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Scopri come il progetto FARMWISE rivoluziona l’agricoltura irrigua

L'uso di Intelligenza Artificiale e biosensori per una gestione idrica sostenibile, con risultati concreti presentati al primo webinar del progetto FARMWISE.
  • Riduzione dell'azoto fino al 80% grazie all'uso del biochar.
  • Risparmio di 3.146 metri cubi d'acqua per ettaro per il prato stabile nel progetto SUPERIRRI.
  • Introduzione di paratoie automatizzate e sensoristica smart per una gestione idrica ottimizzata.

Il 24 luglio 2024, presso la sede dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue (ANBI) a Roma, si è tenuto il primo webinar del progetto FARMWISE, finanziato da Horizon Europe e guidato dall’Università svedese di Lund (Ulund). Questo progetto, che si estenderà dal 2024 al 2026, mira a migliorare la gestione delle risorse idriche in agricoltura attraverso l’uso di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (IA), il biochar e i biosensori.

Il progetto vede la partecipazione di numerosi esperti e istituzioni, tra cui Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, Ronny Berndtsson, professore presso Ulund, Attilio Toscano e Elisa Michelini dell’Università di Bologna (Unibo), Raffaella Zucaro, direttrice generale del Canale Emiliano Romagnolo (C. E. R.), Francesco Battistoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, e Alessandro Monteleone, dirigente di ricerca presso CREA Politiche Bioeconomia.

Biochar e Biosensori: Tecnologie per la Sostenibilità Ambientale

Il biochar, un materiale derivato dal carbone vegetale ottenuto tramite pirolisi di biomassa, è uno degli strumenti chiave sviluppati nel progetto FARMWISE. Questo materiale ha dimostrato proprietà di assorbimento di agenti inquinanti come nitrati e fosfati, con prove effettuate presso l’Acqua Campus C. E. R.-ANBI che hanno mostrato un abbattimento dell’azoto fino all’80%.

Parallelamente, l’Università di Bologna ha sviluppato biosensori “green” a basso costo per il rilevamento di inquinanti come organofosfati, contaminazione microbica e mercurio nell’acqua. Questi biosensori utilizzano la bioluminescenza, una tecnologia basata su organismi che emettono luce, per rilevare la presenza di contaminanti in modo rapido, economico e affidabile. La bioluminescenza, simile a quella delle lucciole, permette di individuare i contaminanti attraverso un’emissione luminosa.

Intelligenza Artificiale e Dati Satellitari per una Gestione Efficiente

Grazie all’utilizzo di dati satellitari e database di Intelligenza Artificiale, il progetto FARMWISE sviluppa indicatori per valutare l’impatto della fertilizzazione, la qualità dell’acqua e il rischio di inquinamento da lisciviazione. Questi strumenti permettono di rendere fruibili i risultati della ricerca ad agricoltori, enti pubblici e autorità preposte, migliorando la gestione delle risorse idriche in agricoltura.

Il presidente di ANBI, Francesco Vincenzi, ha sottolineato l’importanza di questa ricerca per la salute pubblica, soprattutto in relazione all’utilizzo delle acque reflue in agricoltura. In Italia, uno dei principali ostacoli all’uso di questa risorsa è l’incapacità dei depuratori di intercettare microplastiche e altri inquinanti lesivi della salubrità alimentare. Un sistema di alert e la certificazione di un ente terzo aumenterebbero le garanzie per i consumatori.

Progetto SUPERIRRI: Risparmio Idrico e Sostenibilità

Il progetto SUPERIRRI, capofila il Canale Emiliano Romagnolo in collaborazione con CRPA-Centro Ricerche Produzioni Animali e ANBI Acqua Campus, ha presentato risultati promettenti per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche. Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha introdotto tecnologie avanzate di irrigazione, paratoie automatizzate e sensoristica smart per ridurre l’acqua utilizzata nella coltivazione del prato stabile e del riso, due colture tipiche della regione.

I primi risultati mostrano un risparmio di 3.146 metri cubi d’acqua per ettaro per il prato stabile e di 1.189 metri cubi per ettaro per il riso. Questo risparmio significativo è stato ottenuto grazie all’introduzione di paratoie automatizzate per i sistemi irrigui di superficie, che occupano circa il 15% dei sistemi irrigui regionali.

Bullet Executive Summary

Il progetto FARMWISE rappresenta un passo significativo verso una gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche in agricoltura, integrando tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale e i biosensori. La ricerca dell’Università di Bologna e del Canale Emiliano Romagnolo ha aperto nuovi scenari per la garanzia della qualità del cibo italiano e per il monitoraggio dello stato delle risorse idriche utilizzate dagli agricoltori. Il progetto SUPERIRRI, con i suoi risultati promettenti, dimostra come l’innovazione tecnologica possa contribuire a un uso più sostenibile delle risorse idriche, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dei prodotti agricoli.

Nozione base: La transizione ecologica è un processo che mira a trasformare i modelli di produzione e consumo per renderli più sostenibili dal punto di vista ambientale, riducendo l’impatto negativo sull’ecosistema.

Nozione avanzata: L’economia circolare è un modello economico che si basa sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione dell’uso delle risorse, promuovendo il riutilizzo, il riciclo e la rigenerazione dei materiali e dei prodotti. Questo approccio è fondamentale per affrontare le sfide ambientali e garantire la sostenibilità a lungo termine.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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