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Monitoraggio ambientale in Sardegna: scopri i risultati della Goletta Verde

La Goletta Verde di Legambiente fa tappa a Olbia: dati significativi sulle acque sarde e il potenziale energetico dell'isola per una transizione ecologica.
  • La Sardegna potrebbe diventare la prima regione italiana a raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2030.
  • Attualmente, la domanda elettrica della Sardegna è di 8.922 GWh, coperta principalmente da fonti fossili.
  • Durante il monitoraggio delle acque sarde, il 21% dei campionamenti è risultato fuori dai limiti di legge.

La Goletta Verde di Legambiente ha recentemente fatto tappa a Olbia, in Sardegna, come parte del suo viaggio annuale per monitorare e promuovere la salute delle coste italiane. Questa iniziativa, che si inserisce nel più ampio contesto della transizione ecologica e della sostenibilità, ha portato alla luce dati significativi sullo stato delle acque sarde e sulle potenzialità energetiche dell’isola. La Sardegna, infatti, potrebbe diventare la prima regione italiana a raggiungere il 100% di energia rinnovabile, un obiettivo ambizioso ma necessario per affrontare la crisi climatica.

Energia Rinnovabile e Sostenibilità in Sardegna

Durante il primo giorno della tappa a Olbia, il tema centrale è stato quello delle energie rinnovabili e del futuro energetico del Paese. Legambiente ha sottolineato l’importanza di accelerare il passo a livello territoriale, evidenziando come la Sardegna possa diventare la prima regione italiana a raggiungere il 100% di energia rinnovabile. Questo processo deve essere condiviso e partecipato, assumendo la biodiversità, il paesaggio e il patrimonio culturale come basi imprescindibili.

La Sardegna ha un grande potenziale per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, con importanti ricadute sociali ed economiche, tra cui la creazione di nuovi posti di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi climatici. L’isola deve attivarsi per raggiungere 6,2 GW di potenza installata aggiuntiva entro il 2030, necessari per abbandonare le fonti fossili. È fondamentale valutare i progetti in modo coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione e rafforzamento del capitale naturale, sociale ed economico.

Attualmente, la Sardegna è una regione a forte trazione energetica fossile, con una domanda elettrica pari a 8.922 GWh nel 2022, coperta principalmente da 2.388,97 MW di potenza installata da termoelettrico, che produce 9.951,47 GWh. Il maggior contributo arriva dal carbone con 4.713,10 GWh di produzione elettrica, seguito dal petrolio con 309,70 GWh. Il gas fossile contribuisce appena con 7,9 GWh, rendendo la Sardegna l’unica regione italiana a non avere un’infrastruttura ramificata di gas fossile.

Monitoraggio delle Acque Sarde

La Goletta Verde ha anche svolto un’importante attività di monitoraggio delle acque sarde, raccogliendo e analizzando campioni per valutare la salute dei mari dell’isola. Tra il 24 e il 28 giugno 2023, sono stati effettuati ventinove campionamenti, di cui sei sono risultati fuori dai limiti di legge. Questo rappresenta il 21% dei punti campionati lungo le coste sarde.

I punti critici identificati includono la spiaggia di Calamosca a Cagliari, la foce del San Giovanni ad Alghero e la foce del Rio Cuggiani a San Pietro a Mare, nel comune di Valledoria. Altri punti inquinati sono la foce del Rio Foxi a Quartu Sant’Elena, il fiume Cedrino e il tratto di mare dei Bastioni Cristoforo Colombo ad Alghero. Questi dati indicano un lieve peggioramento rispetto agli anni precedenti, con forti criticità nelle foci dei fiumi e nella spiaggia di Calamosca, una delle più frequentate a Cagliari.

Le analisi di Legambiente si basano sui valori limite della normativa sulle acque di balneazione (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010), indagando parametri microbiologici come enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Questi rappresentano un indice di inquinamento, con valori superiori a 200 UFC/100 ml per gli enterococchi intestinali e 500 UFC/100 ml per Escherichia coli che indicano inquinamento, mentre valori superiori a 400 UFC/100 ml e 1000 UFC/100 ml rispettivamente indicano forte inquinamento.

Prospettive Future e Sfide

La Sardegna ha dimostrato di avere un grande potenziale per diventare un laboratorio di sostenibilità e transizione energetica. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. La mancanza di un quadro regolatorio e autorizzativo chiaro e di regole e tempi certi per le imprese genera situazioni che spaventano i cittadini. È necessario adeguare le normative e fornire strumenti idonei per tutte le regioni, inclusa la Sardegna, affinché possano svolgere un ruolo da protagoniste nella transizione energetica.

La Sardegna sta pagando un prezzo elevato per gli effetti dei cambiamenti climatici, con criticità come la forte siccità che devono essere affrontate urgentemente. La transizione energetica è necessaria per fronteggiare gli impatti del cambiamento climatico, ma non deve andare in concorrenza con la tutela del paesaggio e l’identità delle comunità locali. È essenziale dialogare con cittadini, istituzioni e imprese per garantire che il processo di cambiamento avvenga in maniera giusta e condivisa.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la Goletta Verde di Legambiente ha portato alla luce dati significativi sulla salute delle acque sarde e sulle potenzialità energetiche dell’isola. La Sardegna ha il potenziale per diventare la prima regione italiana a raggiungere il 100% di energia rinnovabile, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare. La transizione energetica è necessaria per affrontare la crisi climatica, ma deve essere gestita in modo da tutelare il paesaggio e l’identità delle comunità locali.

Nozione base: La transizione ecologica è il processo di trasformazione delle economie e delle società verso modelli di sviluppo sostenibili, riducendo l’uso di risorse naturali e le emissioni di gas serra.

Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica la condivisione, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclaggio dei materiali e dei prodotti esistenti il più a lungo possibile, creando un ciclo continuo che riduce i rifiuti e l’uso di risorse naturali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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