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Il Salento rischia di diventare il centro dei rifiuti speciali: ecco cosa sta succedendo

Il Salento potrebbe trasformarsi in un hub per lo smaltimento dei rifiuti speciali, con gravi conseguenze ambientali e sanitarie. Vediamo i dettagli e le preoccupazioni degli esperti.
  • Il Salento rischia di accogliere fino a 3 milioni di tonnellate di rifiuti all'anno se verranno approvati i nuovi impianti.
  • Il fabbisogno di trattamento del rifiuto biodegradabile nella regione è di 100mila tonnellate annue.
  • La produzione media annua di rifiuti speciali in Italia è di circa 2,5 tonnellate pro capite, con una capacità di trattamento nazionale molto inferiore rispetto a paesi come Germania e Francia.

Il Salento, una delle regioni più affascinanti d’Italia, rischia di trasformarsi in un vero e proprio hub per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non. Questo timore è condiviso da ambientalisti e scienziati che vedono nel territorio una pianificazione politica carente e un clima di deregolamentazione che potrebbe facilitare traffici illeciti. Il territorio, già piegato da un’alta incidenza di patologie tumorali, deve affrontare un fabbisogno di trattamento del rifiuto biodegradabile di 100mila tonnellate all’anno, secondo i dati del Piano regionale rifiuti.

La provincia di Lecce potrebbe vedere salire a 3 milioni di tonnellate annue la quota di rifiuti, pericolosi e non, accolti e processati negli impianti di trattamento e stoccaggio se i nuovi mega-impianti industriali in attesa di autorizzazione dalla Provincia di Lecce verranno approvati. Attualmente, si parla di una trentina di realtà in attesa di autorizzazioni, come consultabile sull’Albo pretorio della Provincia.

Impianti e Progetti in Attesa di Autorizzazione

Tra i progetti più preoccupanti vi è la discarica di Corigliano d’Otranto, progettata sulla falda freatica dei pozzi di emungimento dell’Acquedotto Pugliese, che fornisce acqua potabile alla comunità. Inoltre, vi sono timori riguardo l’incenerimento dei rifiuti all’interno del cementificio Colacem di Galatina, che potrebbe utilizzare il combustibile solido secondario (Css).

Attualmente, nei Comuni di Galatina e Galatone, si concentra una capacità di trattamento di almeno 800mila tonnellate all’anno, con una media di circa 20 tonnellate per abitante e per anno. Gli ambientalisti e i medici impegnati nelle vertenze hanno condiviso un documento con i sindaci, Palazzo dei Celestini, Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e la Regione Puglia, esprimendo preoccupazioni per l’area dell’entroterra tra Galatina e Soleto, dove i dati epidemiologici sono allarmanti.

La Situazione Impiantistica in Italia

In Italia, la produzione media annua di rifiuti speciali è di circa 2,5 tonnellate pro capite, che corrisponde a circa 147 milioni di tonnellate per 59 milioni di abitanti. Tuttavia, il nostro Paese dispone di pochi impianti finali per il trattamento di questi materiali: sei termovalorizzatori per rifiuti solidi, fangosi e liquidi, con una capacità complessiva di circa 320mila tonnellate. In confronto, la Germania ha 13 impianti per un milione e 400mila tonnellate, la Francia nove per un milione e 200mila tonnellate e l’Austria quattro per 490mila tonnellate.

Attualmente, in Italia ci sono solo cinque discariche che accettano rifiuti pericolosi, con una capacità residua di oltre un milione e 200mila tonnellate, che si esaurirà entro i prossimi cinque anni. Queste discariche sono distribuite in Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche e Calabria. La mancanza di impianti adeguati costringe l’Italia a esportare all’estero quantitativi crescenti di rifiuti pericolosi, con costi esponenziali per il trasporto e lo smaltimento.

La Necessità di una Pianificazione Razionale

La Provincia di Lecce e la Regione Puglia sembrano aver saltato il tentativo di razionalizzazione nella gestione dei rifiuti, ignorando i principi comunitari e nazionali di “autosufficienza” e “prossimità”. Questo ha portato a una deregolamentazione del settore, ostacolando la tracciabilità dei rifiuti e agevolando i traffici illeciti. La tendenza a proporre e approvare impianti che trattano indifferentemente rifiuti urbani e speciali pericolosi è in contrasto con la normativa di settore che vieta la miscelazione di rifiuti pericolosi con non pericolosi.

La gravità del fenomeno richiede un cambio di rotta da parte delle autorità preposte alla pianificazione, autorizzazione e controllo degli impianti (Regione, Province, Comuni, Arpa, Asl). La produzione media annua di rifiuti speciali in Italia è di circa 2,5 tonnellate pro capite, e nei Comuni di Galatina e Galatone si concentra una capacità di trattamento di almeno 600mila tonnellate all’anno, con una media di circa 15 tonnellate per abitante e per anno.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il Salento rischia di diventare un ricettacolo nazionale di rifiuti speciali a causa di una pianificazione politica carente e di una deregolamentazione del settore. La mancanza di impianti adeguati in Italia costringe il Paese a esportare rifiuti pericolosi all’estero, con costi esponenziali per il trasporto e lo smaltimento. È necessaria una razionalizzazione nella gestione dei rifiuti, basata sui principi di autosufficienza e prossimità, per evitare traffici illeciti e garantire la tracciabilità dei rifiuti.

Transizione Ecologica Base: La transizione ecologica implica un cambiamento sistemico verso un’economia sostenibile che riduce l’impatto ambientale e promuove l’uso efficiente delle risorse naturali. Questo include la gestione sostenibile dei rifiuti, il riciclo e il riuso dei materiali.

Transizione Ecologica Avanzata: Un approccio avanzato alla transizione ecologica prevede l’adozione di tecnologie innovative per il trattamento dei rifiuti, come la valorizzazione energetica e il recupero di materiali preziosi dai rifiuti speciali. Questo richiede investimenti in ricerca e sviluppo, nonché una collaborazione tra settore pubblico e privato per creare un sistema integrato di gestione dei rifiuti che sia efficiente e sostenibile.

La situazione del Salento ci invita a riflettere sull’importanza di una gestione responsabile dei rifiuti e sulla necessità di politiche che promuovano la sostenibilità ambientale. Solo attraverso una pianificazione razionale e l’adozione di tecnologie innovative possiamo garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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