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- L'incendio ha bruciato 300 quintali di rifiuti non pericolosi, principalmente materiali plastici.
- Le operazioni di spegnimento sono durate circa tre ore, con il coinvolgimento di dieci vigili del fuoco e quattro mezzi.
- Il sindaco ha emesso un'ordinanza restrittiva per un raggio di 3 chilometri dall'epicentro dell'incendio, limitando la raccolta e il consumo di prodotti alimentari coltivati e altri alimenti di origine animale.
Nel tardo pomeriggio di venerdì 12 luglio 2024, un vasto incendio ha colpito l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi della società “Fare Futuro Srl” situato in via Angelini, nella zona di Maratta a Terni. L’allarme è scattato alle 19:30, e le fiamme hanno interessato sia il piazzale all’aperto che l’interno del capannone industriale. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco del comando cittadino, supportate da un’autobotte dal distaccamento di Amelia e una dal comando di Perugia, per un totale di dieci persone e quattro mezzi. L’arrivo della centrale del carro schiuma ha permesso di contrastare l’incendio per soffocamento.
Dettagli dell’Intervento e Monitoraggio Ambientale
Le operazioni di spegnimento sono durate circa tre ore, con le fiamme domate intorno alle 22:00. Sul posto erano presenti anche la polizia locale, i carabinieri, i tecnici di ARPA Umbria e il personale dell’USL Umbria 2 per accertamenti. L’ARPA ha installato un campionatore di emergenza Echo Emergency per il campionamento e il monitoraggio delle polveri microinquinanti. I risultati delle analisi saranno pubblicati nelle prossime ore sul portale dell’Agenzia.
L’incendio ha bruciato circa 300 quintali di rifiuti non pericolosi, composti principalmente da materiali plastici. La colonna di fumo nero era visibile a chilometri di distanza, sollevando preoccupazioni tra i residenti. Nonostante la gravità dell’incidente, non sono stati segnalati danni a persone o ad altre proprietà adiacenti.
Ordinanze e Misure Precauzionali
In risposta all’incendio, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha emesso un’ordinanza restrittiva che interessa un raggio di 3 chilometri dall’epicentro dell’incendio, includendo le zone di Borgo Rivo e Gabelletta. Le misure precauzionali includono il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, funghi spontanei, e alimenti di origine animale come uova e latte. È vietato anche l’utilizzo di foraggi e cereali coltivati all’esterno destinati agli animali.
L’ordinanza sottolinea che la mancata ottemperanza comporta l’applicazione dell’art. 650 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro. Il gestore dell’impianto “Fare Futuro Srl” è obbligato a verificare e mettere in sicurezza i luoghi tramite l’impiego di tecnici qualificati e ditte specializzate.
Contesto e Precedenti
Questo incidente non è un caso isolato nella zona di Maratta. Negli ultimi quattro anni, si sono verificati altri tre incendi in depositi di rifiuti nella stessa area, rendendo questo evento un caso unico a livello nazionale. Il consigliere regionale del M5S, Thomas De Luca, ha criticato l’amministrazione comunale per la mancata adozione di ordinanze precauzionali immediate, paragonando la situazione attuale a quella dell’incendio dell’Electroterni di un decennio fa.
Bullet Executive Summary
L’incendio che ha colpito l’impianto di recupero rifiuti “Fare Futuro Srl” a Terni ha sollevato importanti questioni riguardanti la gestione dei rifiuti e la sicurezza ambientale. L’evento ha coinvolto 300 quintali di rifiuti non pericolosi, con una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Le operazioni di spegnimento sono durate tre ore, e sono state adottate misure precauzionali rigorose per proteggere la salute pubblica.
In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale comprendere l’importanza della gestione sicura e sostenibile dei rifiuti. La sostenibilità non riguarda solo la riduzione dell’impatto ambientale, ma anche la protezione della salute pubblica e la prevenzione di incidenti come quello di Terni. La gestione dei rifiuti deve essere integrata in un sistema di economia circolare, dove i materiali vengono recuperati e riutilizzati in modo sicuro ed efficiente.
Una nozione avanzata di economia circolare applicabile a questo caso è l’implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la gestione dei rifiuti. L’uso di sistemi di rilevamento in tempo reale e l’adozione di pratiche di gestione dei rifiuti basate su dati possono prevenire incidenti e migliorare la sicurezza degli impianti. La collaborazione tra enti locali, aziende e cittadini è essenziale per creare un sistema di gestione dei rifiuti resiliente e sostenibile.
In conclusione, l’incendio di Terni ci ricorda l’importanza di una gestione responsabile dei rifiuti e della necessità di adottare misure preventive per proteggere l’ambiente e la salute pubblica. La transizione ecologica richiede un impegno collettivo e l’adozione di tecnologie innovative per garantire un futuro sostenibile.
- Sito ufficiale dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell'Umbria, per informazioni sull'incendio e sul monitoraggio ambientale
- Pagina di ARPA Umbria con monitoraggio dell'aria a Terni, utile per approfondire la qualità dell'aria nella zona dell'incendio
- Sito ufficiale dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell'Umbria, per approfondire sulla situazione ambientale e le misure adottate dopo l'incendio