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Strategie efficaci per la decarbonizzazione della navigazione entro il 2050

Scopri come la Regione Sardegna e il settore marittimo stanno affrontando la sfida delle emissioni zero con innovazioni tecnologiche e investimenti significativi.
  • Il trasporto marittimo è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di gas serra.
  • Le emissioni del settore sono aumentate del 20% negli ultimi dieci anni.
  • Il costo della decarbonizzazione della navigazione potrebbe superare i tremila miliardi di dollari nei prossimi 25 anni.
  • Il PNRR ha destinato circa 700 milioni di euro per l'elettrificazione di una cinquantina di porti.
  • Un pacchetto di aiuti della Commissione Europea di 570 milioni di euro incentiva l'uso dell'energia elettrica nei porti.

I grandi obiettivi di decarbonizzazione della navigazione

La decarbonizzazione della navigazione rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo. Il trasporto marittimo, che muove oltre l’80% del volume degli scambi commerciali globali, è responsabile di circa il 3% delle emissioni totali di gas serra. Negli ultimi dieci anni, le emissioni del settore sono aumentate del 20%, un ritmo insostenibile per il nostro pianeta.

Il tema è stato al centro di una tavola rotonda organizzata nell’ambito del MED FEST di Cagliari, dove esperti del settore hanno discusso le strategie per ridurre l’impatto ambientale della navigazione. La Regione Sardegna, rappresentata dall’assessora ai Trasporti Barbara Manca, ha sottolineato l’importanza di un piano regionale dei trasporti che includa infrastrutture come il cold ironing e l’elettrificazione delle banchine, alimentate da fonti rinnovabili.

Fabio Tore, responsabile ricerca e innovazione tecnologica della Regione Sardegna, ha evidenziato l’importanza della complementarità tra ricerca scientifica e innovazione tecnologica per sviluppare tecnologie sostenibili per il mare. La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Cosa ne pensi?
  • Importanti incentivi per la sostenibilità nei porti... 🌱👩‍🔬...
  • I costi esorbitanti rischiano di frenare l'innovazione... 💸❗...
  • Elettrificazione banchine: un cambio di paradigma... 🚢⚡...

Zero emissioni entro il 2050? Il costo è altissimo

Raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 comporta costi economici ingenti. Secondo le stime di Drewry, i costi per la decarbonizzazione della navigazione potrebbero superare i tremila miliardi di dollari nei prossimi 25 anni. Gran parte di questi fondi sarà necessari per il rinnovo e/o l’adeguamento delle flotte esistenti.

Franco Del Giudice, presidente di Assarmatori, ha sottolineato che la transizione non è a costo zero e che il rinnovo delle flotte è fondamentale. Tuttavia, senza aiuti adeguati, questo obiettivo rimane irrealizzabile. Inoltre, il gap di prezzo tra i combustibili tradizionali e quelli alternativi deve essere colmato per incentivare l’adozione di tecnologie più pulite.

Roberto Patrizi, direttore commerciale di Moby, ha illustrato la strategia del gruppo, che ha varato due navi gemelle predisposte per il gas naturale liquefatto e dotate di sistemi per l’eliminazione dello zolfo. Il refitting delle altre navi è in corso, con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 30-35%.

L’impatto della decarbonizzazione sui porti

Il processo di decarbonizzazione avrà significativi effetti anche sui porti, che dovranno essere trasformati in veri e propri snodi energetici. Una soluzione proposta è rappresentata dall’elettrificazione delle banchine attraverso il cold ironing. Il PNRR ha destinato circa 700 milioni di euro per cofinanziare una cinquanta di porti, compresi Bari, Brindisi, Termoli e Porto Nogaro.

La Commissione Europea ha approvato un pacchetto di aiuti di 570 milioni di euro per incentivare l’uso dell’energia fornita dalle reti elettriche terrestri mentre le navi sono ancorate. Questo regime prevede anche la riduzione degli oneri generali di sistema fino al 100% fino alla fine del 2033, rendendo competitiva l’energia elettrica terrestre rispetto quella prodotta a bordo mediante l’uso di combustibili fossili.

Un altro aspetto cruciale è l’efficienza energetica e la disponibilità di fonti rinnovabili nei porti. La creazione di comunità energetiche portuali potrebbe rappresentare una soluzione innovativa, ma richiede una normativa uniforme su tutto il territorio nazionale.

Porti sempre più smart

La trasformazione digitale dei porti è un altro elemento chiave per la decarbonizzazione. L’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, la blockchain, la connettività 5G, i digital twin e l’Internet of Things può migliorare la logistica, ottimizzare il lavoro e ridurre le emissioni.

Marco Faimali, direttore dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha spiegato come il progetto RAISE stia sviluppando nuove tecnologie per sfruttare la robotica e l’IA nel monitoraggio ambientale. L’ecorobotica, che mette in connessione ecologi e robotici, permetterà di potenziare il monitoraggio ambientale e migliorare la sostenibilità delle attività portuali.

Rita Taraschi, Capo dell’Autorità di Gestione Infrastrutture e Reti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione dei trasporti. Le reti principali devono includere almeno tre modalità di trasporto, fra cui quella marittima, e devono attraversare almeno tre Stati membri. Questo garantisce alle imprese italiane l’opportunità di competere nei bandi europei e ottenere finanziamenti.

Conclusione: una visione per il futuro

La decarbonizzazione della navigazione è una sfida complessa ma necessaria per garantire un futuro sostenibile. La collaborazione tra pubblico e privato, l’adozione di tecnologie innovative e l’integrazione dei trasporti sono elementi chiave per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni entro il 2050.

La transizione ecologica è un processo che richiede il contributo di tutti. Ogni piccolo passo verso la sostenibilità conta, e l’impegno collettivo può fare la differenza. La decarbonizzazione della navigazione non è solo una questione di tecnologia, ma anche di volontà politica e di consapevolezza sociale.

Una nozione base di transizione ecologica riguarda l’importanza di ridurre le emissioni di gas serra per mitigare i cambiamenti climatici. Ad esempio, l’elettrificazione delle banchine nei porti può ridurre significativamente le emissioni prodotte dalle navi ormeggiate.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile alla decarbonizzazione della navigazione è l’adozione di carburanti alternativi e sintetici, come l’idrogeno e l’ammoniaca. Tuttavia, la produzione e lo stoccaggio di questi carburanti richiedono infrastrutture adeguate e una normativa chiara.

Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un approccio integrato e sistemico per affrontare le sfide ambientali. La decarbonizzazione della navigazione è solo un tassello del più ampio puzzle della sostenibilità, ma è un tassello fondamentale per costruire un futuro più verde e resiliente.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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