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La bonifica di Crotone: un’analisi delle decisioni che cambiano il futuro ambientale

Scopri come le decisioni del Ministero dell'Ambiente e le dinamiche politiche locali stanno influenzando la bonifica dell'area SIN di Crotone, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica e la sostenibilità.
  • Il nuovo piano di Eni Rewind prevede di lasciare 362 mila tonnellate di rifiuti pericolosi a Crotone.
  • Il Ministero dell'Ambiente ha approvato il piano il 2 agosto 2024, cambiando le direttive precedenti.
  • L'ex governatore Mario Oliverio critica la decisione, ricordando il Piano di Bonifica Fase 2 approvato nel 2019 che prevedeva l'esportazione dei rifiuti fuori dalla Calabria.

La bonifica dell’area SIN di Crotone è diventata un tema di grande rilevanza, non solo per la comunità locale ma anche per l’intero panorama nazionale. La decisione del Ministero dell’Ambiente di avvicinare lo smaltimento dei rifiuti a Crotone ha sollevato numerose polemiche e preoccupazioni. L’ex governatore Mario Oliverio ha espresso forti critiche, sottolineando come questa decisione rappresenti una grave operazione a danno dei cittadini di Crotone. Oliverio ha ricordato il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta “Glicine” e ha ribadito come, durante il suo mandato, avesse imposto ad Eni Rewind di portare i rifiuti fuori dalla regione Calabria.

Nel 2016, sotto la presidenza di Oliverio, furono approvati il Piano di Gestione dei Rifiuti Regionale e il Piano Amianto Regionale. Successivamente, nel 2019, fu approvato il Piano di Bonifica Fase 2, con la prescrizione ad Eni Rewind di portare i rifiuti speciali pericolosi fuori da Crotone. Tuttavia, le decisioni sono cambiate con la nuova amministrazione regionale guidata da Roberto Occhiuto. Il 12 marzo 2024, il Piano di Gestione dei Rifiuti Regionale è stato modificato, permettendo ad Eni Rewind di presentare un nuovo piano di bonifica che prevede di lasciare i veleni a Crotone. Il Ministero dell’Ambiente ha approvato questo nuovo piano il 2 agosto scorso, rendendo possibile ciò che prima era stato vietato.

Le Reazioni delle Istituzioni Locali

Le istituzioni locali hanno avuto un ruolo cruciale in questa vicenda. Oliverio ha criticato duramente la Regione, la Provincia e il Comune di Crotone per aver avallato questo “scellerato disegno” a danno della città e della salute dei suoi cittadini. Secondo l’ex governatore, senza il complice avallo delle istituzioni locali, non sarebbe stato possibile pervenire a una conclusione così dannosa. Oliverio ha anche criticato il sindaco di Crotone, Enzo Voce, per non aver preso una posizione decisa contro le modifiche al Piano di Gestione dei Rifiuti.

Il sindaco Voce ha risposto chiedendo le dimissioni del generale Emilio Errigo, commissario straordinario delegato per gli interventi di bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Crotone. Voce ha sottolineato come il decreto del Ministero dell’Ambiente presenti incongruenze e come la ricerca di discariche alternative non sia stata fatta adeguatamente. Secondo Voce, esistono discariche anche all’estero, in paesi come Norvegia, Svezia e Austria, dove potrebbero essere portati i rifiuti della bonifica.

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Il Piano Operativo di Bonifica

Il Piano Operativo di Bonifica Fase 2, presentato da Eni Rewind e approvato dal Ministero dell’Ambiente, prevede la rimozione di 759 mila tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi dall’area industriale dismessa di Crotone. Di queste, 362 mila tonnellate di rifiuti pericolosi saranno smaltite nell’impianto di località Columbra, di proprietà della società Sovreco, mentre le restanti 397 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi troveranno spazio negli impianti tra Puglia, Basilicata e Sicilia.

Il decreto del Ministero impone alla Regione di avviare le procedure per modificare il Provvedimento Unico Autorizzatorio Regionale (Paur), che attualmente vieta il conferimento di rifiuti nelle strutture calabresi. Inoltre, il Ministero ha stabilito che le operazioni di bonifica dei rifiuti contenenti amianto devono essere temporaneamente stoccate nell’impianto D15 e successivamente conferite in impianti nazionali o in siti esteri autorizzati.

Le Dichiarazioni del Commissario Straordinario

Il commissario straordinario Emilio Errigo ha difeso il decreto adottato dal Ministero dell’Ambiente, definendolo una soluzione equilibrata e ragionevole per dare avvio alla bonifica del progetto stralcio. Errigo ha sottolineato come il decreto sia il risultato di una conferenza decisoria a cui hanno partecipato tutti gli enti interessati e come il supplemento istruttorio richiesto sulla disponibilità di impianti idonei a ricevere rifiuti pericolosi, anche all’estero, abbia dato esito negativo.

Errigo ha inoltre criticato le polemiche sollevate dai media e dalle istituzioni locali, definendole ispirate da visioni politiche e populiste. Ha ribadito l’urgenza di rimuovere i rifiuti della discarica ex Pertusola, che da decenni sono abbancati in mezzo alla spiaggia e al porto di Crotone. Il commissario ha dichiarato che adotterà tutti gli atti di competenza per accelerare il percorso di bonifica e rimetterlo in linea con le normative vigenti.

Bullet Executive Summary

La bonifica dell’area SIN di Crotone rappresenta un caso emblematico di come la gestione dei rifiuti e la sostenibilità ambientale possano entrare in conflitto con interessi economici e politici. La decisione del Ministero dell’Ambiente di permettere ad Eni Rewind di lasciare i rifiuti a Crotone ha sollevato preoccupazioni per la salute pubblica e ha messo in luce le responsabilità delle istituzioni locali. La vicenda evidenzia l’importanza di una gestione trasparente e responsabile dei rifiuti, che tenga conto delle esigenze delle comunità locali e delle normative ambientali.

Nozione base: La transizione ecologica è un processo che mira a trasformare il sistema economico e produttivo in modo da ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. Questo include la gestione responsabile dei rifiuti e la bonifica dei siti contaminati.

Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello economico che si basa sulla riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali, con l’obiettivo di minimizzare i rifiuti e l’uso delle risorse naturali. Applicare i principi dell’economia circolare alla gestione dei rifiuti industriali, come nel caso di Crotone, può contribuire a creare un sistema più sostenibile e resiliente.

In conclusione, la vicenda della bonifica di Crotone ci invita a riflettere sull’importanza di una gestione responsabile e sostenibile dei rifiuti, che tenga conto delle esigenze delle comunità locali e delle normative ambientali. Solo attraverso un approccio trasparente e collaborativo sarà possibile garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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