Mobilità sostenibile in Italia: perché siamo ancora lontani dagli obiettivi del 2030

La transizione verso una mobilità sostenibile in Italia procede a rilento, nonostante gli sforzi e le politiche messe in atto per promuovere l’adozione di veicoli elettrici e biocarburanti. Alla fine del 2024, si prevede che le nuove auto elettriche in circolazione sulle strade italiane saranno più di 80.000, portando il totale a 300.000 unità. Tuttavia, questo numero è ancora lontano dall’obiettivo di 4,3 milioni di veicoli elettrici fissato per il 2030 dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

Antonio Sileo, Programme Director presso Fondazione Eni Enrico Mattei e Direttore Area Sostenibilità presso I-Com, ha sottolineato che, nonostante le politiche a favore dell’elettrificazione e dei biocarburanti, i combustibili fossili continuano a soddisfare il 95% del fabbisogno energetico del settore dei trasporti. Questo settore è responsabile del 21,3% delle emissioni globali di anidride carbonica.

Biocarburanti: Una Soluzione Parziale

I biocarburanti rappresentano una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti. Secondo le stime, nel 2030 i biocarburanti di prima generazione potrebbero rappresentare il 2,3% del consumo complessivo dei trasporti, mentre i biocarburanti avanzati potrebbero superare l’obiettivo del 5,5% fissato dalla direttiva europea RED III, raggiungendo l’11,6% grazie ai meccanismi di incentivazione per il biometano avanzato e altri biocarburanti avanzati.

Paolo Angelini, Amministratore Delegato di BolognaFiere Water&Energy, ha dichiarato che il settore dei trasporti assorbe il 26,2% del consumo finale di energia a livello mondiale e il 28% nell’Unione Europea. Gli obiettivi di sostenibilità hanno spinto l’industria automobilistica a innovare e a ricercare nuovi carburanti ecologici. Durante la manifestazione “Fueling Tomorrow”, in programma dal 9 all’11 ottobre a BolognaFiere, si discuterà ampiamente di biocarburanti, idrogeno e del futuro della mobilità e dell’industria.

La Situazione delle Colonnine di Ricarica in Italia

Nonostante la crescita del numero di punti di ricarica per veicoli elettrici, il mercato delle auto elettriche in Italia rimane stagnante. Al 30 giugno 2024, erano installati 56.992 punti di ricarica a uso pubblico, in crescita di 11.782 unità rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la quota delle immatricolazioni di veicoli elettrici è rimasta ferma al 3,8%, esattamente come nel 2023.

L’Italia è ben posizionata in termini di punti di ricarica, con un numero superiore solo a Paesi Bassi, Germania, Francia e Belgio. Tuttavia, la quota di auto elettriche sul mercato totale in questi paesi è significativamente più alta: circa il 18% in Germania e il 13% in Francia.

Il Futuro della Mobilità Sostenibile

Per il futuro, si guarda al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede l’installazione di oltre 41.000 punti di ricarica ad alta e altissima potenza entro la fine del 2025. Attualmente, il 17,9% dei punti installati è in attesa di collegamento e attivazione. Secondo Fabio Pressi, presidente di E-Motus, sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, per centrare gli obiettivi del Piano.

Bullet Executive Summary

La transizione ecologica nel settore dei trasporti è una sfida complessa che richiede un approccio integrato e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti. La lentezza con cui procede la sostituzione del parco auto in Italia evidenzia la necessità di politiche più efficaci e di un maggiore impegno da parte di tutti.

Transizione ecologica significa passare da un modello economico basato sui combustibili fossili a uno sostenibile, che utilizzi risorse rinnovabili e riduca le emissioni di gas serra. Questo processo è fondamentale per combattere il cambiamento climatico e preservare le risorse naturali per le future generazioni.

Un concetto avanzato di economia circolare applicabile al tema della mobilità sostenibile è quello di “car sharing” e “ride sharing”. Questi modelli riducono il numero di veicoli in circolazione, ottimizzano l’uso delle risorse e diminuiscono le emissioni complessive. Adottare questi modelli su larga scala potrebbe accelerare significativamente la transizione verso una mobilità più sostenibile.

In conclusione, la strada verso una mobilità sostenibile è ancora lunga e richiede un impegno costante e coordinato. Solo attraverso l’innovazione, la collaborazione e l’adozione di politiche efficaci sarà possibile raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e garantire un futuro sostenibile per tutti.