nonostante alcune critiche sulla regia e la composizione delle immagini.

In un mondo in cui la transizione ecologica è sempre più urgente, è fondamentale che tutti i settori, compreso quello cinematografico, adottino pratiche sostenibili. La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche il benessere sociale e la giustizia economica. Ogni piccolo passo verso un futuro più sostenibile conta e può fare la differenza.

La transizione ecologica richiede un cambiamento di mentalità e di abitudini, non solo a livello individuale ma anche collettivo. È un processo complesso che richiede l’impegno di tutti, dalle istituzioni alle singole persone. Solo attraverso una collaborazione globale possiamo sperare di affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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