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Quasi 14 miliardi di euro per la transizione ecologica grazie ai Btp green

L'Italia ha destinato 13,9 miliardi di euro a iniziative ambientali tramite Btp green, riducendo le emissioni di CO2 e stimolando l'economia con oltre 320 mila nuovi posti di lavoro.
  • Finanziamenti per 13,9 miliardi di euro destinati a iniziative ambientali.
  • Riduzione di oltre 66 milioni di tonnellate di CO2, pari a una significativa parte delle emissioni totali del paese.
  • Generazione di 320 mila nuovi posti di lavoro grazie ai Btp green.
  • Il 54% delle risorse destinate al Mezzogiorno e al Centro Italia.

Nel corso dell’ultimo anno, l’Italia ha finanziato iniziative ambientali per un valore di 13,9 miliardi di euro grazie all’emissione di Btp green. Le risorse reperite dalle obbligazioni verdi, pari a 13,8 miliardi di euro, sono state interamente utilizzate per la spesa ambientale prevista dal bilancio dello Stato nel quadriennio 2020-2023. Questi fondi sono stati destinati allo sviluppo di sei categorie: fonti rinnovabili, efficienza energetica, trasporti sostenibili, prevenzione e controllo dell’inquinamento, tutela ambientale e biodiversità, e il settore della ricerca.

Grazie ai Btp green, l’Italia ha ottenuto una performance significativa in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. Escludendo il settore della ricerca, le altre cinque categorie hanno contribuito a un risparmio di oltre 66 milioni di tonnellate di CO2, una cifra notevole se raffrontata alle emissioni totali del Paese, che superano i 400 milioni di tonnellate. Questi dati emergono dal rapporto 2024 “Allocazione e impatto dei proventi raccolti tramite emissioni di Btp green del 2023”, pubblicato dal Ministero dell’Economia.

Lo studio sulla distribuzione geografica delle risorse evidenzia che il 54% delle spese finanziate è stato destinato alle regioni del Mezzogiorno e del Centro, con percentuali rispettivamente del 29% e del 25%. Queste aree necessitano di maggiori investimenti infrastrutturali ambientali. Una minima parte delle risorse, circa l’1%, è stata destinata all’estero per accordi internazionali volti alla tutela ambientale e alla prevenzione dell’inquinamento.

I Btp green hanno avuto benefici significativi sul Pil, sull’occupazione e sullo sviluppo sostenibile. Le risorse allocate hanno generato un valore economico di circa 20 miliardi di euro, pari all’1% del Pil del 2023. Ogni milione di euro investito ha prodotto un ritorno economico di 1,5 milioni di euro, dimostrando l’efficacia economica di questo strumento. Inoltre, l’allocazione delle risorse ha stimolato la domanda di lavoro, con oltre 320 mila nuove unità di lavoro generate. Ogni milione di euro di spese ha attivato 23 unità di lavoro.

Le emissioni di Btp green hanno contribuito a un passo significativo nella direzione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il 66% delle risorse è stato destinato al raggiungimento dei Goal 7 (Energia pulita e accessibile), 11 (Città e comunità sostenibili) e 13 (Lotta al cambiamento climatico). L’analisi indica che il 99% delle risorse finanziate dai Btp green nel 2023 è in linea con gli obiettivi della Tassonomia europea.

Risparmio europeo e green bond per finanziare la transizione verde

La conferma di Ursula von der Leyen e l’appoggio dei Verdi rilanciano l’attenzione sugli strumenti economici per sostenere il nuovo Green Deal con un approccio di “pragmatismo, neutralità tecnologica e innovazione”. Enrico Letta, presentando ai ministri dell’Eurogruppo un rapporto sul futuro del mercato interno dell’Unione europea, ha sottolineato la necessità di creare un prodotto di risparmio europeo per incanalare il denaro fermo dei cittadini Ue verso l’economia reale e finanziare la transizione verde.

L’iniziativa, denominata “Unione dei risparmi e degli investimenti”, è essenziale per portare a compimento l’Unione del mercato dei capitali. Mario Draghi, nel suo rapporto sulla competitività, ha parlato di 500 miliardi di euro all’anno necessari per la transizione energetica e digitale. Per Letta, è urgente agire come risposta preventiva alla possibile vittoria di Donald Trump nelle presidenziali Usa di novembre, che potrebbe comportare un disimpegno americano dalla Nato.

Un esempio di transizione ecologica viene da Bankitalia, che ha aumentato gli investimenti in green bond. Nel 2023, la Banca centrale ha investito 189,1 miliardi di euro privilegiando titoli di Stato e obbligazioni sostenibili. Questo emerge dal terzo Rapporto sugli investimenti sostenibili e i rischi climatici. Bankitalia ha consolidato gli investimenti per 189,1 miliardi di euro, privilegiando titoli di stato e obbligazioni sostenibili.

Il rapporto evidenzia che, per facilitare la transizione ecologica, nel 2023 è stato ampliato il portafoglio tematico costituito nel 2022 su imprese dell’area dell’euro con attività per la transizione verso un’economia a basse emissioni. La Banca ha continuato il dialogo con aziende responsabili delle emissioni di gas serra nel portafoglio azionario e ha proseguito gli acquisti di obbligazioni verdi (green bonds).

Alla fine del 2023, il valore di mercato degli investimenti di Bankitalia relativi al portafoglio finanziario in euro, alle riserve valutarie e al Fondo pensione complementare era pari a 189,1 miliardi di euro. Il portafoglio finanziario, con un valore di 143,8 miliardi di euro, è dominato per l’84% da titoli di Stato, prevalentemente dell’area dell’euro e di Paesi che emettono le principali valute, con caratteristiche di sicurezza e liquidità. La quota delle obbligazioni sostenibili, il cui acquisto è iniziato nel 2020, è cresciuta raggiungendo il 4% per i titoli di Stato (2,8% nel 2022), il 24% per i titoli sovranazionali delle agenzie (20,5% nel 2022) e il 5% per le obbligazioni societarie.

Un prodotto di risparmio europeo per finanziare la transizione green

L’ex premier italiano Enrico Letta ha presentato all’Eurogruppo un rapporto sul Mercato unico, sottolineando la necessità di creare un prodotto di risparmio europeo vantaggioso per i cittadini per finanziare la transizione verde e attivare investimenti pubblici. L’invito a Letta è stato rivolto dal presidente Paschal Donohoe, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del ruolo dell’Eurogruppo nell’Unione del mercato dei capitali, che Letta chiama “Unione dei risparmi e degli investimenti”.

Nonostante i dubbi di alcune piazze finanziarie, come quella lussemburghese e quella estone, la riunione è iniziata con la Germania contraria a un altro debito comune per finanziare nuove priorità Ue, come la doppia transizione verde e digitale e la difesa. Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha acceso la miccia, affermando che è ora di iniziare una discussione su nuovi strumenti comuni per obiettivi comuni, considerando che il Next Generation Eu scadrà tra due anni e mezzo.

Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha escluso la mutualizzazione della responsabilità del debito pubblico, affermando che gli Stati devono assumersi la responsabilità delle proprie finanze pubbliche. Per il 2025, l’Eurogruppo ha confermato un orientamento restrittivo per gli Stati europei, specialmente per quelli con elevato deficit e debito.

Il commissario Gentiloni ha fatto intuire una decisione della Commissione Ue nei confronti delle riunioni informali organizzate dalla presidenza ungherese. Alla domanda sulla partecipazione all’Eurogruppo informale a Budapest, Gentiloni ha risposto “vedremo”. Ore dopo, il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer ha annunciato su X che, alla luce dei recenti sviluppi e dell’inizio della presidenza ungherese, la presidente von der Leyen ha deciso che la Commissione Ue sarà rappresentata a livello di alti funzionari durante le riunioni informali del Consiglio e che la visita del Collegio non avrà luogo.

Bullet Executive Summary

La transizione ecologica è un processo fondamentale per il futuro del nostro pianeta e delle nostre economie. La creazione di strumenti finanziari come i Btp green e i prodotti di risparmio europei per finanziare la transizione verde rappresenta un passo importante verso un’economia più sostenibile e resiliente. Questi strumenti non solo contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma stimolano anche la crescita economica e la creazione di posti di lavoro.

Una nozione base di transizione ecologica riguarda la necessità di ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’adozione di energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Questo è essenziale per mitigare i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente per le future generazioni.

Inoltre, una nozione avanzata di economia circolare implica la progettazione di prodotti e processi che minimizzano i rifiuti e massimizzano l’uso delle risorse. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea anche nuove opportunità economiche e promuove l’innovazione.

In conclusione, la transizione ecologica e l’economia circolare non sono solo obiettivi ambientali, ma anche economici e sociali. Investire in questi settori significa costruire un futuro più sostenibile e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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