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- 180 ONG e 60 aziende internazionali hanno firmato un appello per il Green Deal.
- Dal 1980 al 2022, eventi meteo estremi hanno causato 650 miliardi di euro di danni in Europa.
- Le richieste includono il riconoscimento della triplice crisi: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento.
Nel contesto delle audizioni dei nuovi commissari europei a Bruxelles, un forte appello è stato lanciato alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, da parte di 180 organizzazioni non governative e 60 aziende di rilievo internazionale. L’obiettivo è chiaro: mantenere salda la rotta verso il Green Deal europeo, senza arretramenti nelle politiche climatiche e ambientali. Tra i firmatari, spiccano nomi di aziende come Ikea, Nestlé, Decathlon e H&M, che hanno deciso di esporsi pubblicamente in difesa delle politiche europee per l’ambiente. Questo appello congiunto sottolinea l’importanza di regole stringenti a favore del clima e della natura, considerate non un ostacolo, ma una componente essenziale della soluzione.
La Minaccia della Deregolamentazione
Le aziende e le ONG che hanno sottoscritto l’appello esprimono preoccupazione per la possibile deregolamentazione delle normative ambientali e sociali. La deregolamentazione, attraverso l’abbassamento degli standard ambientali o sociali, rappresenta una minaccia per il quadro giuridico stabile e prevedibile da cui dipendono le imprese. Dal 1980 al 2022, gli eventi meteo estremi hanno causato danni stimati in 650 miliardi di euro in Europa, evidenziando l’urgenza di politiche climatiche efficaci. Le aziende, tra cui Patagonia e H&M, sottolineano che un arretramento su queste sfide cruciali arrecherebbe solo danni irreparabili all’ambiente, senza produrre vantaggi per nessuno, se non per quei portatori di interesse che non vogliono rinunciare alle proprie rendite.
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Le Richieste delle ONG e delle Aziende
Le 180 ONG, tra cui Wwf Europe, Greenpeace e Kyoto Club, hanno presentato sette richieste precise alla Commissione Europea. Queste includono il mantenimento delle leggi a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, il riconoscimento della triplice crisi planetaria (cambiamenti climatici, perdita della biodiversità, inquinamento atmosferico), e il supporto all’implementazione del Green Deal. Inoltre, viene richiesta la promozione della partecipazione pubblica e il miglioramento della collaborazione tra i settori chiave per ridurre le emissioni. La settima richiesta, di stretta attualità, riguarda la responsabilità dei commissari con precedenti legami con governi o partiti politici che si opponevano alle normative ambientali.
Un Futuro Sostenibile in Bilico
Le audizioni dei nuovi commissari al Parlamento Europeo rappresentano un banco di prova cruciale per il futuro delle politiche ambientali dell’Unione Europea. La posta in gioco è altissima, con la possibilità di consolidare un quadro normativo trasparente e competitivo per pianificare investimenti pubblici e privati in linea con gli obiettivi di neutralità climatica e di tutela della biodiversità. Tuttavia, la tendenza della Commissione a guida von der Leyen di far retrocedere le politiche ambientali e climatiche nella scala di priorità dell’agenda europea è motivo di preoccupazione. Un arretramento su queste sfide cruciali arrecherebbe solo danni irreparabili all’ambiente, senza produrre vantaggi per nessuno.
Nel contesto della transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non è solo un obiettivo da raggiungere, ma un processo continuo di adattamento e miglioramento. La gestione sostenibile delle risorse naturali e la riduzione dei rifiuti sono elementi chiave per garantire un futuro vivibile per le generazioni future. Un aspetto avanzato della transizione ecologica è l’economia circolare, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a promuovere il riutilizzo e il riciclo dei materiali. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea anche nuove opportunità economiche e occupazionali. Riflettere su questi temi ci invita a considerare il nostro ruolo individuale e collettivo nella costruzione di un futuro sostenibile. La sfida è grande, ma le opportunità sono altrettanto significative.