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Allarme plastica: il negoziato globale riparte, un’ultima speranza per il pianeta

Dopo il fallimento a Busan, Ginevra ospiterà un nuovo round di negoziati per un trattato globale sulla plastica. Riusciranno i paesi a superare le divisioni e proteggere il nostro futuro?
  • I negoziati per un trattato globale sulla plastica riprenderanno a Ginevra il 5 agosto 2025, dopo il fallimento delle consultazioni a Busan.
  • Le divergenze tra le 175 nazioni coinvolte, in particolare sull'imposizione di un limite alla produzione di plastica, hanno impedito un accordo nel 2024.
  • Gruppi di lavoro di Messico e Ruanda, in rappresentanza rispettivamente di 95 e 85 nazioni, hanno sollecitato un patto vincolante, mentre altri paesi si sono opposti.

Verso un Trattato Globale sulla Plastica: Ginevra Ospiterà Nuovi Negoziati

A seguito dell’insoddisfacente esito delle consultazioni tenutesi a Busan, in Corea del Sud, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha reso noto che i colloqui su un trattato mondiale riguardante la plastica ripartiranno da Ginevra, fissati al 5 agosto 2025. Il fine è quello di elaborare uno strumento giuridico internazionale dotato di vincoli legali capaci di combattere le varie manifestazioni dell’inquinamento da plastica, inclusa quella marittima. Questo accordo mira ad attuare una visione integrata riguardo all’intera durata della vita utile dei polimeri, coprendo fasi cruciali quali produzione, design e smaltimento finale.

Il Comitato intergovernativo di negoziazione (INC), avviando i suoi sforzi nella parte finale dell’anno 2022, ha inteso raggiungere una conclusione sui dibattiti entro la chiusura dell’anno 2024 a Busan. Ciò nonostante, sono emerse notevoli discrepanze tra le delegazioni rappresentanti dei 175 stati membri coinvolti, rendendo difficile perfezionare un’intesa speculativa alla luce della discordia centrata sull’imposizione di un limite alla produzione della plastica.

Le Ragioni del Fallimento a Busan

A Busan, l’accordo è fallito a causa dell’ostruzionismo di alcuni Paesi, in particolare i petrostati. Nel corso dell’ultima sessione plenaria, sono affiorati due raggruppamenti ben delineati: da una parte, i gruppi di lavoro di Messico e Ruanda, in rappresentanza rispettivamente di 95 e 85 nazioni, hanno sollecitato un patto vincolante che comprendesse clausole relative alla fabbricazione, alle plastiche dannose e alle sostanze chimiche pericolose.

Dall’altra parte, i “Like-Minded Countries”, con Arabia Saudita, Iran e Russia a fare da capofila, hanno contestato presunti “tentativi di estendere” il mandato di risoluzione dell’UNEA oltre i suoi limiti, asserendo che l’obiettivo non era porre fine alla plastica in sé, ma all’inquinamento da plastica.

Stando a quanto riferito da alcuni membri negoziali, sembra che l’Arabia Saudita stesse coordinando un’azione concertata da parte delle nazioni ricche di giacimenti petroliferi e delle aziende produttrici di plastica, con lo scopo di impedire l’approvazione di qualsiasi ipotesi di accordo che potesse compromettere una riduzione della produzione di plastica.

Preparativi per la Ripresa dei Negoziati a Ginevra

Nell’ambito dei preparativi volti a rilanciare i negoziati, il Bureau del Comitato ha condotto una riunione virtuale finalizzata all’elaborazione degli aspetti organizzativi fondamentali. In tale incontro si è messa in evidenza l’urgenza di garantire una maggiore chiarezza nell’organizzazione operativa, così come nella pianificazione e nelle procedure decisionali. Sono state altresì rimarcate le criticità relative alla trasparenza, alla necessità di un effettivo miglioramento della condivisione informativa e all’ottimizzazione del coordinamento fra le diverse delegazioni.

Si comunica quindi che la seconda fase della quinta sessione dell’organo intergovernativo dedicato ai negoziati avrà luogo dal 5 al 14 agosto 2025, presso il prestigioso Palazzo delle Nazioni a Ginevra, Svizzera; le consultazioni regionali antecedenti sono programmate per il 4 agosto 2025. La comunità internazionale nutre fondati auspici affinché tali iniziative conducano a risultati tangibili per fronteggiare la drammatica crisi planetaria legata all’inquinamento da plastica.

Un Trattato Globale per un Futuro Sostenibile

L’importanza della questione non può essere sottovalutata: l’inquinamento da plastica rappresenta una grave minaccia globale, compromettendo tanto gli ecosistemi quanto la salute degli esseri umani. La difficoltà nel risolvere le problematiche emerse durante l’INC-5 ha alimentato sentimenti negativi e ansie diffuse. Nonostante ciò, i negoziati avviati nuovamente a Ginevra aprono uno spiraglio per perseguire un accordo ambizioso, con carattere vincolante.

Questo trattato internazionale sul tema della plastica si propone non solo di modificare i nostri metodi produttivi, ma anche il modo in cui utilizziamo ed eliminiamo questo materiale diffusissimo. Intende favorire il passaggio verso un’economia circolare mentre si limita al massimo l’impatto ambientale derivante dalla plastica comune del nostro quotidiano. Il traguardo finale dipenderà dal coraggio dimostrato dai vari Stati nell’unirsi oltre le loro divergenze alla ricerca di un avvenire più eco-sostenibile.
Per affrontare adeguatamente questa crisi ecologica rappresentata dall’inquinamento da plastica è imprescindibile apportare significativi cambiamenti sia nella nostra mentalità che nelle abitudini collettive. Sarà necessario infatti ridurre la produzione delle plastiche nuove, incentivando al contempo pratiche come riuso o riciclo delle plastiche già esistenti oltre a investigare soluzioni alternative maggiormente sostenibili nel tempo. L’idea fondamentale di cui stiamo trattando è la responsabilità estesa del produttore (EPR), un principio secondo il quale le aziende produttrici di plastica devono assumersi l’onere della gestione dei rifiuti generati dai loro beni. Questa strategia potrebbe stimolare i produttori a concepire articoli con una maggiore facilità di riciclaggio e ad allocare risorse nella creazione di sistemi efficaci per la raccolta e il riutilizzo delle materie plastiche.
Consideriamo ora l’importanza del nostro comportamento, sia come consumatori che come cittadini. La nostra capacità di influenzare positivamente questa situazione si manifesta attraverso scelte quotidiane: optando per articoli con imballaggi minimi, riutilizzando borse da spesa, gestendo correttamente i materiali da smaltire e supportando normative destinate alla diminuzione dell’inquinamento provocato dalla plastica. Ogni piccolo atto riveste significato nella costruzione di un avvenire più pulito e sostenibile per tutti noi.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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