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Rivoluzione nei rifiuti: intelligenza artificiale e sostenibilità con Iren Ambiente

Scopri come Iren Ambiente sta trasformando la gestione dei rifiuti attraverso l'intelligenza artificiale, con investimenti di miliardi e impianti innovativi.
  • Nuovi investimenti per 2 miliardi di euro nel piano industriale 2030 di Iren Ambiente per l'espansione della raccolta rifiuti e il supporto del recupero energetico e materiale.
  • Apertura del Circular Plastic a Borgaro Torinese, un impianto da 45 milioni di euro capace di processare 100mila tonnellate di plastica all'anno.
  • Implementazione di bidoni della spazzatura intelligenti e cassonetti smart che migliorano l'efficienza della raccolta differenziata, con esempi concreti a Riomaggiore e Parma.

Iren Ambiente, una delle principali società italiane nel settore della gestione dei rifiuti, ha recentemente annunciato l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei suoi processi operativi. Con oltre 73 impianti di trattamento e smaltimento, Iren Ambiente gestisce i rifiuti in 418 comuni del Nord e Centro Italia, servendo una popolazione di oltre 3,8 milioni di abitanti. Nel 2022, la società ha trattato più di 3,7 milioni di tonnellate di rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 70%.

Il piano industriale di Iren Ambiente per il 2030 prevede investimenti per 2 miliardi di euro nella divisione Ambiente, destinati all’espansione della raccolta rifiuti e al supporto del recupero di energia e materia, promuovendo l’economia circolare. Tra i nuovi impianti previsti, due siti waste-to-energy per la gestione dei rifiuti indifferenziati. Il 64% delle risorse sarà destinato allo sviluppo delle filiere collegate alla raccolta urbana, all’espansione della capacità di trattamento e riciclo di Forsu, legno, carta e plastica, e al posizionamento su filiere emergenti come l’elettronica, il tessile e le batterie. Il restante 36% sarà indirizzato all’attività di raccolta per lo sviluppo territoriale e il miglioramento della qualità del servizio attraverso processi automatizzati, digitalizzazione e l’elettrificazione delle flotte.

Innovazione e Sostenibilità: Il Circular Plastic di Borgaro Torinese

Il 5 aprile 2024, a Borgaro Torinese, è stato inaugurato uno dei più grandi impianti italiani per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti in plastica. Realizzato da Amiat e gestito da I. Blu, due società del Gruppo Iren attive nella filiera dell’economia circolare, l’impianto si estende su una superficie di 77mila metri quadrati, precedentemente occupati da un impianto di compostaggio Amiat. La riconversione, durata tre anni, ha richiesto un investimento di 45 milioni di euro. A pieno regime, l’impianto sarà in grado di processare ogni anno 100mila tonnellate di plastiche, selezionando, trattando e avviando al recupero 17 tipologie di materiali sfusi dalla raccolta differenziata di plastica mono/multimateriale.

All’interno del Circular Plastic sono attivi 130 nastri trasportatori e 22 lettori ottici che riconoscono e suddividono 17 tipi di polimeri plastici, selezionando le plastiche nel ciclo di recupero. Il materiale in ingresso viene selezionato per dimensione: i rifiuti fini sono separati per recuperare frazioni di imballaggi valorizzabili, mentre i materiali di dimensione intermedia sono differenziati tra rigidi e flessibili, per colore. Terminato il processo di selezione ottica, la plastica viene stoccata e consegnata ai consorzi autorizzati, mentre gli scarti non plastici e le plastiche non valorizzabili sono lavorati e preparati per il recupero energetico. L’80% dei rifiuti in ingresso è destinato al riciclo.

Il Polo Integrato di Economia Circolare di Scarlino

Un altro progetto significativo di Iren Ambiente è il Polo Integrato di Economia Circolare di Scarlino, situato nel cuore della Maremma toscana. Questo progetto, che ha richiesto un investimento di 150 milioni di euro, prevede la bonifica e la riconversione dell’impianto di Scarlino, nella provincia di Grosseto. Il complesso, costruito nel 1962 dalla Montecatini Edison per l’estrazione di minerali di pirite dalle Colline Metallifere, è stato successivamente trasformato in un inceneritore per rifiuti e biomasse. Oggi, il sito è gestito da Scarlino Energia, parte di Iren Ambiente, per la produzione di energia elettrica per la rete nazionale.

Nell’ottobre 2023, è stato autorizzato il progetto del Nuovo Polo Integrato di Economia Circolare di Scarlino, che prevede l’installazione di quattro impianti: un impianto per il trattamento degli scarti di cartiera e delle plastiche di scarto non valorizzabili, un impianto di depurazione e trattamento dei rifiuti liquidi, un impianto per il trattamento del legno e la produzione di componenti e prodotti finiti (pallet), e un impianto per il trattamento dei fanghi e la produzione di bio-carbone.

Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel Riciclo dei Rifiuti

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore della gestione dei rifiuti, apportando significativi miglioramenti nella riduzione degli impatti negativi sull’ambiente. La produzione e la gestione dei rifiuti rappresentano una sfida ambientale importante, e per migliorare la situazione è necessario agire su più fronti: ridurre la produzione di rifiuti e incrementare la raccolta differenziata sono due processi sinergici che riducono gli sprechi.

L’IA applicata al riciclo dei rifiuti prevede diverse fasi. Prima di tutto, i rifiuti devono essere smistati correttamente. Diverse tipologie di materiali devono essere separate per garantire una corretta lavorazione dello scarto, aumentando così le possibilità di riciclo di diversi materiali. Oggi, lo smistamento dei rifiuti si avvale della “raccolta differenziata intelligente”, grazie all’uso dell’IA e di soluzioni robotizzate che semplificano i processi e aumentano la velocità e la precisione dei rifiuti differenziati.

Un esempio di “gestione dei rifiuti basata sull’IA” sono i bidoni della spazzatura “intelligenti” che informano le società di gestione dei rifiuti quando i bidoni sono pieni. A Riomaggiore, il Gruppo Iren ha promosso l’installazione di cestini intelligenti per rendere ecosostenibili i territori. Questa nuova tecnologia smart consente il controllo costante dei livelli di rifiuti accumulati attraverso la gestione da remoto, con vantaggi ambientali e a favore del buon decoro urbano.

Un altro caso virtuoso è quello di Parma, dove Iren Ambiente ha ideato un sistema di “cassonetti smart” utilizzabili solo dai residenti tramite tessera elettronica. Questi strumenti concreti coinvolgono i cittadini nella gestione virtuosa dei rifiuti. L’uso dell’IA permette di elaborare e pianificare strategie per ottenere il massimo risultato, grazie alla raccolta e all’analisi di grandi quantità di dati e informazioni sui comportamenti di consumo e le abitudini dei cittadini. Questi dati costituiscono una conoscenza preziosa per rendere efficienti i processi di gestione dei rifiuti e migliorare l’esperienza di riciclo.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella gestione dei rifiuti rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più sostenibile. La transizione ecologica richiede un approccio innovativo e tecnologico per affrontare le sfide ambientali. L’uso dell’IA nei processi di raccolta e riciclo dei rifiuti non solo migliora l’efficienza, ma coinvolge attivamente i cittadini, rendendoli parte integrante del ciclo di gestione dei rifiuti.

Una nozione base di transizione ecologica è il concetto di economia circolare, che mira a ridurre al minimo i rifiuti e a riutilizzare le risorse il più possibile. Nel contesto dell’articolo, l’economia circolare si manifesta attraverso impianti come il Circular Plastic di Borgaro Torinese e il Polo Integrato di Economia Circolare di Scarlino, che trasformano i rifiuti in risorse preziose.

Una nozione avanzata di transizione ecologica riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi di gestione dei rifiuti. L’IA può analizzare grandi quantità di dati per identificare modelli e tendenze, migliorando così l’efficienza dei processi di raccolta e riciclo. Questo non solo riduce gli sprechi, ma contribuisce anche a una gestione più sostenibile delle risorse naturali.

Riflettendo su questi temi, è evidente che l’innovazione tecnologica e la partecipazione attiva dei cittadini sono fondamentali per costruire un futuro più sostenibile. La sfida è grande, ma con l’impegno collettivo e l’uso intelligente delle risorse, possiamo fare la differenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

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