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Impatto devastante: l’intelligenza artificiale accresce le emissioni di CO2

L'adozione massiccia di AI nei vari settori comporta un aumento significativo del consumo energetico e delle emissioni di CO2, mettendo a rischio gli obiettivi climatici globali.
  • Secondo uno studio dell'Università del Massachusetts Amherst, sviluppare una singola intelligenza artificiale può determinare l'emissione di 284 tonnellate di anidride carbonica.
  • Google ha generato 14,3 milioni di tonnellate di CO2 nel 2023, un aumento del 13% rispetto all'anno precedente.
  • La richiesta di energia dei data center potrebbe crescere del 160% entro il 2030, secondo uno studio di Goldman Sachs Research.

L’intelligenza artificiale (AI) è una tecnologia che simula il pensiero logico-deduttivo umano con la velocità di un elaboratore di ultima generazione. Questa tecnologia, che ha fatto il suo ingresso nel grande pubblico con l’omonimo film di Steven Spielberg del 2001, promette di rivoluzionare le nostre vite. L’AI è destinata a entrare in ogni settore, dall’economico all’industriale, fino alle piccole economie domestiche e al monitoraggio dell’inquinamento ambientale da gas serra.

Tuttavia, l’AI funziona principalmente in cloud, richiedendo grandi server e infrastrutture che necessitano di energia e acqua per il raffreddamento. L’energia utilizzata non sempre proviene da fonti rinnovabili, il che comporta un’impronta ambientale significativa in termini di emissioni di CO2. Secondo uno studio dell’Università del Massachusetts Amherst, sviluppare una singola intelligenza artificiale può determinare l’emissione di 284 tonnellate di anidride carbonica, cinque volte l’impatto ambientale medio di un’automobile durante la sua vita.

Le grandi aziende tecnologiche, consapevoli dei loro consumi energetici, spesso acquistano compensazioni economiche per rivendicare la neutralità climatica. Tuttavia, alcuni esperti hanno scoperto che molti progetti green esagerano i loro risultati. Google, ad esempio, ha annunciato nel 2021 di voler uscire dall’acquisto di compensazioni per concentrarsi sulle riduzioni assolute delle emissioni, acquistando crediti di rimozione del carbonio solo per le sue emissioni residue.

Impatto dell’AI sulla Decarbonizzazione e Diffusione delle Auto Elettriche

La rapida diffusione delle applicazioni di AI come ChatGPT nelle automobili potrebbe trasformarsi in un paradosso preoccupante nel cammino verso la decarbonizzazione della mobilità. Google, nel suo ultimo rapporto ambientale, ha ammesso che le emissioni di CO2 per le attività di gestione e storage dei dati sono aumentate di quasi la metà rispetto al 2019, raggiungendo 14,3 milioni di tonnellate nel 2023.

L’integrazione dell’AI nei prodotti rende difficile raggiungere l’obiettivo di eliminare tutte le emissioni di carbonio entro il 2030. Sasha Luccioni, analista presso Hugging Face Inc, sottolinea la necessità di valutare l’implementazione dei sistemi di machine learning rispetto all’aumento dei costi energetici ed emissioni.

Uno studio di Goldman Sachs Research stima che la richiesta di energia dei data center crescerà del 160% entro il 2030. Una singola domanda gestita da ChatGPT consuma circa 2,9 wattora di elettricità. La voracità energetica della gestione dei dati si scontra con l’evoluzione delle reti di ricarica elettrica per veicoli elettrici (Bev e Phev). Tra il 2023 e il 2033, l’espansione dei data center e l’accelerazione dell’elettrificazione dei veicoli potrebbero far crescere la domanda di energia in Europa del 40%.

Le Emissioni di Gas Serra di Google

Il colosso della tecnologia Google ha rivelato che i livelli di emissioni sono saliti alle stelle a causa del consumo energetico dell’intelligenza artificiale, rendendo difficile raggiungere gli obiettivi climatici. I supercomputer utilizzati per alimentare i modelli di intelligenza artificiale come Gemini hanno un elevato consumo energetico, compromettendo gli sforzi per dimezzare le emissioni di gas serra entro la fine del decennio.

Nel 2023, Google ha generato 14,3 milioni di tonnellate di CO2, un aumento del 13% rispetto all’anno precedente, equivalente all’impatto annuale di 38 centrali elettriche a gas. Il consumo di elettricità nei data center di Google è cresciuto del 17% lo scorso anno e si prevede che questa tendenza continui in futuro. L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) stima che una ricerca su Google richiede in media 0,3 wattora di elettricità, mentre una richiesta a ChatGPT consuma circa 2,9 wattora.

Google si sta concentrando sul miglioramento dell’efficienza energetica dei modelli di intelligenza artificiale e dell’hardware dei data center, con l’obiettivo di operare con energia pulita priva di emissioni di carbonio 24 ore al giorno entro il 2030.

Le Intelligenze Artificiali Minacciano gli Obiettivi Climatici della Silicon Valley

I dati sono il petrolio del ventunesimo secolo e le intelligenze artificiali sono i motori di una rivoluzione straordinaria in atto. Tuttavia, gli effetti collaterali sono significativi. Microsoft ha firmato un contratto milionario con Occidental Petroleum per la concessione di crediti di carbonio, certificati di realizzazione di progetti di sostenibilità per la riduzione e l’assorbimento di gas serra.

Modelli di IA come ChatGPT, Gemini o Claude sono estremamente energivori. Microsoft ha assistito a un aumento delle emissioni di CO2 di quasi un terzo dal 2020, a causa della costruzione di data center. Google ha registrato un aumento delle emissioni nel 2023 di quasi il 50% rispetto al 2019, attribuibile alla crescente domanda di energia dei centri di elaborazione dati.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) stima che il consumo totale legato ai data center potrebbe raddoppiare rispetto ai livelli del 2022, raggiungendo mille terawattora nel 2026, simile alla domanda energetica del Giappone. Anche l’impiego di acqua è significativo: uno studio prevede che l’IA potrebbe diventare responsabile di circa cinque miliardi di metri cubi di prelievo d’acqua nel 2027, superiore all’utilizzo annuo della Danimarca.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più promettenti del nostro tempo, ma il suo impatto ambientale non può essere ignorato. L’adozione massiccia di AI nei vari settori comporta un aumento significativo del consumo energetico e delle emissioni di CO2, mettendo a rischio gli obiettivi climatici globali. È essenziale che le grandi aziende tecnologiche continuino a investire in soluzioni sostenibili e migliorino l’efficienza energetica dei loro data center.

Nozione base: La transizione ecologica implica il passaggio da un’economia basata sui combustibili fossili a un modello sostenibile che utilizza risorse rinnovabili e riduce le emissioni di gas serra. Questo processo è fondamentale per mitigare i cambiamenti climatici e preservare le risorse naturali.

Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello economico che mira a ridurre al minimo i rifiuti e a utilizzare le risorse in modo più efficiente. Applicata all’intelligenza artificiale, l’economia circolare potrebbe comportare la progettazione di sistemi AI che utilizzano meno energia e materiali, promuovendo il riutilizzo e il riciclo delle risorse tecnologiche. Questo approccio può contribuire significativamente a ridurre l’impatto ambientale dell’AI e a promuovere una sostenibilità a lungo termine.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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