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Obiettivi di sviluppo sostenibile 2024: emergono nuove sfide globali

Il Rapporto 2024 sugli SDGs rivela che solo il 17% dei target è in linea con le attese, mentre disuguaglianze e crisi ambientali continuano a crescere.
  • Solo il 17% degli obiettivi di sviluppo sostenibile è in linea con le aspettative.
  • Nel 2023, 23 milioni di persone sono scivolate nella povertà estrema.
  • Il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato, aggravando le crisi ambientali.
  • In Italia, il 22,8% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale.
  • Nel 2022, il numero di sfollati è salito a quasi 120 milioni a causa di conflitti armati.

Rapporto 2024 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: una corsa contro il tempo

Il resoconto dell’Istat relativo agli SDGs (Sustainable Development Goals) offre un’analisi dettagliata e aggiornata delle statistiche impiegate per sorvegliare l’avanzamento dell’Agenda 2030 in Italia. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile mirano a bilanciare le componenti sociali, economiche, ambientali e istituzionali della crescita, estendendo gli Obiettivi del Millennio. Il Rapporto sugli SDGs 2024, presentato a New York il 27 giugno 2024, esamina i progressi raggiunti globalmente nei confronti degli obiettivi dell’Agenda 2030, impiegando dati correnti e stime per valutare ogni obiettivo e i suoi target specifici. Solo il 17% di tali target coincide con le attese. Circa la metà mostra progressi ridotti o moderati, mentre oltre il 33% è stagnante o ha avuto un’inversione negativa. Emergono crescenti disuguaglianze a livello mondiale, con 23 milioni di persone spinte verso la povertà estrema e più di 100 milioni che affrontano la fame rispetto al 2019. Le crisi ambientali segnano una costante minaccia per gli ecosistemi mondiali, con il 2023 registrato come l’anno più caldo di sempre. Il resoconto sottolinea chiaramente la necessità di accelerare le azioni su cambiamenti climatici, pace e sicurezza, e riduzione delle disuguaglianze.

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Monitoraggio globale degli SDGs

Il Rapporto 2024 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, redatto dalle Nazioni Unite, costituisce la principale risorsa di monitoraggio sui progressi mondiali relativi all’Agenda 2030. Questa pubblicazione utilizza dati aggiornati e stime per offrire un’analisi completa delle sfide e dei risultati relativi agli SDGs. Il documento è preparato da UN DESA in collaborazione con oltre 50 agenzie internazionali e regionali, facendo riferimento a dati provenienti da più di 200 nazioni. Il Rapporto SDGs 2024 evidenzia che il percorso per raggiungere gli SDGs è ancora intriso di sfide complesse. Con solo il 17% degli obiettivi che soddisfa le aspettative, appare chiaramente che molti sono fuori portata. Quasi la metà degli obiettivi mostra un avanzamento modesto o mediocre, e un terzo è fermo o in regresso. Gli effetti della pandemia di Covid-19 sono ancora molto evidenti, con impatti economici e sociali severi che hanno ampliato ulteriormente le disuguaglianze globali. Nel 2022, 23 milioni in più di individui sono scivolati nella povertà estrema, mentre oltre 100 milioni soffrono la fame rispetto al 2019. Le guerre in paesi come Ucraina, Gaza, e Sudan hanno fatto ammontare il numero degli sfollati a quasi 120 milioni entro maggio 2024. Inoltre, le vittime civili sono incrementate del 72% dal 2022 al 2023, mostrando l’impatto devastante di questi conflitti. Il cambiamento climatico continua a essere una delle sfide più urgenti: il 2023 è stato l’anno più caldo mai misurato e le emissioni di gas serra sono in costante crescita, minacciando gli ecosistemi mondiali.

Azioni prioritarie per il futuro

Il rapporto del 2024 mette in luce le aree che necessitano di interventi urgenti affinché l’obiettivo del 2030 sia realizzato. Pace e sicurezza sono considerati di massima priorità: risolvere i conflitti armati in corso e prevenire future guerre tramite il dialogo e la diplomazia sono fondamentali per garantire un progresso sostenibile. È anche essenziale promuovere la solidarietà internazionale, supportando finanziariamente i paesi in via di sviluppo e riformando l’architettura finanziaria globale per incentivare gli investimenti negli SDGs. Altre aree fondamentali includono lo sviluppo di partenariati innovativi e l’investimento nei processi di transizione alimentare, energetica e digitale, oltre al sostegno per il raggiungimento della parità di genere, poiché l’eliminazione delle barriere di genere è fondamentale per conseguire molti obiettivi.

Il progresso degli SDGs in Italia

In Italia, il Settimo Rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile vede una situazione mista tra passi avanti e criticità. Per quanto concerne il Goal 1, porre fine alla povertà, la situazione è peggiorata con un’incidenza del 9,8%, il valore più alto dal 2014. Nel 2023, circa 13,4 milioni di persone in Italia erano a rischio di povertà o esclusione sociale, equivalenti al 22,8% della popolazione. Relativamente al Goal 2, eliminazione della fame, l’1,5% dei residenti italiani continua a soffrire di insicurezza alimentare, mentre il tasso di bambini e adolescenti in sovrappeso è in aumento.

Per il Goal 3, salute e benessere, c’è stata una riduzione di circa 53mila morti rispetto al 2022, con un’aspettativa di vita alla nascita di 83,1 anni. Tuttavia, la vita in buona salute alla nascita è diminuita. Parlando del Goal 4, istruzione di qualità, il 21,4% degli studenti di 15 anni non raggiunge il livello base di competenza in lettura, mentre peggiorano le competenze matematiche.

Con riferimento al Goal 5, uguaglianza di genere, la situazione è critica con 128 omicidi di donne nel 2022, l’82,8% delle quali uccise da partner attuali, precedenti o parenti. Per quanto concerne il Goal 6, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, l’Italia è terza tra i paesi dell’UE per consumo pro capite di acqua potabile, ma la rete di distribuzione ha un’efficienza del 57,6%.

Analizzando il Goal 7, energia pulita e accessibile, i consumi energetici sono diminuiti del 3,1% nel 2022, con un’intensità energetica raggiungendo poco meno dell’85% del valore medio UE. Per il Goal 8, lavoro dignitoso e crescita economica, c’è stato un incremento del tasso di occupazione dei 20-64enni e una diminuzione del tasso di disoccupazione.

Parlando del Goal 9, imprese, innovazione e infrastrutture, c’è una sfida significativa legata alla riduzione delle emissioni di CO2, che sono aumentate nel 2022. Per il Goal 10, ridurre le disuguaglianze, c’è stato un miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, ma un degrado del potere d’acquisto a causa dell’aumento dei prezzi al consumo.

Relativamente al Goal 11, città e comunità sostenibili, la situazione del trasporto pubblico è peggiorata, mentre la gestione delle risorse ha visto una riduzione nella produzione di rifiuti urbani. Con riferimento al Goal 12, consumo e produzione responsabili, c’è stato un aumento del consumo interno di materia, ma con una diminuzione in relazione al PIL. Per il Goal 13, lotta contro il cambiamento climatico, le emissioni di gas serra sono stabili, ma con dinamiche opposte tra famiglie e attività produttive.

Il Goal 14, vita sott’acqua, segnala un aumento dei rifiuti marini spiaggiati, mentre il Goal 15, vita sulla terra, indica un aumento delle superfici forestali certificate, ma anche un’accelerazione del consumo di suolo. Il Goal 16, pace, giustizia e istituzioni solide, evidenzia un aumento del tasso di omicidi volontari e un’assenza di miglioramento nel livello di affollamento delle carceri. Infine, il Goal 17, partnership per gli obiettivi, suggerisce una lieve diminuzione del rapporto tra le entrate fiscali delle Amministrazioni Pubbliche e il PIL.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il Rapporto 2024 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dipinge un quadro complesso e sfaccettato. Se da un lato si sono registrati avanzamenti in alcune aree chiave, dall’altro diversi obiettivi risultano ancora lontani dall’essere raggiunti. L’impatto della pandemia di Covid-19, i conflitti armati e i cambiamenti climatici hanno avuto effetti devastanti sui progressi globali. Tuttavia, vi sono segni che il cambiamento è possibile, a patto di un impegno costante e coordinato per preservare e ampliare tali progressi.

La transizione ecologica emerge come un concetto chiave per promuovere un futuro sostenibile. Questo richiede un cambiamento radicale nei modelli di produzione e consumo, incentivando l’uso di energia rinnovabile, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra. La collaborazione di tutti i settori della società, dai governi alle aziende fino ai cittadini, è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e garantire un avvenire prospero e sostenibile per le generazioni future.

Un aspetto avanzato della transizione ecologica concerne l’economia circolare, un modello che punta a minimizzare i rifiuti e ottimizzare l’uso delle risorse. Questo non solo aiuta a ridurre l’impatto ambientale, ma crea anche nuove opportunità economiche e posti di lavoro. Implementare l’economia circolare necessita di innovazione, investimenti in nuove tecnologie e un cambiamento culturale verso la sostenibilità. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione a lungo termine, sarà possibile trasformare l’economia e garantire un futuro sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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